Pittore (Montpellier 1841 - Beaune-la-Rolande 1870). Dapprima si orientò verso la pittura rinnovatrice di G. Courbet; si accostò quindi agli impressionisti, specie a C. Monet e a E. Manet. Volontario nella [...] guerra del '70, morì ucciso in combattimento. Delle poche opere lasciate dal B., la più importante è Riunione di famiglia (1867, Parigi, Musée d'Orsay), dove la giustezza dei toni, la gamma dei colori ...
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Critico letterario (Mataró 1731 - presso Genova 1810). Gesuita, in seguito all'espulsione dell'ordine dalla Spagna emigrò in Italia, dove insegnò teologia, specie a Ferrara. Scrisse in italiano, oltre [...] ad alcuni opuscoli polemici, un Saggio storico-apologetico della letteratura spagnuola (6 voll., 1778-81; trad. sp. 1781-86), per rivendicare, contro G. Tiraboschi e S. Bettinelli, la grandezza letteraria ...
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Volterra, Vito
Luca Dell’Aglio
Il matematico che si interessava di prede e predatori
Il matematico e fisico italiano Vito Volterra è una delle principali figure della scienza italiana tra l’Ottocento [...] in un habitat naturale dove non si verificano eventi troppo inconsueti. È possibile prevedere cosa avverrà delle due specie in futuro?
Si riescono a formulare certe equazioni che, con buona approssimazione, descrivono l’andamento del fenomeno. In ...
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BUTI, Niccolò Felice
Giancarlo Savino
Nato a Pistoia il 21 febbr. 1668 da Andrea, stimato giureconsulto, fece i suoi primi studi, specie di greco e di latino, nella città natale. Ottenuta una borsa [...] della fondazione intitolata al card. Niccolò Forteguerri, passò a Pisa nella cui università, dopo aver atteso per qualche tempo a studi di giurisprudenza, si applicò a quelli, a lui più congeniali, delle ...
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AVONDO, Pietro
Umberto Coldagelli
Nacque a Serravalle Sesia il 3 dic. 1760. Dedito sin da giovane al commercio e ai traffici, specie nei territori di Vercelli e del Monferrato iniziò la sua attività [...] industriale nel 1788, allorché prese in affitto la cartiera di Serravalle dei conti Salomone.
L'arte cartaria nella Valsesia risaliva a diversi secoli addietro. Se ne trovano tracce già nel sec. XIV, ma ...
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Erudito e bibliotecario (Firenze 1726 - Fiesole 1803), sacerdote. Direttore della Marucelliana (1752) e poi della Laurenziana (1756), lasciò numerose importanti opere bibliografiche, specie riguardanti [...] la Toscana e la storia letteraria. Ricordiamo, oltre alle vite di F. Marucelli, G. B. Doni, Amerigo Vespucci, lo Specimen literaturae Florentinae saec. XV (2 voll., 1747-51) e la Collectio veterum aliquot ...
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DE FILIPPI, Filippo
Guido Cimino
Nacque a Milano il 20 apr. 1814 in una famiglia di origine piemontese. Il D. compì gli studi liceali nel collegio S. Alessandro di Milano e quindi passò nel collegio [...] rendere la distanza che lo separa dagli animali superiori di gran lunga maggiore di quella che può intercorrere tra questi ultimi e le specie più infime. Per l'uomo si deve allora parlare di un "regno" (e di una creazione) a parte, di un "regno umano ...
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Chimico tedesco (Greifswald 1887 - Bonn 1982), allievo di E. Fischer, prof. a Lipsia e a Bonn; autore di importanti ricerche di chimica organica, specie nel campo dei carboidrati (sintesi del melibiosio, [...] cellobiosio, genziobiosio, ecc.), delle vitamine (sintesi della vitamina C), enzimi, ecc. Presidente (1956) della Società chimica tedesca ...
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Storico svedese (n. Stoccolma 1880 - m. 1944); professore a Göteborg (1915-26), poi direttore degli archivî di stato; studiò soprattutto la politica svedese, specie verso la Russia, nei secc. 16º-17º e [...] quella dei Holstein-Gottorp durante la 2a Guerra del nord (1700-1721) ...
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Ottavo re azteco del Messico (m. 1502). Fratello e successore di Tizoc, regnò dal 1486 al 1502. Consolidò l'egemonia degli Aztechi, in specie nei territorî del versante pacifico. Terminò la costruzione [...] del tempio principale di Tenochtitlan e, per consacrarlo, fece eseguire un'ecatombe di prigionieri. Sotto il suo impero, la casta sacerdotale allargò i proprî poteri ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...