Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] l’oro, non l’oro l’onore).
(d) Una delle peculiarità del proverbio è poi la presenza di giochi del significato e figure retoriche come la ➔ metafora (il mattino ha l’oro in bocca), la similitudine (la donna bella è come la castagna, / bella di fuori ...
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Scienziato e scrittore (Arezzo 1626 - Pisa 1698). Fu tra i primi ad applicare il metodo sperimentale alle scienze naturali; dimostrò la falsità della generazione spontanea negli Insetti (1668) e fu inoltre [...] la semplicità dello stile e la schiettezza della lingua, notevole importanza letteraria.
Vita
Imparò a Firenze grammatica e retorica, si addottorò in medicina e filosofia (1647), studiò di tutto, conobbe parecchie lingue, specialmente le classiche ...
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Poligrafo (Oliva, Valenza, 1699 - ivi 1781); fu bibliotecario di corte sotto Filippo V dal 1733 al 1740, quando si ritirò definitivamente a Oliva. M. è considerato uno dei principali rappresentanti della [...] de la lengua española (1737), nella quale pubblicò per la prima volta il Diálogo de la lengua di Juan de Valdés, Retórica (1757), che è considerata la migliore antologia della prosa spagnola del 18º sec., Idea de la gramática de la lengua latina ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] , sia di laiche sia di religiose, sfuggano a precise catalogazioni, tanto per le abitudini di scrittura quanto per la codificazione retorica (Miglio 2008).
Le artes dictandi (il nome si deve all’abitudine del tempo a dettare a un segretario il testo ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] di quelli pannelliani. Il capo del partito all’opposizione, nato dalle ceneri del fascismo, utilizza soprattutto la figura retorica dell’ironia e del sarcasmo per esprimere il dissenso nei riguardi dell’assetto istituzionale e per marcare di continuo ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] , divenne subito una delle figure di spicco nel circolo di intellettuali ivi raccolto; dal 1480 fu inoltre professore di retorica e poetica presso lo Studio fiorentino.
Il Poliziano fu scrittore dottissimo e raffinato in volgare, latino e greco. La ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] forse della dimestichezza ch’elli ha con teco, l’ha ardito a confessare
Esempio di epistolografia nutrita dell’eredità retorica latina medievale sono le lettere in prosa di Guittone, raccolte minimizzando le occasioni e gli scopi pratici in funzione ...
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Filologo e critico letterario italiano (n. Milano 1936); prof. di storia della lingua italiana nelle università di Genova (1968-71), di Ferrara (1971-74) e quindi di Padova. Allievo di G. Folena, ha studiato [...] a fronte e ampio commento, in Opere minori, 2° tomo, a cura sua e di altri, 1979; Linguistica e retorica di Dante, 1978). La sua costante attenzione verso la letteratura italiana contemporanea è testimoniata dai numerosi saggi raccolti nelle quattro ...
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MACCIONI (Machoni, Machony, Macioni), Antonio
Gianni Fazzini
Nacque a Iglesias, in Sardegna, il 10 ott. 1671. Nell'atto relativo al battesimo (20 ottobre, nella parrocchia S. Chiara), redatto in catalano, [...] nella Domus probationis Calaritana, dove prese i primi voti. Studiò filosofia per tre anni e teologia per quattro e insegnò retorica per un biennio. Il 21 dic. 1695 con una lettera al generale dell'Ordine chiese di essere inviato missionario nelle ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] trasforma. Piuttosto che di o. è necessario, dalla fine del 4° sec. in poi, parlare, per la Grecia, di indirizzi retorici (➔ atticismo).
O. romana. - Anche a Roma l’o. sorse presto nelle discussioni del Senato e del foro e nell’eloquenza giudiziaria ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....