Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] 1° vol., 1976, p. 477).
Da un lato la metodologia formale, dall’altro il riferimento all’esperienza. In Idealismo e positivismo (1943 ‘civile’ del pensiero di Preti – è che la teoria filosofica ha un’immediata ricaduta sul piano culturale e sociale. ...
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Medioevo: la scienza siriaca. La tradizione della logica aristotelica
Henri Hugonnard-Roche
La tradizione della logica aristotelica
Della letteratura siriaca profana, scientifica o filosofica, ci [...] sillogistica categorica degli Analitici primi, a sua volta considerata la garanzia formale della teoria della dimostrazione.
Atanasio aveva anche tradotto ‒ o ritradotto, basandosi su precedenti versioni ‒ molti testi di logica. Ci è pervenuta, in ...
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Conservatorismo
Noel O'Sullivan
Definizione di conservatorismo: il conservatorismo come difesa di una 'politica limitata'
Volendo dare una definizione di conservatorismo, possiamo attribuire a questo [...] , 1834-1864, vol. III, t. 2, pp. 246-286). Una teoria di questo tipo era senz'altro implicita già in Burke, ma essa divenne un ha a che fare con il mantenimento di una struttura formale di norme all'interno delle quali il cittadino può perseguire ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] a Hegel, da Comte a Marx e a Spencer le teorie della storia come progresso componevano variamente un'interpretazione univoca del consecutivi della serie, talora riassunti in una espressione analitico-formale così da estendere la serie al di là del ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] , tenendovi un discorso, ed il 16 alla cerimonia formale del suo insediamento; il 24 giugno, ancora come , Trento 1930, pp. 5760; G. Loria, Curve piane speciali algebriche e trascendenti. Teoria e storia, Milano 1930, I, p. 372; II, pp. 2325, 191; ...
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Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] più prossimo alla sfera. A questo mito è connessa la teoria dei cinque solidi regolari o 'perfetti', che sarà ripresa in suoi attributi o predicabili; le quattro cause (materiale, efficiente, formale, finale); la distinzione tra potenza e atto, e il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] cui il pontefice concesse il perdono previa comparizione spontanea e formale abiura della religione anglicana.
Venuto a conoscenza del suo è dato da un machiavellismo ampiamente contaminato dalla teoria dell’impostura di origine lucianesca e da una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] (1469) al Simposio di Platone.
L’organizzazione formale della raccolta aveva forse lo scopo di attenuare le postumo nel 1556) non è tanto interessato a fornire positivamente una teoria dell’arte o a indicarne le reali possibilità, quanto a svuotare ...
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Neocomunitarismo
Maurizio Passerin d'Entrèves
Sommario: 1. Introduzione. 2. Concezione della persona. 3. Concezione della comunità. 4. Natura e scopo della giustizia distributiva. 5. Priorità del giusto [...] del carattere e di costituzione di pratiche morali. Sia la teoria morale kantiana sia quella utilitaristica sono inadeguate, la prima perché ha una concezione astratta e formale della comunità, la seconda perché concepisce la comunità in termini ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] e di Michele Scoto, sia per gli attacchi al culto formale, all'ipocrisia del popolo ebraico e ad alcune usanze dei È interessante vedere, inoltre, come il filosofo associ la teoria dell'anima aristotelica e la divisione delle classi sociali dello ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...