Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] siano anche di sbagliate, che poi altrove, nei suoi appunti, si trovano spesso modificate o rettificate sulla base di altri ragionamenti o esperienze. Le sue fonti maggiori d'informazione sono, oltre le opere di Aristotele e di Archimede, i libri De ...
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Sofista, che insieme con Polo appare come personaggio del Gorgia platonico. Quantunque non ci sia noto se non attraverso questo dialogo, non v'è ragione di ritenerlo figura inventata da Platone. Egli è [...] rappresentato, al pari di Trasimaco nella Repubblica, come sostenitore delle più audaci vedute della sofistica circa il problema politico-morale. Non c'è vera legge etica che debba limitare la tendenza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo storicismo tedesco, rappresentato, tra gli altri, dal pensiero di Herder, di Wilhelm [...] della storia, l’anima, lo spirito umano erano rimaste soggette ad un giudizio generalizzante. Si credeva che l’uomo con la sua ragione ed i suoi dolori, con le sue virtù ed i suoi vizi fosse rimasto in tutti i tempi sostanzialmente lo stesso. Questa ...
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Presley, Elvis
Ernesto Assante
Un mito che non tramonta
Cantante rock americano impostosi a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, Elvis Presley è considerato a ragione il massimo [...] interprete del rock ’n’ roll. Al tempo stesso è stato uno dei più celebri modelli della cultura popolare americana, capace di indirizzare gusti, atteggiamenti, abbigliamento di milioni di fan. Il suo mito ...
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Teologo francescano in Oxford (m. 1362 circa), seguace di Enrico di Gand che difese contro Scoto: importante la sua critica all'aristotelismo tomista e la sua affermazione che la pura ragione ("ex puris [...] naturalibus") è incapace di raggiungere una certezza assoluta senza il soccorso dell'illuminazione divina; e neppure della realtà esterna l'uomo può essere certo, perché Dio o il diavolo potrebbero farci ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] a quel che vi è di più propriamente umano: "Lungi da noi il pensiero che Dio abbia in odio la facoltà della ragione, in virtù della quale ci ha creato superiori agli altri esseri animati. Lungi da noi credere che la fede c'impedisca di trovare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] dire che la ratio appartiene all’ambito della realtà naturale e animale. Se l’istinto è la guida della vita animale, la ragione è la guida della vita umana. La sola differenza è che il primo determina nei bruti un comportamento univoco e ripetitivo e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Thomas Hobbes sviluppa un sistema che comprende una logica, una fisica, un’antropologia [...] è arbitrario; 2) gli universali non sono il nome di qualcosa esistente in natura, ma nome di nomi. In questa prospettiva la ragione non è che calcolo di nomi generali. Quanto alla scienza, è la conoscenza della dipendenza di un fatto da un altro, che ...
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ordine
Federigo Tollemache
Guy Dominique Sixdenier
In quanto concetto prevalentemente filosofico, o. ricorre assai spesso nel Convivio e nella Monarchia; con una certa frequenza ricorre nel Paradiso [...] Con questo valore, da notare l'uso delle locuzioni ‛ per o. ' e ‛ secondo o. ': Cv I V 3 E queste cose... intendo per ordine ragionare in questa forma (anche II II 9, XIV 1, III I 13, V 2); Il XII 9 secondo l'ordine trapassato. Nelle opere latine si ...
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sinagoga
Elena Loewenthal
Il luogo di preghiera degli ebrei
La sinagoga è il luogo dove gli ebrei si riuniscono a pregare, ma è molto diversa da una chiesa cristiana: questo in ragione della sua storia, [...] , riservata invece ai maschi.
In sinagoga non compaiono mai immagini, tutt’al più delle discrete decorazioni: questo in ragione del divieto biblico di fare immagini. Inoltre questi luoghi sono a volte irriconoscibili dall’esterno, perché spesso nella ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...