Nuovi paradigmi dell’immaginario
Marina D’Amato
Come si costituiscono e come si organizzano nel loro funzionamento le immagini sociali? Perché la civiltà occidentale, iconoclasta, ha moltiplicato le [...] rivalutando superstizioni e riti tribali.
Permangono tuttavia due strategie di comprensione del reale: da una parte, l’uomomoderno, quello legato alla cultura delle grandi ideologie, della fede, che risponde all’alterazione degli ordini conoscitivi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bene comune e fraternità
Stefano Zamagni
Il risveglio europeo e l’eticadel bene comune
Tra 11° e 14° sec., la società e l’economia europee sperimentano una profonda trasformazione strutturale che vede [...] Stati nazionali (si rammenti che il pensiero di Hobbes si forma durante la terribile guerra dei Trent’anni) mostravano un uomomoderno liberato bensì dai lacci del feudalesimo ma incapace di dar vita a società pacifiche e felici. Davanti a un tale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Aurelio Peccei e i limiti dello sviluppo
Roberto D. Peccei
Gli studi sul futuro
Gli studi sul futuro in Europa hanno le loro radici nella creazione negli anni Cinquanta negli Stati Uniti di vari think [...] 1970 con il titolo Verso l’abisso):
Nessuno sembrava percepire in tutta la sua profondità il dramma dell’uomomoderno; nessun gruppo o iniziativa pareva in grado di abbracciarne totalmente le dimensioni. Eppure una visione complessiva dei problemi ...
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Attualità dell’archeologia urbana
Mario Manieri Elia
La gestione degli assetti architettonici e urbanistici nella città moderna e, particolarmente, nelle città del bacino del Mediterraneo, deve fare [...] spaziotemporale questa spaccatura non c’è e, come ogni altra ‘separazione’, è soltanto uno schema inventato dall’uomomoderno, nel suo affanno di rendere assumibile per parti la complessità del reale, sezionandone in modo artificiale l’ineludibile ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Conformismo
Pier Paolo Portinaro
Definizione del concetto
Per conformismo s'intende ogni modalità di condotta che, per effetto di una pressione sociale esercitata dalla collettività o da gruppi in essa [...] tra epoche a seconda che vi prevalga l'individuo diretto dalla tradizione, l'individuo autodiretto - nella sostanza l'uomomoderno puritano - e l'individuo eterodiretto. Occorre però riconoscere che nessuna di queste tipologie è riuscita nell'intento ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] Britannicus in Africa e ‘No!’ He said, in Ulisse. Archeologia dell’uomomoderno, a cura di P. Boitani, R. Ambrosini, 1998, pp. ; e il paesaggio incantato delle sue isole, che pare redimere l’uomo dalla Storia; e le albe e i tramonti e la luna piena ...
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Interazione sociale
Birgitta Nedelmann
Introduzione
Il fatto ovvio che gli esseri umani agiscono orientandosi gli uni verso gli altri e insieme agli altri costituisce il punto di partenza comune della [...] alla concezione elaborata da Durkheim sulla base dei suoi studi di sociologia della religione. Secondo tale concezione, l'uomomoderno non può sviluppare la coscienza della propria individualità a partire da se stesso, ma solo attraverso processi di ...
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Croce: Rinascimento, Riforma, Controriforma
Salvatore Carannante
L’elaborazione e la determinazione reciproca delle categorie di Rinascimento, Riforma e Controriforma impegnano Benedetto Croce in diversi [...] produceva con l’immaginazione»; la sua convinzione, sostanzialmente esatta, che «nel Rinascimento italiano nasce “l’uomomoderno”» rimase «un’impressione piuttosto che un elaborato giudizio», che avrebbe d’altronde richiesto «un’indagine approfondita ...
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Paura, paure
Simona Argentieri
Vertici di osservazione e metodologie
Da qualche anno si va delineando un preciso interesse sul tema della paura, con ampia risonanza mediatica. Inchieste, dibattiti, [...] noti e attivi da sempre (Freud e i suoi seguaci li hanno solo individuati e nominati) e sussistono nella psicologia dell’uomomoderno. Tuttavia l’esperienza psicoanalitica mostra che – quali che siano le paure vecchie o nuove con le quali ci si deve ...
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Civiltà e mondo magico: Croce e De Martino
Roberto Gronda
Alle origini del Mondo magico: il crocianesimo del giovane De Martino
In una delle pagine centrali della Storia come pensiero e come azione [...] era il concetto di natura e il suo impiego nel contesto di un lavoro storiografico metodologicamente avvertito. Certamente l’uomomoderno non ha motivo di mettere in questione la propria presenza, ma all’immediatezza di questo dato va riconosciuta ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...