BUFALINO, Gesualdo
Davide Ferreri
– Nacque a Comiso (Ragusa) il 15 novembre 1920 da Biagio, fabbro ferraio, e da Maria Elia, casalinga, cui dedicò poi alcune pagine sul filo della memoria (Intervista [...] (elzeviro già pubbl. in Cere Perse); Pagine disperse, a cura di N. Zago, Caltanissetta-Roma 1991, ed. non venale; Rondò della felicità (con tre acqueforti di P. Guccione), Trento 1991; Sillabario del peccato (con una serigrafia di S. Fiume), Manduria ...
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CASTELNUOVO TEDESCO, Mario
Cesare Orselli
Nacque a Firenze il 3 apr. 1895 da Amedeo e Noemi Senigaglia, in una fami,glia di banchieri ebrei. Dalla madre ricevette le prime lezioni di pianoforte, per [...] 1935); Tarantella (1936); Aranci in fiore (1936); J'ai du tabac. Variations plaisantes sur un petit thème populaire (1937); Rondò (1946); Suite (1947); Fantasia (con pianoforte, 1950); Preludio in forma di Habanera (1954); Platero y yo (con narratore ...
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DEL MORO, Luigi
Mario Bencivenni
Nacque a Livorno il 25 ag. 1845 da Carlo e da Angiolina Politi. Il padre, ex commerciante di chincaglierie dedicatosi poi all'attività di cambiavalute, dopo averlo fatto [...] più celebrate per eleganza e rigore formale, fu realizzata nell'estremità dell'ala dei palazzo verso il rondò di Bacco, in forme architettoniche neoquattrocentesche ricche di citazioni brunelleschiane (Firenze, Arch. della Soprintentenza ai Beni amb ...
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COLBRAN, Isabella Angela
Ariella Lanfranchi
Nacque a Madrid il 2 febbr. 1785 da Teresa Ortola e da Giovanni, musico "de la chapelle et de la chambre du roi d'Espagne" (Fétis). Giovanissima, ricevette [...] ; rispetto all'edizione napoletana vi era stata aggiunta l'ouverture, mentre l'originale finale tragico era stato sostituito con il rondò finale tratto da La donna del lago, cavallo di battaglia della C.) e nella prima esecuzione della Semiramide (3 ...
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FLORIMO, Francesco
Rosa Cafiero
Nacque a San Giorgio Morgeto (presso Polistena, in Calabria) il 12 ott. 1800 da Michelangelo e da Maria Antonia Oliva. Nel novembre 1817 risulta iscritto al collegio [...] ; Mélange brillant sur Norma, Mélange brillant sur La Sonnambula; Mélange brillant sur Niobe de Pacini; La legèreté. Rondo brillant; Mosaïque de Tarantelles napolitaines; Réminiscences des Matinées musicales de la Malibran. Per pianoforte a 4 mani ...
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MANTEGAZZA, Paolo
Giuseppe Armocida
Gaetana Silvia Rigo
Nato a Monza il 31 ott. 1831 da Giovan Battista e da Laura Solera, completò a Milano gli studi classici, durante i quali fu allievo, tra gli [...] S. Minardi, Il Museo psicologico di P. M., ibid., pp. 143-184; G. Armocida, "La mia mamma" di P. M., in Il Rondò, 1992, pp. 55-75; M.Piccardi - G. Roselli - C. Chiarelli, Il fondo fotografico Mantegazza: studi sul dolore, in Arch. per l'antropologia ...
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ROSSINI, Gioacchino
Compositore, nato a Pesaro il 29 febbraio 1792, morto a Passy (Parigi) il 13 novembre 1868.
La vita e le opere. - Il padre del R., Giuseppe, nativo di Lugo in Romagna e trombetta [...] ; alcune battute dell'Aureliano servirono per la cavatina Ecco ridente in cielo, e altre della stessa opera (8 battute d'un rondò di Arsace) per la cavatina di Rosina Io sono docile; l'aria della calunnia viene da un crescendo del Sigismondo, e ...
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Si è disputato se la danza sia stata originariamente profana e da questa poi sia venuta la danza sacra o se, viceversa, dalla danza sacra sia derivata la profana. Certo è che tra i primitivi - e così si [...] , e gighe, bourrées. Le uniche danze propriamente dette che passano invece nella Sonata sono il minuetto e il rondò (rondeau). Queste due forme non erano nemmeno comprese nella suite primitiva; ma esse hanno ormai raggiunto uno sviluppo ritmico ...
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Compositori od esecutori sul clavicembalo e strumenti affini (spinetta, virginale, clavicordo, ecc.): strumenti essenzialmente domestici, usati nelle case, nelle sale, nei conventi, specialmente i più [...] , con le prime, lunghe collane di danze (sino a ventitré in Louis Couperin). Più tardi, assumeranno spesso la forma strofica del rondò. Spesso alcune danze (ad es. la corrente) vengono variate, per lo più una sola volta, e la variazione si chiama ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] o che lascia intravedere l'amarezza e la sconfitta al di là dell'eleganza del gioco e della rievocazione (Ophuls con La ronde, 1950, La ronde ‒Il piacere e l'amore, e con Le plaisir, 1952, Il piacere), mentre Duvivier riflette sui giochi dell'amore e ...
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rondo
rondò s. m. [dal fr. rondeau, che è il lat. *retundellus, dim. di rotundus «rotondo»]. – 1. In musica, composizione e forma compositiva strumentale e anche vocale caratterizzata dal periodico ritorno di un’idea principale, in sé conclusa,...
ronda
rónda s. f. [dallo spagn. ronda, e questo dal fr. ronde (nella locuz. à la ronde), che è il lat. rotŭndus «rotondo»]. – 1. a. L’andare in giro in una zona determinata allo scopo di perlustrare, esplorare, ispezionare. Si dice oggi soltanto...