Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] dove compì gli studî medî, e s'iscrisse quindi all'università. Seguace dapprima del wolffiano Martin Knutzen, critico della dottrina dell'armonia prestabilita e interessato a problemi scientifici, K. esordisce ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] emozioni nell’uomo e negli animali del 1872, lo stesso anno in cui uscì la sesta e definitiva edizione dell’Origine delle specie. All’interno di queste opere, Darwin dimostrò che non esistevano differenze nel modo di evoluzione tra l’uomo e gli altri ...
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Paleobotanico tedesco (Woldegk, Meclemburgo, 1879 - Berlino 1954): ha pubblicato numerosi lavori, specie sulla flora del Carbonifero; tra questi: Lehrbuch der Paläobotanik, 1954, redatto in collaborazione [...] con H. Weyland ...
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Generale (Vienne, Isère, 1767 - ivi 1840). Si distinse nelle campagne napoleoniche, specie all'assedio di Danzica (1807), nella campagna di Spagna (1811), in quella di Russia (1812) e durante la "battaglia [...] delle frontiere" in Francia (1814). Sotto la Restaurazione fu ispettore generale del genio e (dal 1829) membro dell'Accademia delle scienze. Nella tecnica della fortificazione studiò alcune forme di difese, ...
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Scrittore romeno (Trifeşti, Iaşi, 1808 - Iaşi 1868). Ricoprì varie cariche politiche, specie in campo finanziario, conobbe il confino e l'esilio. Diresse, con Alecsandri e Kogălniceanu, il Teatro Nazionale [...] di Iaşi al quale fornì una quindicina di drammi e commedie. Nella sua opera, raccolta nei quattro volumi intitolati Păcatele tinereţelor ("I peccati di gioventù", 1857), spiccano il poema storico Aprodal ...
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Poeta britannico (Henzinghami, Cumberland, 1916 - Galles 1977). La sua poesia, ispirata, specie nei primi libri, agli aspetti dell'orrido e del mostruoso nei temi religiosi e sessuali (The outer darkness, [...] 1951; The holystone, 1954, dove The maze, che celebra il mito di Arianna, è il poema chiave di questo primo periodo), rivela scopertamente l'influenza di Yeats. Nel 1958 con The next word, e ancora più ...
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Scrittore tedesco (Königsberg 1907 - Darmstadt 1980). Attivo già prima della guerra specie nel campo della narrativa e anche del radiodramma, si affermò con il breve romanzo Auf der bewegten Erde (1946). [...] Membro del Gruppo 47, confermò le sue qualità di scrittore con romanzi (Mein Schiff, das heisst Taifun, 1959; Etwas gwschiet, 1966; Ein Clown sagt, 1971; Kalenderbuch, 1977) e radiodrammi (Anabasis, 1959; ...
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Scrittore italiano (Napoli 1909 - Roma 1992). Osservatore attento della vita quotidiana, specie delle classi più umili, e del mondo del lavoro, nei suoi racconti e romanzi - ambientati per lo più a Napoli [...] o nel Meridione - egli spesso riesce così a preservare da accentuazioni polemiche quel tanto di populistico che è nel motivo della giustizia sociale che li ispira, come ad avviare il realismo di fondo ...
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GRASSI, Giovanni Battista
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Rovellasca, nel Comasco, il 27 marzo 1854 da Luigi e Costanza Mazzucchelli. Compiuti gli studi elementari e ginnasiali nel collegio privato [...] Rend. della R. Acc. dei Lincei, s. 5, XXXII (1923), 1, pp. 373-375, 438-442; Sperimenti sulle presunte diverse razze o specie di fillossera della vite, ibid., XXXIII (1924), 1, pp. 47-52 (in collab. con M. Topi); Contro la malaria nell'Agro Pontino ...
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Scrittore arabo, che verso il 1010 d. C. compose nell'Iraq una specie di mimo (hikāya), narrante la giornata d'un parassita di Baghdād, Abū l-Qāsim: opera appesantita da sfoggio di erudizione, ma notevole [...] per realismo descrittivo ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...