CANUDO, Ricciotto
Sisto Sallusti
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 2genn. 1877 da Eugenio e da Emilia Stampacchia. Conseguita la licenza presso la sezione fisicomatematica dell'istituto tecnico di [...] La Nuova Antologia di Roma (1º apr. 1905).
Il C., che si dichiarerà poeta essenzialmente "musicista" e dirà che l'uomomoderno "persegue la musicalizzazione di tutte le arti", era stato, da ragazzo, pianista di talento; dopo la parentesi degli studi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rappresentazione della velocità è una delle ossessioni della prima parte [...] / E le campane di Mosca”. Nel mescolare esperienza reale e trasfigurazione fantastica, Cendrars esprime lo sradicamento dell’uomomoderno che è come un oggetto trasportato dalla vitesse, in un accostarsi improvviso e suggestivo di luoghi e memorie ...
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rock
Ernesto Assante
La colonna sonora del nostro tempo
Il termine rock viene utilizzato per indicare la varietà di stili musicali nati dall’evoluzione del rock and roll. È a partire dalla prima metà [...] , il complesso dei Pink Floyd abbracciò, nel decennio successivo, un rock ‘concettuale’ che ragionava sul tema della psiche dell’uomomoderno, come testimonia The dark side of the moon nel 1974, uno degli album più venduti e più longevi in termini ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
“Essere del proprio tempo e dipingere ciò che si vede, senza lasciarsi turbare dalla [...] degne di entrare al Louvre. Manet è in realtà molto più grande e più geniale di quanto non pensassero i contemporanei, è l’inventore della pittura di vita moderna: una vita al di sotto del mito e della storia, la vita dell’uomomoderno nella città ...
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MONTI, Augusto
Alberto Cavaglion
MONTI, Augusto. – Nacque a Monastero di Bormida (all’epoca in provincia di Cuneo, ora di Asti) il 29 agosto 1881 da Bartolomeo e Luisa Berlingeri.
Dopo iniziali studi [...] soprattutto, autobiografo. È da considerarsi una specie di incunabolo dei libri della maturità una coppia di articoli: Cose d’un uomomoderno. M’è nato un figlio (La Voce, 23 ottobre 1913) ed Educazione religiosa e padri atei (ibid., 13 gennaio 1914 ...
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RINALDI, Cesare
Salvatore Ritrovato
RINALDI, Cesare. – Nacque il 12 dicembre 1559 a Bologna da «honorata, et assai facoltosa famiglia», terzo figlio maschio di Sebastiano e di Faustina Cattani.
Non [...] la forza di confessare un suo malessere che egli scopriva angosciosamente dentro di sé, ma che apparteneva già tutto all’uomomoderno (ne indagava in quegli anni la fenomenologia Robert Burton in The anatomy of melancholy, 1621).
Negli ultimi anni di ...
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comunicazioni
Vito Cappellini
Metodi e sistemi per trasferire informazioni a distanza
Il problema delle comunicazioni consiste nella ricerca di soluzioni idonee a trasferire l’informazione da un punto [...] il collegamento alla rete Internet. Queste comunicazioni si sono rapidamente evolute negli ultimi anni tanto che il sogno dell’uomomoderno di ricevere messaggi di ogni tipo (voce, dati, immagini) e comunicare con altri in ogni luogo, in ogni istante ...
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PETRI, Eraclio, detto Elio
Maria Procino
PETRI, Eraclio, detto Elio. – Nacque a Roma il 29 gennaio 1929 da Mario, di famiglia marchigiana attiva nell’artigianato del rame, e da Anna Papitto, ciociara [...] nel 1968 con Vanessa Redgrave e Franco Nero – rappresentò una critica forte dell’intellettuale borghese, della schizofrenia dell’uomomoderno. «Io sono per la liberazione dell’inconscio. La lotta peggiore contro l’inconscio collettivo la fanno le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fra il 1759 e il 1781 – in occasione delle esposizioni organizzate dall’Académie Royale [...] sublime naturale, le suggestioni rovinistiche, l’esperienza dell’antico, del barbaro e del primordiale come reazione all’uomomoderno civilizzato, ma soprattutto l’evocazione di un’età, quella dei tragici greci, in cui filosofia e arte camminavano ...
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PERROTTI, Nicola
Alessandra Tarquini
PERROTTI, Nicola. – Nacque a Penne, in provincia di Pescara, il 22 dicembre 1897 da Massimantonio e da Emilia Rasetti.
Nel 1919, dopo aver preso congedo dal servizio [...] occupò di problemi centrali per il dibattito teorico e la clinica psicoanalitica: l’istinto di morte e l’angoscia dell’uomomoderno; l’alienazione psichica e sociale; le minacce provenienti dalla suggestione e dai fenomeni collettivi; e soprattutto l ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...