È l'alcaloide principale della Coffea arabica e C. liberica. Ivi la scopersero quasi contemporaneamente Runge (1820), Robiquet (1821), Pelletier e Caventou (1821); Mulder (1837) e Jobst (1838) dimostrarono [...] il quale, se rimane immagazzinato, può poi servire come riserva azotata ed anche alla sintesidelleproteine stesse. Un tempo si estraeva dai cascami della lavorazione del tè: ora quasi tutti i processi di estrazione consistono nel trattare il caffè ...
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UREA (XXXIV, p. 780, App. I, p. 1098)
Andrea Bonetti
L'importanza dell'u. è andata aumentando enormemente negli ultimi 20 anni, essendo un ottimo fertilizzante (contiene il più alto tenore di azoto, [...] puro con valori di biureto inferiori allo 0,3% in peso per non rovinare i germogli e non bloccare la sintesidelleproteine che avviene nel tessuto foliare. Il biureto e altri prodotti di decomposizione termica si formano durante il processo di ...
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NATHANS, Daniel
Marco Vari
Biologo molecolare statunitense, nato a Wilmigton (Delaware) il 30 ottobre 1928. Ha iniziato la sua attività come clinico presso l'Istituto nazionale per la ricerca sul cancro [...] Inizialmente ha studiato i meccanismi della biosintesi delleproteine, e in particolare il ruolo dell'acido ribonucleico (RNA) dei batteriofagi (virus che infettano le cellule batteriche) nella sintesidelleproteine. Successivamente con i suoi studi ...
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Insieme delle discipline che studiano i vari aspetti morfofunzionali del sistema nervoso mediante l’apporto di numerose branche della ricerca biomedica, dalla neurofisiologia alla farmacologia, dalla biochimica [...] delle n. si è quindi esteso alla descrizione delle molecole in grado di controllare la genesi di alcune proteine sono derivate acquisizioni di impiego pratico importantissimo nella sintesi di psicofarmaci ampiamente usati nella terapia degli stati ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] il passaggio dalla m. a breve termine alla m. a lungo termine si richiede un cambiamento della struttura dei circuiti nervosi con la sintesi di nuove proteine e la creazione di nuove connessioni sinaptiche tra i neuroni. Il passaggio dalla m. a breve ...
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molecolari, màcchine Locuzione con cui si indicano i sistemi supramolecolari costituiti da un numero discreto di componenti, capaci di compiere movimenti utili allo svolgimento di certe funzioni, sotto [...] .
Una delle nanomacchine più studiate è certamente quella preposta alla sintesidell’adenosintrifosfato (ATP sono collegate due grosse teste, si associa con queste ultime a un’altra proteina che ha la forma di scala. La miosina si muove lungo la scala ...
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L’attitudine propria dei viventi a mantenere intorno a un livello prefissato il valore di alcuni parametri interni, disturbati di continuo da vari fattori esterni e interni. All’insieme ordinato dei sottosistemi [...] con differenti modalità (fig.): l’attività di sintesi ormonale delle ghiandole endocrine è governata dagli eventi che si la barriera ematoencefalica, della CO2 dal sangue al liquor, ove l’attività tampone esercitata dalle proteine è assai scarsa. ...
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L’insieme delle scienze riguardanti gli organismi viventi. Dal punto di vista della classificazione dei viventi, la b. si distingue in vegetale (➔ botanica) e animale (➔ zoologia); se invece si tiene conto [...] del segnale; lo studio e l’utilizzazione delle cellule staminali; i meccanismi di trasporto attraverso le membrane biologiche; la trasmissione degli impulsi nervosi; la struttura delleproteine contrattili e la loro funzione nel citoscheletro e ...
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In biologia, particella del citoplasma cellulare, contenente RNA ribosomiale (RNAr) e diverse proteine. Messi per la prima volta in evidenza al microscopio elettronico nel 1953, da G.E. Palade, i r. svolgono [...] ). Anche gli RNAr partecipano attivamente a molte reazioni dellasintesi proteica mentre un tempo si pensava avessero solo una funzione strutturale nell’assemblaggio delleproteine ribosomiali. Numerose evidenze sperimentali infatti accreditano l ...
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Ramo delle scienze biologiche che ha per oggetto lo studio dei microrganismi, esseri viventi con dimensioni inferiori al millimetro, la cui osservazione richiede l’uso del microscopio ottico. I microrganismi [...] utilizzati per degradare composti chimici di sintesi, come insetticidi, erbicidi, materie delle bevande alcoliche, dei processi di panificazione. Alcuni microrganismi, per es. il cianobatterio Spirulina, sono sfruttati come sorgenti di proteine ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...