Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La varietà delle riflessioni sull’arte da parte degli autori riconducibili al movimento [...] tra poesia ingenua e sentimentale, nella quale la prima rappresenta il rapporto armonico tra uomo e natura e la seconda il tentativo nostalgico dell’uomomoderno di ripristinare l’unità perduta, si ritrova in Hölderlin nella scissione tra soggetto e ...
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Emilio Gentile
Il tramonto della modernità
Una carneficina senza precedenti (tra i 9 e i 13 milioni di morti): questo fu il primo conflitto mondiale, esploso nell’agosto del 1914. Dopo, l’Europa perse [...] : «Eravamo dei cittadini laboriosi, siamo diventati degli assassini, dei macellai, dei ladri, degli incendiari e roba simile».
L’uomomoderno, scrisse il poeta Paul Valéry nel 1919, è ora cosciente «che l’abisso della storia è grande abbastanza per ...
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complessi
Francesca Martini
Comportamenti e fantasie di origine inconscia
Il termine complesso è stato introdotto dagli psicoanalisti Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Al giorno d'oggi la parola è diventata [...] , sopraffatto dalla colpa, si acceca e abbandona la patria.
Questa vicenda così lontana nel tempo riesce a scuotere l'uomomoderno proprio perché tocca il suo intimo e fa riemergere un desiderio dell'infanzia, come ha scoperto Freud che riprende il ...
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competizione
Tipo di relazione che si instaura tra due o più organismi che concorrono all’utilizzo della medesima risorsa. L’effetto negativo che scaturisce da tale relazione deriva dal controllo o dal [...] . Alcune teorie, come quelle avanzate da Alfie Kohn, sostengono che la continua c. tra simili comporti nell’uomomoderno infelicità e solitudine e che sia controproducente nel campo dell’apprendimento. Nei suoi studi Kohn ha evidenziato come il ...
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TEOLOGIA
Bruno Chenu
Adelaida Sueiro-Gustavo Gutiérrez
Carlos Castillo
Johann Baptist Metz
(XXXIII, p. 526; App. III, II, p. 932; IV, III, p. 816)
Teologie cristiane. - Nel 1978 c'era la netta convinzione [...] differisce da ciò che egli è "in sé". La storia di Gesù schiude all'uomo l'essere intimo di Dio, di cui il concetto di Trinità è l'espressione lanciata, fin dai tempi dell'Illuminismo, dallo spirito moderno che mette in discussione la fede e il mondo ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] fondamento di base, non solo della letteratura, come pensava lui, ma della mentalità di un'epoca: "Se la retorica fa all'uomomoderno l'impressione di un fantasma che fa le boccacce, come pretendere di destare il suo interesse per la topica, di cui ...
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MONARCHIA
Felice BATTAGLIA
Ugo Enrico PAOLI
Plinio FRACCARO
Enrico BESTA
Emilio CROSA
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L'esame delle forme che il governo di uno stato può assumere e dell'eccellenza di una forma rispetto a un'altra [...] questa rivoluzione operatasi negli spiriti e ci dànno il senso che col tramonto della polis sia nato l'uomomoderno (v. ellenismo).
Concezione politica della monarchia nei Greci dell'età classica. - Quando si leggono nei poeti greci espressioni ...
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TRAGEDIA
Gennaro PERROTTA
Mario PRAZ
. Origine. - È una delle questioni più oscure e più dibattute negli ultimi tempi. La parola τραγῳδία ("tragedia") è attica, mentre δρᾶμα ("dramma") è parola peloponnesiaca; [...] più importanti che travagliavano la coscienza dell'ateniese del sec. V, che travagliano ancora la coscienza dell'uomomoderno: i problemi della colpevolezza e dell'innocenza, della responsabilità umana e divina, dell'infelicità incolpevole dell ...
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Letteratura e musica
Giancarlo Moretti
Alcuni generi musicali quali il melodramma, la romanza, il Lied e la canzone, per citare i più comuni, nascono dall'incontro tra musica e parola, da una correlazione [...] (1976, Il padiglione d'oro), dal romanzo di Y. Mishima. La casualità combinatoria degli eventi che domina la vita dell'uomomoderno diviene materiale di lavoro per chi, come Berio e U. Eco in Epifanie (1961), mescola tra loro testi di diversi autori ...
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Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] spostò sulla difficile rappresentazione di questo inabissamento dell'io e nell'io che è l'unica "avventura" possibile dell'uomomoderno. Il Novecento si aprì con una sorta di "antiodissea", come qualcuno ha voluto definire Heart of darkness (1902) di ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...