Classe di Echinodermi (v.) del gruppo dei Pelmatozoi (Pelmatozoa Leuckgart): la sola, fra questi, che comprenda specie tuttora viventi, riunite in circa 15 generi. Sono caratterizzati dal possedere un [...] braccia, che portano ramificazioni laterali lanceolate, le pinnule. In Antedon (v.), forma che può servire per la descrizione del tipomorfologico, le braccia sono in numero di dieci, riunite due a due, sì da sembrare in numero di 5 e ramificantisi ...
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Le sindromi di alterata crescenza dell'organismo, che N. Pende ha proposto di riunire sotto la rubrica nosografica delle disgenopatie, comprendono dal punto di vista clinico e pratico quegli stati anomali [...] deriva l'armonia finale delle forme, e deriva lo speciale tipo di proporzioni corporee, caratteristico delle varie fasi della crescenza, come il tipomorfologico della prepubertà, così diverso da quello della postpubertà per l'accrescimento ...
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UNIVERSO (XXXIV, p. 735; App. I, p. 1096; II, 11, p. 1064; III, 11, p. 1029)
Massimo Cimino
Le conoscenze relative all'U. hanno finito con l'identificarsi, specialmente in questi ultimi anni, con la [...] nella correlazione che si pone tra l'aspetto morfologico delle nebulose (spirali, ellittiche, ecc.) e la III, 11, p. 1029). Secondo le più recenti osservazioni su stelle variabili del tipo RR Lyrae, J.H. Oort e L. Plaut hanno concluso che il Sole si ...
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Con questo nome si designa quel ramo delle scienze biologiche che si occupa dello studio degl'Insetti (v.). L'importanza di questi animali, sia per il grande numero e la varietà delle specie, sia per le [...] aretino si trova una quantità di geniali osservazioni sulla morfologia e sulla biologia di parecchi insetti, specialmente di quelli innanzi tutto ricordare l'introduzione del concetto di tipo animale, per opera soprattutto del Cuvier. Questi comprese ...
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Evoluzione
Giuseppe Montalenti
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Giuseppe Montalenti, Luigi L. Cavalli-Sforza
EVOLUZIONE
L'evoluzionismo nella cultura del XX secolo di Giuseppe Montalenti
sommario: 1. Introduzione. [...] sono confrontate a livello genetico; la pura somiglianza morfologica rivelerà invece solo che gli ambienti erano simili. proteina è tanto più soggetta a una selezione di tipo stabilizzante quanto più è essenziale per un organismo. Dalla ...
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Tomografia
Roberto Passariello
Bruno Beomonte Zobel
Massimo Gallucci
Carlo Masciocchi
Alberto Del Guerra
Tomografia a risonanza magnetica nucleare di Roberto Passariello, Bruno Beomonte Zobel, Massimo [...] o turbolenza del flusso, l'intensità del segnale cambia in maniera peculiare, offrendo interessanti rilievi semeiologici di tipomorfologico e funzionale.
5. Scavo pelvico
A livello dello scavo pelvico, l'esame RMN incontra minori limitazioni che ...
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Informatica
Fabrizio Luccio
Franco P. Preparata
Carl-Erik Fröberg
Piero Sguazzero
Piero Dell'Orco e Tomaso Poggio
Teoria della computazione di Fabrizio Luccio
SOMMARIO: 1. Origine e motivazioni. [...] , che sono molto simili alle caselle già viste per le strutture di rappresentazione della conoscenza, riportano informazioni di tipomorfologico (per es. genere, numero, ecc.) ed eventualmente anche semantico (per es. ‛umano/non umano', ‛animato/non ...
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Anatomia
Rodolfo Amprino
di Rodolfo Amprino
Anatomia
sommario: 1. Introduzione. 2. Moderne tecniche e metodi di studio. 3. Orientamenti biologici della morfologia del Novecento. 4. Nuove acquisizioni [...] non è sempre mantenuta: una cellula può ritornare ad una condizione di ridotta differenziazione morfologica per differenziarsi secondo un tipomorfologico e funzionale diverso, verosimilmente in conseguenza di mutamenti del suo microambiente. Tali ...
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La struttura dell'Universo
Margherita Hack
(Dipartimento di Astronomia Università di Trieste, Trieste, Italia)
I mezzi attraverso cui si osserva l'Universo sono la radiazione elettromagnetica emessa [...] le galassie in esso contenute. Poiché si conosce abbastanza bene la massa di una tipica galassia di un dato tipomorfologico, sommando i contributi di tutte le galassie si ottiene una stima attendibile della massa visibile. Un altro metodo deriva ...
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Sistemi stellari
WWallace L. W. Sargent e Renzo Sancisi
di Wallace L. W. Sargent e Renzo Sancisi
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Il sistema della Via Lattea: a) struttura della Galassia; b) rotazione [...] (v. Faber e Gallagher, 1979). Per le spirali il valore di M/L è all'incirca eguale a 5, ma sembra dipendere dal tipomorfologico, decrescendo dalle Sa alle Sd; per le ellittiche giganti esso è pari a 30 e per le irregolari circa a 1. Il rapporto ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
laterale
agg. [dal lat. lateralis, der. di latus -tĕris «lato, fianco»]. – 1. Che si trova di fianco o ai lati (rispetto a una linea mediana, alla fronte di un edificio, ecc.): pareti l., porte l., altari l.; l’ingresso l. di un palazzo, di...