Biochimico giapponese (Tokyo 1910 - ivi 1982), professore di chimica organica e di biochimica all'univ. di Nagoya dal 1943 e di biochimica all'univ. di Tokyo dal 1958 al 1971, anno in cui divenne direttore [...] alcuni enzimi (ribonucleasi T1 T2 e U2) che hanno reso possibile l'analisi nucleotidica e la determinazione della sequenza di nucleotidi sull'acido ribonucleico (RNA), contribuendo in modo decisivo al progresso nella conoscenza degli acidi nucleici. ...
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diagnostica molecolare
Nicoletta Rossi
L’insieme delle tecniche di biologia molecolare che consentono di analizzare acidi nucleici, proteine e metaboliti, grazie alle quali è possibile effettuare indagini [...] degli anni Ottanta con l’invenzione della PCR, tecnica che permette di amplificare e caratterizzare sequenze specifiche di DNA e RNA a livello nucleotidico, e con la RT-PCR (Real Time-PCR), tecnica quantitativa che permette di studiarne l’espressione ...
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Bioinformatica
Sergio Nasi
La bioinformatica, che ha per oggetto la gestione e l’analisi dell’informazione biomedica attraverso i computer, si è sviluppata grandemente sotto l’impulso del Programma [...] per l’allineamento di sequenze di DNA (DeoxyriboNucleic Acid), RNA (RiboNucleic Acid) e proteine, l’identificazione dei geni e centrale per la genomica dei microRNA, cortissime sequenze di RNA di circa 21 nucleotidi che hanno un ruolo importante ...
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HIV, virus
Raffaele Bruno
Virus dell’immunodeficienza umana (sigla dell’ingl. Human Immunodeficiency Virus); è il virus responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). L’HIV è un retrovirus [...] ’involucro esterno.
Varianti
HIV-1 possiede estrema variabilità in quanto la trascrittasi inversa non copia fedelmente il filamento di RNA. Se ne conoscono due gruppi principali. Il primo, chiamato M, viene a sua volta suddiviso in otto sottotipi i ...
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Oncogeni
Vittorio Colantuoni
(App. V, iii, p. 763)
La ricerca oncologica negli anni Novanta si è focalizzata sull'identificazione e l'isolamento dei geni responsabili delle sindromi cancerose ereditarie. [...] . È stato dimostrato che attraverso il motivo strutturale a dita di zinco, la proteina WT1 è in grado di legare molecole di RNA e di interagire con il DNA. Studi di espressione in vari sistemi cellulari in vitro hanno mostrato che il legame con il ...
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Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata [...] o puffs) al cui interno si verifica una sintesi molto attiva di RNA. C. a spazzola Nome dato da J. Rückert a particolari c c. è rappresentato da una singola molecola di DNA o di RNA strettamente arrotolata. Il DNA può essere a singolo filamento o a ...
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Botanica
John Heslop-Harrison
Introduzione
La botanica è la scienza che studia le piante. L'unità di questa scienza sta nell'oggetto trattato e non negli scopi che si prefigge chi ad essa si dedica, [...] proteine. Alcune molecole, di cui è nota l'attività simile a quella delle citochinine, sono presenti in una specie di RNA che agisce in un determinato stadio della sintesi proteica, e ciò può dare qualche indicazione riguardo alla funzione di questa ...
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metabolomica
s. f. In biologia, studio sistematico delle tracce chimiche lasciate dai metaboliti, che compongono il metaboloma.
• la «metabolomica» cerca nei fluidi biologici i nostri «scarti» e tutte [...] della sera, 3 febbraio 2008, p. 54, Medicina) • Genomica, trascrittomica, proteomica, metabolomica, e le nuove «metilomica» e «micro-rna-omica», quest’ultima inventata dall’italiano all’estero Carlo Croce, sono i linguaggi molecolari del corpo che il ...
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zinco Elemento chimico, metallo di colore bianco azzurrastro, che all’aria si ricopre di uno strato sottile di carbonato basico.
Chimica
Caratteri generali
Lo z. appartiene al gruppo II B del sistema [...] o istidine (➔ regolazione). Sono conosciuti circa 100 metalloenzimi contenenti z., tra cui anche le DNA e RNA polimerasi.
L’assorbimento dello z. sembra essere direttamente e proporzionalmente regolato dai livelli della proteina metallotioneina nelle ...
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Unità ereditaria localizzata nei cromosomi, che attraverso l’interazione con ambiente interno ed esterno controlla lo sviluppo di un carattere o fenotipo. Può autoreplicarsi ed essere trasmesso ai discendenti. [...] M. Chase di macromolecole presenti nei cromosomi che portavano l’informazione genetica: l’acido desossiribonucleico (DNA) e l’acido ribonucleico (RNA). Il successivo modello di struttura del DNA proposto da J.D. Watson e F.H.C. Crick (1953) definì il ...
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〈èrre-ènne-a〉 s. m. – In biochimica, sigla dell’ingl. RiboNucleic Acid con cui viene comunem. indicato l’acido ribonucleico, corrispondente alla sigla ital. (meno usata nella stessa Italia) ARN. In biologia, tale acido è responsabile della sintesi...
nucleico
nuclèico agg. [der. di nucleo] (pl. m. -ci). – In biochimica, acidi n. (o nucleinici), polimeri naturali costituiti da una sequenza ordinata di nucleotidi; sono di due tipi: acidi desossiribonucleici (DNA) e acidi ribonucleici (RNA)....