SERRA, Renato (Renato Luigi Giuseppe Giulio). – Nacque a Cesena (Forlì) il 5 dicembre 1884, nella casa di famiglia in Borgo Cavour circonvallazione al n. 14, attuale viale Carducci (sede della Fondazione [...] . E poi tu devi lavorare. Quando farai il tuo dovere di uomo di ingegno, ti potrà anche essere perdonata l’abitudine del giuoco; Tra provincia ed Europa. R. S. e il problema dell’intellettuale moderno, a cura di F. Curi, Bologna 1984 (in partic. F. ...
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Barbaro, Umberto
Edoardo Bruno
Critico, teorico, sceneggiatore e regista cinematografico, scrittore e autore teatrale, nato ad Acireale il 3 gennaio 1902 e morto a Roma il 19 marzo 1959. Fu figura di [...] in Film e fonofilm, 1935, raccolta dei più importanti saggi teorici di Pudovkin, e nella sua opera Il cinema e l'uomomoderno, 1950). In una breve nota autobiografica apparsa su "Filmcritica" nel 1959 (marzo-aprile, 85-86, p. 147), B. scrisse che ...
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pop art
Bettina Mirabile
L’arte nella società dei consumi
Nato fra l’Europa e l’America negli anni Cinquanta e Sessanta del 20° secolo, il movimento della pop art rispecchia nelle proprie opere la moderna [...] , che mettono in scena l’isolamento e lo spaesamento dell’uomo nelle moderne città, la pop art segue la scia delle provocazioni di case arredate e offre immagini stereotipate del benessere moderno, dove sono immancabili il telefono, il frigorifero, l ...
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conservatorismo
Stefano De Luca
In polemica con le utopie e in difesa della tradizione
Nato dopo la Rivoluzione francese ‒ e in polemica con essa ‒ il conservatorismo ha raggiunto le sue formulazioni [...] pensatore che ha espresso nel modo più chiaro tale concetto: l'uomo è naturalmente buono e diviene cattivo soltanto se mal governato. a usare il termine 'conservatore' nel suo significato moderno fu François-Auguste-René de Chateaubriand, che chiamò ...
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giornalismo
Luciana Giacheri Fossati
Al servizio della notizia
Il termine giornalismo sta a indicare sia l'insieme delle attività riferite alla pubblicazione di notizie attraverso la stampa, sia la [...] diffusa, tanto da divenire, secondo la definizione del filosofo tedesco Georg Wilhelm Hegel, la "preghiera laica mattutina" dell'uomomoderno.
La regola delle 'cinque W'
All'epoca della penny press si delinearono le norme che dovevano costituire la ...
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Ricerca archeologica. Lo studio dei reperti
Lanfredo Castelletti
Laura Cattani
Barbara Wilkens
Antonio Tagliacozzo
Loretana Salvadei
Anna Maria Bietti Sestieri
Maria Cristina Molinari
Lo studio [...] i tempi di una delle più importanti migrazioni del passato, quella relativa alla diffusione geografica e genetica dell'uomomoderno (Homo sapiens), oggetto, fino ad anni recenti, di accese discussioni tra paleontologi umani e biologi molecolari e tra ...
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L'archeologia dell'Estremo Oriente. Giappone
Mark Hudson
Fumiko Ikawa-Smith
Oscar Nalesini
Charles F.W. Higham
Roberto Ciarla
Yumiko Nakanishi
Tomo Miyasaka
Tsuyoshi Fujimoto
Giapponel’archeologia [...] Costituendo alcune tra le evidenze più antiche e meglio datate delle prime forme di uomomoderno dell'Asia orientale, i reperti documentano la natura complessa della transizione da forme umane arcaiche a forme moderne nell'area. Attualmente esistono ...
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Il Vicino Oriente: la preistoria
Fabio Sebasti
Paolo Emilio Pecorella
Vassos Karageorghis
Stefania Mazzoni
Anna Maria Conti
Jean-Louis Huot
Alessandra Ceccarelli
Carlo Persiani
Silvana Di Paolo
Stephen [...] registrano solo alcune sporadiche attestazioni di bifacciali acheuleani, recentemente rinvenuti sulle rive del Tigri. Nel Paleolitico medio l'uomomoderno, nella sua forma Homo sapiens sapiens, è attestato dal 90.000 B.P. nelle grotte della Galilea e ...
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Le strategie di sussistenza nelle società preagricole
Francesca Giusti
Samou Camara
Lanfredo Castelletti
Egidio Cossa
Antonio Tagliacozzo
Francesca Balossi Restelli
Massimo Vidale
Susan G. Keates
Ian [...] alto rischio, in cui probabilmente individui di grande forza e possanza ricorrevano spesso allo scontro ravvicinato con le loro prede. L'uomomoderno non solo era in grado di abbattere con le sue armi da getto i grandi mammiferi dell'era glaciale, ma ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] , distanziarlo, eluderlo piuttosto che venirne travolto. Nessuno ha descritto come Kafka la debolezza e l'eccitata fragilità dell'uomomoderno, sradicato dalla natura e scagliato come un sasso nella storia, di fronte alla lusinga e alla pienezza del ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...