RIFIUTI
Eugenio Mariani
Aurelio Misiti-Enrico Rolle
Secondo il dPR del 10 settembre 1982 n. 915 i r. sono definiti come "qualunque sostanza od oggetto derivante da attività o da cicli naturali, abbandonato [...] e i dibenzofurani, e alcuni metalli o composti metallici caratterizzati da elevata volatilità, quali il mercurio, il selenio, il cloruro di piombo. Si è anche osservato che una combustione estremamente efficiente può eliminare totalmente il problema ...
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TERMOCHIMICA
Luigi Rolla
. 1. L'applicazione del principio della conservazione dell'energia allo studio dei fenomeni chimici portò, fin dal 1840, Henri-Germain Hess a formulare la legge famosa secondo [...] (meno il fluoro); dell'ossigeno; dell'idrogeno; dell'azoto; dell'ossido di carbonio; dell'ossido d'azoto; dello zolfo; del selenio; dello ioduro d'argento; dell'acido iodidrico; del cloruro e del bromuro di potassio; degli ioduri di cesio, di sodio ...
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Telescopia
IIra S. Bowen
Wilbur N. Christiansen
Telescopi e tecniche di osservazione, di Ira S. Bowen
Radiotelescopi, di Wilbur N. Christiansen
Telescopi e tecniche di osservazione
SOMMARIO: 1. Introduzione. [...] misure di magnitudine più precise, J. Stebbins, agli inizi del secolo, utilizzò nel telescopio cellule fotoelettriche al selenio. La bassa sensibilità di queste cellule limitava le prime misure alle sole stelle brillanti. Il tubo fotomoltiplicatore ...
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Laser e fotonica
Paolo Laporta e Orazio Svelto
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Sviluppo storico. □ 3. Le sorgenti laser: a) principî di funzionamento; b) laser a semiconduttore; c) laser a stato solido. [...] , il toner sulla carta, producendo l'immagine desiderata. Si noti che la parte del sistema comprendente il tamburo ricoperto di selenio e caricato uniformemente di carica negativa, la zona del toner e la zona di fissaggio del toner alla carta sono ...
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Scienza indiana: periodo classico. Alchimia e tecniche chimiche
David G. White
Bidare V. Subbarayappa
Alchimia e tecniche chimiche
L'alchimia indiana
di David G. White
Nell'Asia meridionale l'alchimia [...] . Oltre a questi, i principali reagenti nell'inventario dell'alchimista includono i mahārasa (pirite di rame, pirite di ferro, bitume, selenio, calamina, zolfo e orpimento, secondo il Rasārṇava, 2, 59, sebbene si trovi un elenco diverso in 7, 2), gli ...
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Radicali liberi
Giuseppe Rotilio
Il concetto di radicale libero ha una lunga storia nella chimica e nella biologia del 20° secolo. Un radicale libero è una qualsiasi entità molecolare, capace di esistenza [...] ed E) neutralizzano direttamente i ROS, mentre alcuni ioni minerali (rame e ferro in particolare, ma anche manganese e selenio) sono coenzimi essenziali di enzimi che diminuiscono il livello dei ROS, come la superossido dismutasi e la catalasi. Oltre ...
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Il cielo
Lara Albanese
Il mondo è una sfera*
La Terra è immensa se paragonata alle nostre dimensioni. Per questo non fu tanto facile sapere quali fossero la sua forma e il suo volume. Però, già più [...] dalle gustose siliquette ellittiche, ecco la selenella dai grossi fiori fosforescenti, ecco il lilium lunaticum che irradia leggere dosi di selenio".
Ma come! C'è la scuola anche sulla Luna? Non c'è mai una vera vacanza!
Figuratevi l'umore di ...
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RAGGI X e raggi γ
Maurice DE BROGLIE
Eugenio MILANI
Enzo PUGNO VANONI
*
Il fisico tedesco W. K. Röntgen, che intorno al 1895 eseguiva delle ricerche sul passaggio della scarica elettrica attraverso [...] isolanti quali lo zolfo, l'ambra e la paraffina, manifestano sotto l'azione dei raggi X una lieve conducibilità; l'azione sul selenio è stata studiata con lo scopo di farne un metodo di misura; ma essa pone in giuoco, come per la luce visibile, dei ...
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VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi [...] decoloranti sono l'arsenico, i nitrati sodico e potassico, il manganese e gli ossidi di cerio, di nichelio e di selenio.
Articoli da tavola e per flaconerie. - I vetri bianchi cavi, ai quali appartengono gli articoli da tavola e le flaconerie ...
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Il nome colloide deriva dal greco κόλλα. Esso è servito in origine a indicare certe sostanze, come la gomma arabica, la gelatina, l'amido, ecc., che avevano in comune l'assoluta mancanza di forma cristallina [...] da disperdere. Con questo sistema si sono ottenuti idrosoli di molti metalli e anche di metalloidi come carbonio, silicio, selenio, tellurio.
5. Lavaggio dei precipitati colloidali. - È noto che molte volte, lavando a lungo degl'idrogeli fino a ...
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selenio
selènio s. m. [lat. scient. Selenium, der. del gr. σελήνη «luna», sul modello di tellurio (v.), per la somiglianza delle proprietà dei due elementi]. – Elemento chimico di simbolo Se, numero atomico 34, peso atomico 78,96, esistente...