platonismo
Marta Cristiani
Con questo termine si è soliti indicare quel complesso di temi e dottrine, legato all'influsso delle teorie platoniche e alla rielaborazione di esse operato dalla scuola neoplatonica.
Da [...] e geometriche nuove (cfr. soprattutto il trattato De Luce seu de inchoatione formarum), insieme con un altro scienziato, RuggéroBacone, sono, nel sec. XIII, gli esponenti più rappresentativi di questa scuola che nel secolo successivo, fuori degli ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La rinascita degli studi geometrici nel mondo latino
Menso Folkerts
La rinascita degli studi geometrici nel mondo latino
La tradizione [...] . Esso non deve avere goduto di una grande diffusione in Occidente: le uniche tracce del suo utilizzo si trovano in RuggeroBacone (1214-1294), in un commento a Euclide attribuito ad Alberto Magno, e in altri due commenti latini anonimi agli Elementi ...
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Invenzione
A. Rupert Hall
Introduzione
In passato il termine 'invenzione' era usato genericamente come sinonimo di 'originalità' o di 'inventiva' (si diceva ad esempio che un poeta o un musicista dimostravano [...] Braun, tra le invenzioni e la guerra: tale nesso è evidente nell'opera tardo romana De rebus bellicis, negli scritti di RuggeroBacone, nel Texaurus di Guido da Vigevano (1335), e nel De re militari di Roberto Valturio (1472). Tuttavia nell'Occidente ...
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SCUOLA MEDICA SALERNITANA
EEdoardo D'Angelo
Gli studi scientifici sulla Scuola medica salernitana, che si possono far partire dalla Collectio Salernitana, curata da Salvatore De Renzi (metà del sec. [...] la sua concezione della medicina su un principio fondamentale della scienza medievale più matura (l'equalis complexio di RuggeroBacone): la convinzione che qualunque sofferenza del corpo trovi spiegazione in una disarmonia che si è impadronita dell ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] l'immortalità dell'anima, il modo di conservare la salute, le regole del buon governo.
La redazione di RuggeroBacone fu determinante, in quanto si discostava da quella di Filippo di Tripoli aggiungendovi nuove trattazioni. Nel commento ne spiegava ...
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natura
Enzo Volpini
A introdurre il tema della n. giova anzitutto ricorrere al passo della Monarchia (II II 2) ove si legge che, quemadmodum ars in triplici gradu invenitur, in mente scilicet artificis, [...] natura est vis insita rebus ex similibus similia procreans ", Isag. I 1; cfr. Phys. II I 5) e RuggeroBacone: " Natura dupliciter est universalis et particularis, ut Avicenna docet 6° Methaphisicae. Universalis est virtus regitiva universi diffusa in ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] un'interpretazione più radicale delle tesi di Aristotele 'fisico' e 'naturalista' è alla base dell'insegnamento di RuggeroBacone e della scuola di Oxford, che, separando la fisica dalla metafisica aristotelica, fondarono quei presupposti che, molto ...
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BURGUNDIONE (Burgundio, Burgundi, Burdicensis, Bergonzone, Burgundo, Berguntio) da Pisa
Filippo Liotta
Giurista, traduttore, diplomatico, esperto, probabilmente, nell'arte medica, nato a Pisa intorno [...] brani dall'originale greco. Il rifacimento del Grossatesta ebbe larga diffusione tra gli autori inglesi, come Duns Scoto, RuggeroBacone, Wycliffe, Ludovico di Prussia, ma scarsissimo fu il suo uso fuori dall'Inghilterra e soltanto nell'ambiente dei ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] della luce 'prima forma corporea'" (Garfagnini, 1978, p. 207). L'insegnamento di Grossatesta e quello del suo discepolo RuggeroBacone (1214-1292) contribuirono indubbiamente alla crisi dell'aristotelismo, che in Italia ebbe un esponente di spicco in ...
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Ippiatria
RRiccardo Gualdo
La cavalleria diviene il fulcro dell'esercito medievale già in età carolingia, e soprattutto dal sec. XII in poi il cavallo simboleggia la nobiltà e la forza cavalleresca [...] si deve all'iniziativa di Manfredi, alla cui corte operava Bartolomeo da Messina. Traduttore di vaglia (a lui pare alludere RuggeroBacone quando scrive di un "traslator Manfredi nuper a domino rege Carolo devicti" (Opus Tertium, cap. 25, p. 91; cf ...
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mirabile
miràbile agg. [dal lat. mirabĭlis, der. di mirari «ammirare, meravigliarsi»]. – 1. Degno d’ammirazione, che desta grande ammirazione: virtù, valore m.; con pazienza, con diligenza m.; con m. prontezza di spirito, con m. sangue freddo;...
dottore
dottóre s. m. (f. -éssa, e in alcuni usi anche dottóra) [dal lat. doctor -oris «maestro», der. di docere «insegnare»]. – 1. Propr., chi ammaestra in una dottrina, chi esercita l’ufficio d’insegnare: Poscia ch’io ebbi ’l mio d. udito...