ISRAELE (App. III, 1, p. 907)
Gabriella Cundari
Daniela Primicerio
Paolo Minganti
Sergio Sierra
Sandro Filippo Bondi
Marco Miele
Popolazione. - Lo stato d'I. occupa oggi 20.255 km2, sui quali vivono [...] e l'angoscia per l'uomo che ha perduto il senso del divino, mentre la poesia della natura si traduce spesso in un canto d ), proselita dell'ebraismo, della cui lingua e del cui spirito riuscì a impadronirsi in maniera tale da cantare con fervore ...
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Con questo nome s'intende quel complesso di miti, di teorie che ogni popolo ha elaborato nelle fasi successive della sua cultura, per rendersi ragione dell'origine dell'universo.
I miti cosmogonici.
Le [...] di questi motivi sono comuni presso i primitivi, mentre il secondo è più raro, poiché presuppone un concetto della divinità come spirito universale, quale in genere manca nei gradi più primitivi dell'umanità. La più frequente è l'idea d'un creatore ...
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Occorre anzitutto definire esattamente l'estensione del termine. Con esso si vuole indicare, nel presente articolo, non solo una forma di pensiero religioso-filosofico, ma anche un complesso di istituzioni [...] predominio spirituale.
Mitologia. - La religione del sacrificio, come non appagava gli spiriti meditativi, così non rispondeva al sentimento popolare. Le antiche divinità vediche, private di gran parte del loro valore dalla concezione teologica, e ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] . L'uso del doppio coro era nelle consuetudini del servizio divino nel Tempio, e così l'uso di più riprese corali che per questa loro indole si avviavano a uscire dallo spirito corale. Già l'organum difficilmente consentiva l'equa distribuzione ...
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(fr. barbe; sp. barba; ted. Bart; ingl. beard).
Antico Oriente e mondo musulmano.
L'uso di radersi la barba è antichissimo in Egitto, poiché già nei monumenti delle prime dinastie le figure maschili compaiono [...] profetici, come segno dell'ignominia in cui cadrà il popolo ribelle ai comandi divini (Isaia, VII, 20, XV, 2; Geremia, XLVIII, 37; colto da Beaumarchais e passerà festoso nel multiplo suo spirito di sentimentale, di gaudente, di astuto mezzano entro ...
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INFINITO
Ferdinando D'AMATO
Federigo ENRIQUES
(lat. infinitum, gr. ἄπειρον; fr. infini; sp. infinito; ted. Unendliches; ingl. infinite).
L'infinito nella storia della filosofia.
Questo concetto compare [...] e più precisamente tra il carattere infinito della divinità e la natura limitata e imperfetta della mente umana infinito pur esso: 1. perché risolve in sé l'attività dello spirito che lo produce e con cui s'immedesima compiutamente: 2. perché questo ...
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È in origine l'atto dell'apprendere, e di riflesso anche l'atto dell'insegnare; ma il termine "disciplina" passò a significare a un tempo l'oggetto stesso dell'apprendere e dell'insegnare, quella che fu [...] riferentesi all'atto per cui si domina e guida lo spirito, e al dominio spirituale medesimo. In questo senso la disciplina potere giurisdizionale e amministrativo, l'esercizio del culto divino, i diritti e doveri delle persone ecclesiastiche. Quindi ...
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Ritualismo
Gregory Smith
(v. rito, XXIX, p. 466)
In antropologia culturale il termine ritualismo si riferisce alla tendenza che porta a conformare i comportamenti umani a norme culturali di valore essenzialmente [...] il benessere e la continuità della nazione. Com'è noto, il termine re divino risale a G. Frazer, che inizia la sua ponderosa opera The golden bough , o adempiere un voto verso una divinità, Satana o altro spirito. Le cronache recenti hanno scosso l ...
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. L'Avestā è il complesso dei testi religiosi dello zoroastrismo (v.). Il nome è riduzione del pahlavico apastāk, il cui significato dev'essere stato quello di "ciò che è posto, ciò che è stabilito", quindi [...] principio") e invece due Yašt, il 20 e il 21, celebrano due divinità, Hauma e la stella Vanant, che non sono nel calendario.
L'Avestā all'agricoltura; Y. 30 contiene la dottrina dei due spiriti originarî e della loro contrapposta creazione; Y. 31 ...
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VEGA CARPIO, Lope de
Salvatore Battaglia
Nacque il 25 novembre 1562 a Madrid, dove morì il 27 agosto 1635. I primi anni e i suoi primi contatti con la vita, che di solito per lo storìco rimangono avvolti [...] , e tenta l'esperienza religiosa, che se non riuscì a placare l'estrosa agitazione del suo spirito, valse a ispirargli alcune delle più umane poesie sulla divinità. Ma non si allenta per ciò la sua operosità artistica: e non solo quella teatrale, che ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...
deifico
deìfico agg. [dal lat. tardo deifĭcus, comp. di deus «dio» e tema di facĕre «fare»] (pl. m. -ci), letter. – Nel linguaggio ascetico, che innalza a Dio: Sacramento della Confermazione ... che ci congiunge al divino Spirito, che ci fa...