Filosofia e società
Carlo Augusto Viano
I termini del problema
Se si considera la filosofia come una forma di sapere, simile alla matematica o alle scienze della natura, il rapporto con la società potrebbe [...] ma influenzò anche l'Olanda e in particolare Grozio. Era affine a questa, e in parte le era direttamente collegata, rigoroso al marxismo, il quale del resto subì molte trasformazioni e cercò alleanze e conciliazioni con altre forme di filosofia ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] limiti, tecnici e culturali, e che non può durare a lungo senza trasformarsi in una scelta suicida o in un rito museale.
Il cinema non può di indagine.I successi ottenuti in campi affini, come quello dell'urbanistica, della psicologia sperimentale ...
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Riti
Gilbert Lewis
1. Definizioni del concetto
Il termine 'rito' è usato spesso per designare le procedure formali, gli atti di osservanza religiosa e le cerimonie di un culto, ma in un'accezione più [...] i comportamenti rituali degli animali e degli uomini presentano certe affinità - come ad esempio la fissità o la standardizzazione, sua evoluzione storica, osservando in che modo esso si trasformi sotto l'influenza di processi ed eventi storici.
Un ...
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Ecologia
Raimondo Strassoldo
Introduzione
L'ecologia è una scienza naturale, derivata dalla biogeografia e più precisamente dalla geografia delle piante, che studia le relazioni tra gli organismi viventi [...] vari modi fino ai nostri giorni, con diverse trasformazioni anche nel nome (ecologia urbana, ecologia sociale, Chicago ha esercitato una notevole influenza sullo sviluppo di discipline affini, come l'economia urbana e regionale (scienza regionale) ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] un discorso specificamente moderno sulla devianza risale a tre radicali trasformazioni che si verificarono verso la fine del XVIII secolo (v teorici più promettenti potrebbero venire da quattro concezioni affini:
1) la teoria critica del controllo ...
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Matrimonio
Marzio Barbagli
Definizioni
'Matrimonio' è una parola di origine recente. Nella Politica Aristotele osservava che "l'unione dell'uomo e della donna non ha un nome". Ma, più in generale, noi [...] figli adottivi, fratelli e sorelle per adozione), affini (cioè parenti del coniuge). Veniva inoltre vietato di mantenuta dall'uomo, sia perché con il passar del tempo si trasforma in un'unione consensuale. Il terzo tipo (chiamato fiancée) è molto ...
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Fuoco
Johan Goudsblom
Introduzione
Nel corso della storia il fuoco è sempre stato parte integrante della società umana; per questo motivo meritano di essere esaminate le importanti conseguenze che questo [...] in atto da lungo tempo. In quale epoca sia avvenuta tale trasformazione è una questione ancora dibattuta tra i paleoantropologi, i quali la fanno un determinato stadio della loro evoluzione Primati affini quali scimpanzé e gorilla siano stati vicini ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] una macchina e quelle di un essere umano, Turing suggeriva l'affinità, se non proprio l'identità, tra intelligenza umana e IA, sulle capacità mentali che i soggetti hanno di sottoporle a trasformazioni (per es., rotazioni) e di ragionare tramite il ...
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SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA
Stanley Cohen
Introduzione. - I fenomeni specifici che costituiscono la devianza, naturalmente, erano già compresi in sistemi culturali che esistevano prima che la categoria [...] 3 [1938], 5, pp. 672-82), R.K. Merton trasformò la nozione di anomia di Durkheim in una nuova formula sociologica in grado sviluppi teorici più promettenti potrebbero venire da quattro concezioni affini: la teoria critica del controllo sociale; il ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] le funzioni e i domini rispettivi, le rivalità e affinità, gli interventi nel mondo umano. Nei due poeti questi viene alla luce e l'intero orizzonte degli studi mitologici ne risulta trasformato. Che cosa dice il mito, dunque, e qual è il rapporto ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...