BERARDO
Sofia Boesch Gajano
Terzo abate di Farfa di questo nome, figlio del conte Anscario, apparteneva a una delle più potenti famiglie della Sabina. Non si sa quando sia nato né quando sia entrato [...] (ibid., pp. 228 s.), e se egli riuscì a riconquistare una quantitàdi tesori, tra cui il famoso drappo d'altare (dei tesori lasciati da da suoi inviati fidatissimi, è visto alla lucedi questa malafede del pontefice. L'abate esortava perciò ...
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BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] nel ritiro e negli studi. Poté attingere a una quantitàdi autori sacri e profani presenti nelle biblioteche dell'Ordine. La Regola del governo di cura familiare ha dovuto attendere fino al 1860 prima di vedere la luce a cura di D. Salvi, Firenze ...
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GREGORIO X, papa
Ludovico Gatto
Tedaldo Visconti nacque a Piacenza agli inizi del XIII secolo e appartenne alla famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo [...] triste situazione dei luoghi santi, ponendo immediatamente in luce l'importanza per lui assunta dal problema della G. X ebbe ben chiaro quanto fosse complesso il suo piano di pacificazione cittadina e quanto poco fosse disposto concretamente ad ...
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PIO VIII, papa
Giuseppe Monsagrati
PIO VIII, papa. – Terzo di otto figli, e secondo maschio, Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni nacque a Cingoli (Macerata) il 20 novembre 1761 dal conte Carlo [...] principi tridentini o alla morale di s. Alfonso de’ Liguori, per quanto forte, non rappresentava l’unità di misura unica per la valutazione leggere questa prassi di governo alla luce del solo pragmatismo. Quelli di Pio VIII in fatto di relazioni tra ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] Nell'estate del 1788 videro la luce Le annotazioni pacifiche confermate dalla nuova pastorale di monsig. di Pistoia e Prato de' 18 è maggiore che in uno Stato assoluto, in quanto essa è in grado di ottenere quella "morale unanimità" e quella "minore ...
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CORTESE, Gregorio
Gigliola Fragnito
Nato a Modena o a Venezia tra il 1480 e il 1483 da Alberto e Sigismonda di Gherardino Molza, venne battezzato con il nome di Gian Andrea. Rimasto orfano del padre, [...] utilizzazione delle esegesi talmudiche e delle speculazioni cabalistiche, quanto per il modo ambiguo in cui queste venivano presentate . In tal senso è necessario fare luce soprattutto sugli studi di filologia biblica cui il C. sembra aver ...
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PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza
Federica Favino
PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza. – Nacque a Roma il 28 novembre 1607 da Alessandro dei marchesi di Zibello e da Francesca Sforza di Santa Fiora.
Alessandro [...] di prosatore.
Rimasta a lungo manoscritta, l’operetta vide la luce in forma parziale solo nel 1841 a cura di Angelo Mai e di nuovo un precursore dell’estetica moderna, in quanto pur nell’ambito di un impianto intellettualistico, egli intuiva la ...
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BIANCHI, Isidoro
Franco Venturi
Nacque a Cremona nel 1731 e venne battezzato col nome di Pietro Martire. Suo padre era sarto e la famiglia povera. Frequentò le scuole dei gesuiti e si accese "d'una [...] infine al fondersi della politica e della morale, sul modello diquanto aveva scritto Mably. Così si sarebbe evitato lo scoglio del Francesi, che voleva suonare aspra critica di questi e che non vide mai la luce, e, soprattutto, permise che il ...
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GIMMA, Giacinto
Cesare Preti
Nacque a Bari il 12 marzo 1668 da Giovanni e Antonia Catalano. Di origini modeste - il padre era calzolaio - perse la madre e due sorelle quando era ancora in giovane età, [...] G.M. Crescimbeni.
Nel 1704, intanto, vedeva la luce a Roma un curioso libretto, la Descrizione compendiosa della Biblioteca mano il manoscritto fin dal 1719, sia in quanto divenne oggetto di contesa tra gli ambienti intellettuali toscani che si ...
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PAOLO IV, papa
Alberto Aubert
PAOLO IV, papa. – Gian Piero Carafa nacque il 28 giugno 1476 a Capriglia (Avellino) da Giovanni Antonio, barone di Sant’Angelo della Scala, e da Vittoria Camponeschi.
Una [...] di un uso assai estensivo del concetto di eresia, applicabile tanto al protestantesimo e a ogni forma di critica religiosa quanto ai responsabili di nuovamente mandati in luce da Girolamo Ruscelli, Venetia 1560; G. Soranzo, Relazione di Roma [1563], ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...