Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] dire che la ratio appartiene all’ambito della realtà naturale e animale. Se l’istinto è la guida della vita animale, la ragione è la guida della vita umana. La sola differenza è che il primo determina nei bruti un comportamento univoco e ripetitivo e ...
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Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] confine oltre il quale la coscienza manchi del tutto e, ammesso che tale confine esista, dove occorra porlo. Abbiamo tutte le ragioni di supporre che, all'interno di quella parte del regno animale in cui la vita è associata alla coscienza, ci siano ...
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Filosofo (Aggius 1914 - Firenze 1980), prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Firenze dal 1959. Sostenitore di un "prassismo trascendentale", ha criticato gli orientamenti filosofici caratterizzati [...] da eccessi speculativi. Opere: Il problema della ragione (1951); Ricerche sul razionalismo della prassi (1957); Logica, scienza e prassi (1980). ...
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Filosofo (Mantova 1462 - Bologna 1525). Dalla vasta opera di P. emerge una delle figure più notevoli della cultura rinascimentale e soprattutto dell'aristotelismo cinquecentesco: in lui da un lato i problemi [...] si chiude, come già il De immortalitate, con una posizione estremamente problematica che constata l'inconciliabilità tra ragione e fede, tra filosofia e teologia: inconciliabilità che P. sempre sottolinea in polemica con i tentativi concordistici ...
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Politica e mito
Dino Cofrancesco
di Dino Cofrancesco
Politica e mito
Il mito politico e la filosofia politica moderna
In prima approssimazione il mito politico è una forma di legittimazione del potere [...] si svolge la competizione per il potere. Esso rappresenta 'l'uomo nero' che offre i suoi servigi quando i funzionari della ragione hanno tagliato la corda, oppure un incomprimibile Mister Hyde al quale un qualche spazio (non si sa bene quale) va pur ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] le formiche, fra i castori, fra le gru e simili] cospirano tutti e sempre al ben pubblico, e si giovano scambievolmente, unico fine, unica ragione del riunirsi in società; e se l’uno nuoce mai all’altro, ciò non è che per accidente, né il fine e lo ...
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causa
càusa [Lat. causa] [FAF] Fatto che provoca un determinato effetto, cioè che è origine od occasione di un altro fatto; anche, ciò che si presuppone perché una cosa possa avvenire, e quindi motivo, [...] ragione: v. causalità: I 532 b. ...
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In filosofia, termine usato specialmente da I. Kant per indicare ciò che non dipende dall’esperienza, opposto a ciò che si definisce a posteriori. Ha origine in Aristotele, che aveva distinto l’universale [...] la causa, come ‘primo per natura’ cioè per la ragione, dal particolare della percezione che, ‘primo per noi’, , o ne dipende). A priori quindi è ciò che la ragione ricava dalla propria interiorità, ha i caratteri dell’universalità e necessità ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] può imporre con la legge civile riti o cerimonie di culto divino, perché tutto ciò che si offre a Dio nel culto ha una ragion d'essere solo se viene ritenuto una cosa grata a Dio da parte di coloro che lo praticano.Una Chiesa deve far rispettare la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] ’asse di ogni programma istituzionale e che a loro sia affidato il «timone» della vita pubblica. Di fatto, non ci sono ragioni giustificate perché i savi di una città non cerchino, in ogni momento, di convivere con chi governa, provando a dirigerlo o ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...