CARDANO, Gerolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Pavia il 24 sett. 1501 da Fazio e Chiara Micheri.
Fazio (1445-1524), di famiglia originaria di Cardano (oggi Cardano al Campo, vicino a Gallarate), che vantava [...] "sospensione cardanica", che egli attribuisce a un tal Iannello Turriano da Cremona. In campo teorico, seppe trovare una via di mezzo tra i sostenitori della teoria aristotelica che attribuivano ad impulso dell'aria il moto dei proiettili e i fautori ...
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Cefalea
Federigo Sicuteri
Maria Nicolodi
La cefalea, dal greco κεϕαλαία, derivato di κεϕαλή, "testa", indica genericamente una sensazione molesta o dolorosa al capo, connessa a una causa patologica [...] uno dei più consistenti investimenti in campo sanitario debba essere quello destinato all'organizzazione Elsevier, 1989, pp. 201-06.
id., La teoria serotoninica dell'emicrania 1959-1991, "Annali Italiani di Medicina Interna", 1991a, 6, 2, pp. 14-24 ...
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Epidemia
Eugenia De Luca e Bernardino Fantini
Il termine epidemia (dal greco ἐπιδήμιος, composto di ἐπὶ, "sopra", e δῆμος, "popolo") designa l'insorgenza di una malattia che rapidamente si diffonde [...] esiste la tendenza a trasferire questa terminologia anche nel campo delle patologie non infettive, soprattutto da quando la loro e dell'infezione con una teoria scientifica unitaria risulta dalla nascita e dallo sviluppo di una nuova disciplina che, ...
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BASAGLIA, Franco
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Venezia l'11 marzo 1924 da Enrico e da Cecilia Faccin. Si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Padova e già da studente orientò [...] (Torino 1969), nella quale esaminava gli effetti di una riforma innovativa in campo psichiatrico in un paese ad alto sviluppo tecnologico movimento italiano si trovò più vicino alle teorie sociogenetiche, nel rifiuto della specificità patologica della ...
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LICETI, Fortunio
Giuseppe Ongaro
Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento [...] e l'ibridismo interspecifico.
L'opera principale del L. in questo campo e la più nota è il De monstrorum causis, natura et opere… Galilei, XIII, p. 93), in cui cercava di difendere le teorie aristoteliche. Nella sua replica Gloriosi attaccò il L. con ...
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Immaginazione
Alberto Oliverio
Bruno Callieri
Definita genericamente, l'immaginazione è la facoltà di formare immagini mentali, di trasformarle, di svilupparle e anche di deformarle. Nel linguaggio [...] sui quali lo psicologo doveva lavorare allo scopo di costruire delle teorie della mente; questo concetto affondava le sue di stimolazione retinica di origine intraoculare. Anche il rapporto dell'immaginazione con la psicopatologia è stato campodi ...
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DE GIOVANNI, Achille
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Sabbioneta (Mantova) il 28 sett. 1838 da Mario, medico condotto e possidente, prematuramente scomparso, e Rosina Traversi. Adolescente, sentì il richiamo [...] Quale la ragione di ciò?
È essenziale innanzitutto premettere che il metodo sperimentale in campo clinico deve uniformarsi ai sono state riscontrate, o dominata dalla conoscenza delle teorie filosofiche sulle funzioni delle parti che esamina, andrà ...
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Estasi
Marco Margnelli e Enrico Comba
L'estasi (dal greco ἔκστασις, "stato di stupore della mente", da ἐξίστημι, "uscire di sé") è una forma particolare di esperienza psicologica, il cui nucleo centrale [...] quindi già nel momento della delimitazione di quel campodi fenomeni ai quali si intende estendere teoriedi tipo psicoanalitico, le quali tendono a ricondurre i fenomeni estatici a forme di regressione allo stadio infantile, a una ricerca di ...
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BANTI, Guido
Mario Crespi
Nacque a Montebicchieri, nei pressi di S. Romano Montopopoli, in Val d'Arno, l'8 giugno 1852. Studiò a Pisa e a Firenze, ove, nel luglio 1877, conseguì a pieni voti la laurea [...] delle cellule ematiche, il B. enunciò una teoria che, sostanzialmente pluralista, differiva però da quella di P. Ehrlich non ammettendo l'esistenza delle forme di passaggio: ritenne di dover mantenere la differenziazione della serie linfogena da ...
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Angoscia
Adolfo Pazzagli; Gianni Carchia
L'etimo di angoscia si lega al verbo latino angere, "stringere". Il termine indica uno stato emotivo di tono spiacevole, oppressivo, provocato da cause non definite [...] nell'Io la sede dell'angoscia e il produttore di segnali.
Le due teorie, o le due diverse ottiche, si possono sintetizzare come Dopo Freud l'apporto probabilmente più rilevante in questo campo è quello di M. Klein (1932). L'autrice, partendo dall' ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...