Araldica
Una delle pezze (➔) dello scudo.
Biologia
B. elettroforetica Zona ristretta su una matrice (carta, gel ecc.), corrispondente a una proteina, a un acido nucleico o a loro costituenti, separata [...] il segnale con la massima fedeltà. Invece, la b. di un canale di comunicazione digitale, definisce la sua velocità di trasmissione dei dati, cioè la quantità d’informazione che esso può trasmettere nell’unità di tempo, misurata in bps (bit per ...
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Dal nome del batteriologo francese A. Borrel (1867-1936), genere di batteri appartenenti alla famiglia delle Spirochaetaceae. Piccoli, mobili, di forma allungata, hanno il corpo avvolto a spirale e una [...] anticorpale è sufficiente per neutralizzare i batteri in circolo.
Borreliosi di Lyme Malattia che si sviluppa per trasmissione dei membri del genere B. agli ospiti vertebrati da zecche del genere Ixodes. Le manifestazioni comprendono affezioni ...
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Biopsia
Gaetano Thiene
Marialuisa Valente
Il significato letterale di biopsia (dal greco béoq, "vita", e çyiq, "vista") è osservazione di frammenti di organo o tessuto prelevati da un essere vivente. [...] luce visibile, è 0,2 mm. Successivamente, nel 1931, E. Ruska e M. Knoll idearono il microscopio elettronico a trasmissione che, utilizzando gli elettroni al posto della luce visibile, portò il potere di risoluzione per il materiale biologico a 20-30 ...
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I segnali elettrici e magnetici
Francesco Figura e Paolo Rossini
Le naturali attività fisiologiche dell'organismo umano, e animale più in generale, sono mediate dai campi fisici, che sono riferibili [...] motoria, queste si attivano tutte pressoché simultaneamente. Inoltre, a livello di ciascuna giunzione neuromuscolare si verifica una trasmissione 'uno a uno' tra i potenziali d'azione nervosi e quelli muscolari. La conseguenza di questo speciale ...
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La grande scienza. Biotecnologie
Antonio De Flora
Biotecnologie
Le biotecnologie sono generalmente definite come l'utilizzazione progettuale di sistemi biologici per ottenere beni e servizi. I sistemi [...] .
Esistono numerosi modi di fare prevenzione, a seconda dell'eziologia delle malattie e della loro modalità di trasmissione e di manifestazione clinica. Le biotecnologie hanno migliorato in maniera decisiva la gestione di quelle malattie, come ...
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ipolattasia
Mauro Capocci
Deficit di produzione dell’enzima lattasi necessario per il metabolismo del lattosio, uno zucchero presente nel latte e nei derivati. La molecola del lattosio è troppo grande [...] evoluta in tempi relativamente recenti (tra i 6 e 7 mila anni fa): una mutazione nel cromosoma 2 (dominante nella trasmissione ereditaria) ha fatto sì che in alcune popolazioni (e in particolare nei Nordeuropei) il metabolismo del lattosio sia attivo ...
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Cellula astrocitaria
Vito Antonio Vetrugno
Cellula che costituisce la macroglia del Sistema nervoso centrale (SNC) insieme all’oligodendrocita. Al pari del neurone, la cellula astrocitaria (definita [...] formazione, all’efficienza e al mantenimento delle sinapsi.
L’astrocita ha anche il compito di modulare la trasmissione sinaptica e l’eccitabilità neuronale attraverso la rimozione del glutammato in eccesso dallo spazio extracellulare. Gli astrociti ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] proprietà intrinseca delle cellule nervose, ma è la conseguenza dell’effetto polarizzante delle sinapsi, che tipicamente permettono la trasmissione in un unico senso), la dottrina del neurone ebbe ed ha un immenso valore euristico. È significativo il ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso [...] e la loro importanza aumenta di pari passo con la tendenza a passare in questi campi dall’analogico al digitale. Nel caso della trasmissione si distingue tra codice codice per le sorgenti (il cui scopo è quello di tradurre in forma opportuna, per es ...
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WATSON, James Dewey
Biologo molecolare statunitense, nato a Chicago il 6 aprile 1928. Dopo il Ph.D. all'Indiana University, ottenne un posto di ricercatore presso il California Institute of Technology [...] ricerche. Sulla base dei lavori di O.T. Avery (v. App. IV, i, p. 212), che aveva dimostrato il ruolo del DNA nella trasmissione genetica, di E. Chargaff (v. App. IV, i, p. 412), che aveva messo in evidenza il rapporto 1:1 tra adenina/timina e ...
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trasmissione
trasmissióne s. f. [dal lat. transmissio -onis, der. di transmittĕre «trasmettere», part. pass. transmissus]. – In genere, l’operazione, l’azione, il fatto di trasmettere. 1. a. Trasferimento, passaggio da un soggetto o da un...
telecomunicazione
telecomunicazióne s. f. [comp. di tele- e comunicazione]. – Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o a più corrispondenti delle informazioni di varia natura (documento scritto o stampato, immagini...