STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] di stato", d'"umanità" e di "nazione e nell'Europa moderna (F. Meinecke), si definirono le civiltà secondo i loro la diretta esperienza della rivoluzione francese, preferì considerare l'uomo più come creatura che come creatore della storia, il ...
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In generale, tendenza a comprendere ogni manifestazione umana, riportandola al concreto momento storico e all’ambiente in cui è emersa. Il termine compare già saltuariamente in Novalis e più di frequente nella prima metà dell’Ottocento (C.A. Brandis, K. Prantl, L. A. Feuerbach ecc.), ma soltanto alla ... ...
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Movimento filosofico che, a partire dalla metà del 19° sec., ha posto l’accento sull’irriducibilità della conoscenza storica a leggi universali e necessarie, come quelle tipiche delle scienze naturali, giungendo, nei suoi esiti più rappresentativi, a proclamare la superiorità della conoscenza storica ... ...
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Movimento filosofico che, a partire dalla metà del 19° sec. fino agli anni fra le due guerre mondiali, ha posto l’accento sull’irriducibilità della conoscenza storica a leggi universali e necessarie, come quelle tipiche delle scienze naturali, giungendo, nei suoi esiti più rappresentativi, a proclamare ... ...
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Stefano De Luca
La natura dell’uomo è la storia
Entrato nel linguaggio filosofico nel corso dell’Ottocento, il termine storicismo ha assunto nel Novecento due significati diversi. Esso viene usato, anzitutto, per indicare tutte le filosofie che identificano la realtà con la storia, cioè con un processo ... ...
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Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Storicismo
sommario: 1. Storicismo e storicismi: ambiguità di un termine. 2. La nascita contestata di una parola. 3. Origini e significato dei dibattiti sullo storicismo e le sue crisi. 4. Dilthey e lo storicismo tedesco del Novecento. 5. Filosofia dei valori, filosofia ... ...
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PSICOANALISI
Edoardo Weiss
. Scienza psicologica fondata da Sigmund Freud. Il termine ha tre significati principali; può cioè designare: 1. un metodo d'indagine di processi psichici altrimenti quasi [...] e di funzioni (parto; nascita, vita, morte, persone, uomo, donna, bambino, genitori; funzioni sessuali, organi genitali); si d'indagini laboriose e comprensive.
La psicoanalisi nel mondo moderno. - Le resistenze consce e inconsce che i singoli ...
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PROGRESSO
Guido Calogero
. L'evoluzione del concetto di progresso è naturalmente collegata in modo assai stretto a quella del concetto di storia: per i suoi presupposti generali v. storia. Il concetto [...] se la sapienza è nella vecchiaia, i veri vecchi sono i moderni.
Enunciata dal Bruno verso la fine del Cinquecento, questa tesi si del progresso tecnico al regresso morale: crescono le nozioni dell'uomo ma non è detto (in fondo neppure dal Bruno) che ...
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VITTORIO EMANUELE II, ultimo re di Sardegna, primo re d'Italia
Walter Maturi
La giovinezza. Il duca di Savoia (1820-1849). - Vittorio Emanuele Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tomaso nacque a Torino [...] gennaio 1878.
In V. E. bisogna distinguere il mito e l'uomo. Il mito è sacro a ogni buon italiano e nessuno lo armistice of Novara: a Legend of a Liberal King, in The Journal of Modern History, giugno 1935, pp. 141-182; A. Monti, L'azione personale ...
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TECNICA (XXXIII, p. 378)
Valerio TONINI
Nel mondo contemporaneo il concetto di t. ha assunto un'importanza dominante e più impegnativa che nel passato, in quanto un'attività rivolta a ottenere un determinato [...] tutte le attività, è ormai sentenza comune che il mondo moderno, il mondo di domani, sarà un mondo di tecnici, di tipo che può dirsi manifatturiero, in quanto il lavoro manuale dell'uomo vi ha parte preminente; ma se questo è lo scorcio del recente ...
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Sociologia
TTom B. Bottomore
di Tom B. Bottomore
Sociologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Idee e problemi fondamentali della sociologia nel primo Novecento. 3. Sociologia e marxismo nella crisi mondiale. [...] unicamente in un confronto con il marxismo che la sociologia moderna pose le proprie fondamenta. Come ha notato Hughes circa , S. M., Political man, New York 1959 (tr. it.: L'uomo e la politica, Milano 1965).
Lipset, S. M., The changing class ...
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Sociobiologia
DDavid P. Barash
di David P. Barash
SOMMARIO: 1. Cenni storici: a) etologia; b) ecologia evoluzionistica; c) genetica evoluzionistica; d) genetica comportamentale; e) la nuova sintesi. [...] (v., 1928) è stato il primo a spiegare secondo criteri moderni perché i rapporti terziari dei sessi tendono a essere uguali per la prole putativa (v. Kurland, 1979). In casi del genere, un uomo può avere più geni in comune con i suoi nipoti che non ...
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MARE
Kirti N. Chaudhuri e Tullio Treves
Mare e civiltà
di Kirti N. Chaudhuri
Introduzione
Le percezioni sociali del mare e i suoi rapporti con le civiltà, quali si trovano riflessi nelle fonti storiche [...] via via inseparabili. Senza gli scambi oceanici su larga scala di merci, prodotti industriali e carburante l'uomomoderno non potrebbe vivere. Le conseguenze economiche della navigazione a vapore e del nuovo sfruttamento del mare interagirono con ...
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Ortodossia
JJohn D. Zizioulas
di John D. Zizioulas
Ortodossia
sommario: 1. Introduzione. 2. La struttura canonica. 3. Sviluppi teologici. 4. Relazioni ecumeniche. 5. L'ortodossia e il futuro. □ Bibliografia.
1. [...] in futuro a dare il suo contributo è quello dell'‛affermazione dell'identità culturale'. Ci sono molti segni che l'uomomoderno sta tornando a cercare la sua identità nel solco dell'omogeneità culturale anziché nell'immagine del mondo cosmopolitico e ...
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ROSMINI SERBATI, Antonio.
Fulvio De Giorgi
– Nacque il 24 marzo 1797 a Rovereto, secondogenito di Pier Modesto (1745-1820), patrizio tirolese e nobile del Sacro Romano Impero, e di Giovanna dei conti [...] . Genesi e ricezione delle «Cinque piaghe» di A. R., Roma 2000; F. De Giorgi, R. e il suo tempo. L’educazione dell’uomomoderno tra riforma della filosofia e rinnovamento della Chiesa (1797-1833), Brescia 2003; M. Krienke, Wahrheit und Liebe bei A. R ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...