MONTPELLIER (A. T., 35-36)
Gino LUZZATTO
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento del Hérault, sorta a 10 km. dal Mediterraneo su un'altura poco elevata [...] 1364 da Urbano V e distrutta in parte dalle guerre di religione, conserva una navata del sec. XIV e un atrio a maggior parte dei maestri fu allora fornita dall'importante colonia ebraica stabilita nella città; e dal 1160 vi esisteva certamente la ...
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(v. russia bianca, XXX, p. 336; App. II, ii, p. 768; III, ii, p. 642; V, iv, p. 595; v. urss, XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, ii, p. 1065; III, ii, p. 1043; IV, iii, p. 754)
Geografia umana ed economica
Popolazione
Paese [...] (reintrodotto a seguito di un referendum tenutosi nel 1995); la religione più largamente diffusa è la cristiana ortodossa, seguita a distanza da quella cattolica e da quella ebraica.
Sia per le vicende del passato (le numerosissime vittime durante ...
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. Era l'oggetto più sacro e uno dei più antichi della religione israelitica.
I. Nome. - Il sostantivo ebraico 'ārōn è usato nella Bibbia per designare un'"arca" o "cassa" profana, destinata o a custodire [...] in una spelonca del monte Nebo, il qual luogo dovrebbe restare ignoto sino al risorgimento della nazione ebraica (v. anche ebrei: religione, ebrei: storia).
Bibl.: Oltre ai Commenti all'Esodo (v. bibbia), e ai varî trattati di archeologia biblica ...
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IBN ṬUFAIL, Abū Bakr Muḥammad ibn ‛abd al-Malik ibn Muḥammad
Carlo Alfonso Nallino
Medico e filosofo arabo musulmano di Spagna, nato a Guadix sul Guadalquivir verosimilmente nel primo decennio del sec. [...] con stupore il pieno accordo delle dottrine del solitario con la religione rivelata e parla di questa e del suo profeta a Ḥayy, non musulmano un grande successo. Una versione ebraica fu commentata in ebraico da Mosè di Narbona nel secolo XIV e ...
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Storia (p. 893). - La conferenza imperiale del 1926 gettò le basi del nuovo sistema di rapporti tra la madre patria, i dominî e le colonie, formatosi specialmente per effetto della guerra mondiale. Si [...] formerebbero uno stato arabo, il rimanente terzo costituirebbe lo stato ebraico, mentre il territorio da Gerusalemme al mare, comprendente i di autogoverno, e coi contrasti, sempre acutissimi, di religione, di razza e di casta fra i diversi strati ...
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RATHENAU, Walther
Carlo Antoni
Industriale, filosofo, uomo di stato tedesco, nato a Berlino il 29 settembre 1867 da ricca famiglia d'industriali e banchieri ebrei, figlio di Emilio (v.). Il giovane [...] valorosa e superba, ma inintelligente: vinta una prima volta dalla religione, è ora prostrata dalla civiltà capitalistica, nata dal calcolo e dall'astuzia. La soluzione della questione ebraica in Germania, R. la scorgeva nello sforzo cosciente degli ...
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Nome assunto da Joseph Ratzinger dopo la sua elezione papale. Nato a Marktl am Inn (Baviera) il 16 aprile 1927 da una famiglia di origini contadine e artigiane, terzo figlio di un commissario della gendarmeria, [...] le coscienze", e il dialogo con i credenti delle altre religioni e "con le diverse civiltà". Questi punti programmatici sono della gioventù, incontrando nella sinagoga della città la comunità ebraica, B. xvi ha formulato l'invito, senza precedenti, ...
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. L'Antico Testamento dà agli antichi abitanti della Palestina e della Siria in genere il nome di Amoriti. In alcuni passi sono chiamati con questo nome gli abitanti precananei della Palestina, Isaia, [...] la Siria antica fino al definitivo formarsi della nazione ebraica. Si suppone che questi popoli fossero di lingua semitica II millennio. Essi parlano una lingua semitica e hanno una religione di tipo semitico. Il loro paese è diviso in piccoli ...
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(VIII, p. 761; App. II, i, p. 501; III, i, p. 304; IV, i, p. 359; V, i, p. 488)
Dall'inizio del 1989 a tutto il 1999 Giovanni Paolo ii ha proclamato 42 santi e 618 beati, per un totale complessivo (riferito [...] tra gli altri martiri vanno menzionate vittime delle guerre di religione (come Giovanni Sarkander e i tre martiri di Košice, e canonizzata nel 1998, non senza critiche soprattutto da parte ebraica, e 109 polacchi beatificati nel 1999 a Toruń e a ...
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MARRANI
Umberto Cassuto
. Con questa denominazione, di origine assai discussa (a quanto pare, dallo sp. marrano "giovane porco"), venivano popolarmente designati e ingiuriati in Spagna quegli ebrei [...] recarsi in paesi ove fosse loro possibile il ritorno alla religione dei padri. Anche nel Portogallo, per quanto da prima attaccamento segreto ad alcune almeno delle forme del culto ebraico. Però le cerchie viventi questa singolare vita religiosa ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...