Biologia
Variazione ereditaria della struttura del materiale genetico, spontanea o indotta da agenti mutageni fisici o chimici. Il termine fu usato da H. De Vries (1901), l’ideatore della teoria delle [...] m. a un esone o a una regione vicina. L’effettiva alterazione nucleotidica viene poi sempre determinata mediante sequenziamentodelDNA.
Nella genetica dei microrganismi, sono detti mutanti nutrizionali (o mutanti biochimici) quei ceppi che abbiano ...
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aplotipo
Giuseppe Novelli
Combinazioni di varianti nella sequenzadelDNA su un particolare cromosoma, in prossimità di un locus di interesse o all’interno dello stesso locus, che tendono a essere trasmessi [...] lungo tempo è stato utilizzato, soprattutto, per indicare la combinazione di alleli presenti nei diversi geni del complesso HLA, sito sul braccio corto del cromosoma 6. La presenza di aplotipi con alte frequenze all’interno di una certa popolazione è ...
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] metabolica per poter esplicare la loro azione. I cancerogeni agiscono, cioè, come agenti mutageni. Cambiamenti nella sequenzadelDNA possono avvenire per errori durante la sua duplicazione oppure, più frequentemente, per errori dei processi di ...
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Biologia
Insieme dei cambiamenti che si verificano in un organismo sia animale sia vegetale a partire dall’inizio della sua esistenza. Nel corso dello sviluppo i tessuti e gli organi aumentano di dimensioni, [...] genotipo pur presentando un fenotipo diverso: esiste dunque un rapporto strutturale e funzionale tra il genotipo (sequenzadelDNA) e la sua espressione nel fenotipo (funzione della corrispondente proteina). Fra le cellule si stabiliscono stretti ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] precedentemente, che una di queste linee cellulari abbia preceduto le altre (➔ progenote). Gli studi sulla sequenzadelDNA hanno invece confermato l’ipotesi endosimbiotica secondo la quale mitocondri e cloroplasti, originariamente cellule simili ai ...
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Malattia (detta anche fibrosi cistica) caratterizzata da alterata e ridotta attività secretoria di alcune ghiandole esocrine, i cui secreti presentano densità e viscosità eccessive. Poiché di solito prevale [...] chiamata Δ F508. Negli anni successivi alla clonazione del gene sono state individuate circa 500 mutazioni. Conosciuta la sequenzadelDNAdel gene, è stato possibile determinare la sequenza amminoacidica della proteina da esso codificata e predire ...
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sonda Strumento, dispositivo o impianto usato per esplorazioni, perforazioni, coltivazioni minerarie, misurazioni fisiche, rilievi o manualità di carattere scientifico e tecnico.
Agraria
S. dinamometrica [...] geni si articola in tre fasi. La prima consiste nella scelta delDNA da usare: qualsiasi sequenzadelDNA genomico oppure la copia di DNA ottenuta da un RNAm, il cosiddetto DNA complementare o DNAc. La scelta dipende dal particolare problema che si ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] insieme. Un marcatore genetico può essere un qualunque sito nel genoma, detto sito polimorfico, dove esistono variazioni nella sequenzadelDNA che possono essere evidenziate con metodi quali il Southern blotting o la PCR (➔ blotting e PCR). Le ...
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Astronomia
La sequenza principale è la fascia o regione in cui, nel diagramma di Hertzsprung-Russell, che lega il tipo spettrale alla luminosità di un astro, viene a essere compresa la maggior parte delle [...] la proteina stessa, cioè la sua struttura primaria. Sequenza nucleotidica delDNA (o sequenzadelDNA), la successione ordinata di nucleotidi che compongono il DNA stesso. Sequenza segnale, la sequenza N-terminale di una proteina necessaria per il ...
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impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....
enzima
enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze di natura proteica (una volta dette fermenti)...