evoluzione culturale
Francesco Cavalli-Sforza
L’evoluzione della cultura si svolge in parallelo all’evoluzione biologica, ne dipende ma se ne affranca in varia misura e può indirizzarla. Troviamo precise [...] e il linguaggio è il fondamento della cultura umana. Si tende oggi a pensare che un linguaggio avanzato sia comparso con l’uomomoderno (Homo sapiens), fra 150.000 e 100.000 anni fa, e sia stato il fattore che ha permesso il suo grande successo ...
Leggi Tutto
Cranio
Patrizia Vernole
Il cranio è lo scheletro della testa nell'uomo e negli altri Vertebrati. Dal punto di vista dell'anatomia comparata esso si distingue in neurocranio, che racchiude e protegge [...] ; sembra tuttavia che si sia raggiunta la massima capacità nel Paleolitico e si sia avuta poi una riduzione nell'uomomoderno.
Filogenesi
Strutture a protezione del cervello esistono già in alcuni Invertebrati, per es., tra i Cefalopodi, in polpi e ...
Leggi Tutto
BIANCIARDI, Luciano
Francesco Maria Biscione
Nacque a Grosseto il 14 dic. 1922 da Atide, cassiere di banca, e Adele Guidi, maestra elementare. Conseguita la maturità classica presso il liceo "Carducci-Ricasoli", [...] inteso (collegato con le coeve elaborazioni del pensiero critico occidentale) come contributo alla fondazione di un'antropologia dell'uomomoderno.
Il successo dei libro da un lato sottrasse in parte il B. agli affanni della precarietà economica ed ...
Leggi Tutto
materie prime
Fabio Catino
Le basi del nostro benessere
Le materie prime possono essere biologiche o minerali. Le prime sono rinnovabili, le seconde no. Lo sfruttamento delle materie prime ha segnato [...] .
Molti altri fondamentali processi industriali non sarebbero possibili senza il decisivo apporto delle materie prime minerali. L’uomomoderno dipende dalla ‘pietra’ più del suo antenato cavernicolo, che dalla pietra ha preso il nome.
Risorse e ...
Leggi Tutto
GUARDINI, Romano
Maria Virginia Geremia Borruso
Nacque a Verona, il 17 febbr. 1885, da Romano Tullo e da Paola Maria Berardinelli, entrambi appartenenti ad agiate famiglie di commercianti. Un anno dopo [...] tra libri, articoli, saggi e conferenze). Al centro dell'indagine resta, comunque, la crisi esistenziale e religiosa dell'uomomoderno, che, spezzato il rapporto tra natura e soprannatura, vive nell'angoscia della sua finitudine. Certamente vi è un ...
Leggi Tutto
CALCATERRA, Carlo
Piero Treves
Nacque il 21 nov. 1884, da Carlo e da Carolina Giovanelli, a Premia (Novara) e, quasi per fedeltà alla sua terra, ne dedusse lo pseudonimo di Carlo da Premia, o la sigla [...] 1968, I, pp. 375-376), rovesciò la tesi, cara al Burckhardt e al Renan, del Petrarca umanista e primo uomomoderno; rivendicò il carattere prevalentemente allegorico dell'innamoramento e dell'amore del poeta di Laura (donde il significato mistico del ...
Leggi Tutto
Masochismo
Vittorio Volterra
Il termine masochismo fu coniato dallo psichiatra R. von Krafft-Ebing per contrassegnare una perversione psicosessuale, documentata dalla vita e dalle opere dello scrittore [...] serve alla donna per raggiungere la femminilità, mentre all'uomo pone problemi durante l'età evolutiva, dovendosi integrare nella sua London, Imago, 1940 (trad. it. Il masochismo nell'uomomoderno, Milano, Sugar, 1963).
m. renard, Troubles du ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento, la danza e la musica affrontano un profondo rinnovamento estetico e tecnico, [...] Henry e Pierre Schaeffer, concepita come la rappresentazione coreutico-musicale dell’uomomoderno.
Unione Sovietica e Stati Uniti
Se molte componenti della danza moderna sono state esportate dalla Russia, grazie a Diaghilev e ai migliori elementi ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una forte vocazione alla spiritualità rappresenta, da qualche decennio a questa parte, il filo conduttore [...] simbolica, quasi metafisica, delle sue associazioni. Nel riflettere la pluralità di strati che abitano la coscienza dell’uomomoderno, il polistilismo enfatizza la dimensione etica del lavoro dell’artista, che spesso organizza i suoi materiali in ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La cultura greca della mousike: occasioni e contesti della pratica musicale
Massimo Raffa
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Quella greca [...] corposo e penetrante dell’aulos accompagna invece attività che richiedono sforzi intensi e ripetuti, per le quali l’uomomoderno si aspetterebbe probabilmente l’uso delle percussioni. È significativo che esso sia impiegato non soltanto in occasione ...
Leggi Tutto
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...