Psicoanalisi
Paolo Fabozzi
(XXVIII, p. 455; App. II, ii, p. 627; III, ii, p. 516; IV, iii, p. 83; V, iv, p. 321)
Nella seconda metà degli anni Ottanta assume particolare rilievo una questione che ha [...] Novanta, ma senz'altro estensibile al primo decennio del 21° secolo) di poter realizzare una p. autenticamente pluralistica e relativistica, il cui oggetto sia la cognizione degli affetti e del dolore umano (Corrao 1989).
bibliografia
R. Schafer, The ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] fisica e spazio geometrico, confrontandosi anche con le grandi svolte della fisica del Novecento (fisica quantistica e relativistica). Ma mentre Poincaré valorizza il primato della dimensione formale e relazionale del sapere matematico e delle sue ...
Leggi Tutto
BOSCOVICH (Bošković), Ruggero Giuseppe (Ruder Josip)
Paolo Casini
Nacque a Ragusa (Dubrovnik) il 18 maggio 1711 dall'agiato mercante serbo Nikola e da Pavica Betere (Bettera), di origine bergamasca. [...] et l'æuvre scientifique de R. J. B., in Revue de synthèse, LXXXII (1961), pp. 26 ss.; L. Čermelj, R. J. B. als Relativist, in Archiv für Gesch. d. Math., 1929, pp. 424 ss.; H. V. Gill, R. J. B. Forerunner of Modern Physical Theories, Dublin 1941 ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] e alla definizione di norme astoriche e universalmente astratte propria del pensiero razionalistico. Un’etica dunque relativistica, laica, estranea a ogni idea di comando trascendente, sobriamente conscia della limitatezza dell’agire umano.
L ...
Leggi Tutto
PIO XII, papa
Francesco Traniello
PIO XII, papa. – Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876, secondogenito di Filippo, allora avvocato rotale, e di Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di [...] , del 1950, fissò regole invalicabili per la ricerca teologica, denunciando la diffusione nella Chiesa di una mentalità relativistica e soggettivistica, analoga a quella del modernismo, e richiamando lo stretto dovere dei teologi di attenersi ai ...
Leggi Tutto
GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] e scultura, ineludibile nelle convenzioni di genere della teoria artistica. Lo scritto del G. prospetta un'impostazione relativistica del problema, la risoluzione del quale viene fatta gravare sulle personali simpatie del singolo fruitore. A sostegno ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] che impone a tutti gli individui di vivere la propria vita fino in fondo, senza arrestarsi nella realtà relativistica del fatto e senza sfuggire la relatività relazionistica dell’azione quale dimensione costitutiva, agonistica della socialità. Nella ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] , così nel pensiero etico sono assenti le dimensioni dell’assoluto; la condotta morale è vista solo in chiave relativistica in rapporto alla struttura composita del soggetto agente. Naturalmente si tratta di un’etica spregiudicata, nel doppio senso ...
Leggi Tutto
FEDERICO II di Svevia, imperatore, re di Sicilia e di Gerusalemme, re dei Romani
Norbert Kamp
Nacque il 26dic. 1194, due giorni dopo che il padre, l'imperatore Enrico VI di Svevia, era stato incoronato [...] , come egli voleva apparire.
F. fu considerato già nella sua epoca uno scettico, la cui tolleranza derivava dalla concezione relativistica che egli aveva della refigione e degli articoli della fede. Non fu comunque un illuminista ante litteram. I ...
Leggi Tutto
relativistico
relativìstico agg. [der. di relativismo e relativista] (pl. m. -ci). – 1. Proprio del relativismo e dei relativisti, fondato sul relativismo: la filosofia r.; le dottrine r. classiche, moderne. 2. In fisica, di teoria, legge,...
massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine di persone» ha prob. influito un...