Chimica
Sostanza che, al variare della natura della soluzione in cui è contenuta, subisce modificazioni percepibili all’occhio, in particolare il viraggio del colore e la formazione di un precipitato. [...] passaggio da una colorazione all’altra non avviene a un determinato valoredel pH, bensì entro un certo intervallo di pH dipendente dalla natura e intuitiva dei valori degli indicatori. In tale contesto, si sono sviluppate teorie, metodologie e ...
Leggi Tutto
Raggruppamento di individui che presentano un insieme di caratteri fisici ereditari comuni. Nel caso dell’uomo, tali caratteri si riferiscono a caratteristiche somatiche (colore della pelle, tipo di capelli, [...] vista dell’antropologia sociale e culturale contemporanea, priva di un reale valore conoscitivo.
La riformulazione del concetto di razza
La perdita di valore delle teorie basate sulle distinzioni razziali è da attribuirsi a svariati fenomeni. Molto ...
Leggi Tutto
GENETICA (XVI, p. 509; App. II, 1, p. 1022; III, 1, p. 716)
Enrico Gandini
Egidio Bottini
Arturo Falaschi-Vittorio Sgaramella
I più importanti progressi della g. nell'ultimo decennio si riferiscono [...] di due eventi elementari tra loro indipendenti. Dalla teoria elementare del calcolo delle probabilità, si deduce che la affermano che la maggior parte dei geni hanno un preciso valore selettivo, e sono quindi al vaglio della selezione naturale, ...
Leggi Tutto
UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] almeno in teoria permetterebbero di più grande è il suo contributo relativo m al pool genico del gruppo misto.
Se, per es., la frequenza di un si può dire che il contributo m di Y (cioè il valore m della genetic admixture) a quest'ultimo è stato (0,4 ...
Leggi Tutto
L'espansione degl'interessi della f. agli aspetti sia conoscitivi sia applicativi dell'azione dei farmaci ha comportato lo sviluppo di distinti settori di studio con metodologie e tecniche d'indagine loro [...] , ha assunto un indubbio valore euristico quale mezzo per individuare alle sue osservazioni e anche alle sue teorie fisiopatologiche, relegando le altre tra le legata e quella libera del farmaco. La quota del farmaco legata è temporaneamente ...
Leggi Tutto
Paleontologia
Danilo Torre
(XXVI, p. 50; App. IV, ii, p. 725; V, iv, p. 24)
La p. ha conosciuto a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale un notevole sviluppo, sia per la qualità e quantità [...] successivi i genetisti e i biologi molecolari scoprivano comportamenti del genoma che hanno aperto varchi nelle protezioni della teoria e rimesso così in discussione il suo valore come teoria generale dell'origine della specie. È stato osservato che ...
Leggi Tutto
(App. V, i, p. 662)
Definizione e fondamenti
Mentre la c. è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente, l'espressione 'clonazione molecolare' o del DNA è spesso usata [...] tipi di c. è dato dal fatto che dalla c. (o duplicazione) del DNA di una cellula deriva la c. (o duplicazione) delle cellule, e valore (commerciale o d'altra natura), i miliardi e miliardi delle sue cellule somatiche contengono nuclei che in teoria ...
Leggi Tutto
Sviluppo sostenibile
Luciana Migliore
Saverio Forestiero
(App. V, v, p. 371)
Negli anni Novanta del Novecento la discussione e le numerose definizioni di s. s. (che attualmente si preferisce indicare [...] della possibilità, ma anche della necessità, che la teoria economica offra alla tutela ambientale una difesa più efficace le sue forme (genetica, tassonomica, ecosistemica) e del suo 'valore' anche in termini economici).
Il riscaldamento della ...
Leggi Tutto
OMEOSTASI
Alessandro Pilo
. Il termine homeostasis fu per la prima volta introdotto nel 1929 dal fisiologo americano W. B. Cannon e definito come "le reazioni fisiologiche coordinate che mantengono [...] e fa aumentare l'attività del riscaldatore E, che riporta la temperatura dell'acqua verso il suo valore originale. Si raggiunge perciò sperimentali complesse per l'acquisizione dei dati, di teorie matematiche per la formulazione dei modelli e di ...
Leggi Tutto
VAVILOV, Nikolaj Ivanovič
Giuseppe Montalenti
Genetista russo, nato nel 1887, morto a Magadan in Siberia, probabilmente alla fine del 1942. Studiò scienze agrarie a Petrovsko-Razumovskoe (presso Mosca), [...] 1940) ed esiliato. Nell'agosto 1948 molti genetisti di valore, già collaboratori del V., furono esonerati dalla direzione dei relativi istituti, sotto l'accusa di essere sostenitori delle teorie genetiche "mendeliane e morganiane".
Bibl.: P. S. Hdson ...
Leggi Tutto
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...