Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le etiche antiche tra bene, virtu e felicita
Federico Zuolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dietro le profonde diversità che animano [...] costumi e la positività delle leggi.
L’espressione forse più compiuta del movimento sofistico trova il suo rappresentante in Protagora, il cui relativismo gnoselogico radicale è combinato in ambito politico con una tesi sulla condivisione da parte di ...
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BERNARDO da Venezia (al secolo Bernardo Baffo)
Giuseppe Pignatelli
Nacque il 22 apr. 1712 da nobile famiglia veneziana. Nel 1729 indossò l'abito dei padri riformati di stretta osservanza dell'Ordine [...] , in particolare, contro Hobbes, Bayle, Helvétius, Voltaire e Rousseau che, nel confronto parallelo con i "vecchi Abderiti" Protagora, Anasarco, Democrito, Niceneto ed Ecateo, hanno nettamente la peggio, con l'accusa di scarsa originalità e dottrina ...
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(gr. Kυρήνη) Antica città della Libia da cui prende nome la Cirenaica.
Sua eponima è la ninfa Cirene; figlia di Ipseo re dei Lapiti della Tessaglia, rapita da Apollo che la trasportò in Libia, là dove [...] il fine dell’azione. Tale edonismo era tanto più rigido, in quanto Aristippo, conformemente agli insegnamenti del sofista Protagora, intendeva per piacere quello del senso e del momento, nella cui attualità appariva del tutto risolubile il problema ...
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RELAZIONE
Guido Calogero
Filosofia. - È uno dei concetti filosofici più problematici e più ricchi di storia. In generale esso designa ogni rapporto collegante, in maniera essenziale o accidentale, due [...] vive già nella sostanza, se non nella consapevole affermazione, del pensiero di Eraclito, come poi in quello di Protagora, che però la sposta sul diverso piano del relativismo gnoseologico) è infatti immediatamente negativo di quell'esse absolute ...
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PIRRONE (Πύρρων, Pyrrho) di Elide
Guido Calogero
Filosofo greco, iniziatore, secondo la tradizione, della corrente scettica. Incerti i dati cronologici della sua vita, che sembra si sia estesa tra il [...] della scepsi di P. è senza dubbio la concezione sofistico-cirenaica della soggettività di ogni conoscenza. Ma laddove per Protagora e per i suoi seguaci tale soggettività si presentava soprattutto nell'aspetto positivo dell'immanenza del sapere all ...
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costituzione mista
Gennaro Sasso
Polibio
Se di quel che M. scrisse in Discorsi I ii distinguendo tre forme di governo (il monarchico, o di uno, l’aristocratico, o di pochi, il democratico, o di molti) [...] di Platone; e anche in Aristotele.
Ci si è chiesti se, nel delineare il suo quadro costituzionale, Polibio sapesse di Protagora, fra le cui opere Diogene Laerzio (Vite dei filosofi IX 55), indicò un Perì politèias; se fosse informato dell’origine ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La scrittura come forma del sapere filosofico
Mario Vegetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia degli inizi sperimenta diverse [...] ; i retori e i demagoghi, come Gorgia, Polo, Trasimaco, nel Gorgia e nel primo libro della Repubblica; i sofisti nel Protagora, nel Teeteto, nell’Eutidemo; i sapienti naturalisti nel Fedone e nel Sofista; i poeti nello Ione, nei libri secondo e terzo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] », Amphitheatrum, 1615, p. non numerata 17). Non a caso egli registra nell’album atheorum soprattutto pensatori come Cicerone, Protagora, Diagora, Diodoro Siculo, Luciano, Plinio e, tra i moderni, Machiavelli e Girolamo Cardano. La seconda è che la ...
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Tecnocrazia
Pier Paolo Portinaro
Definizione
Al concetto di tecnocrazia si fa riferimento per indicare il complesso di fenomeni che riguardano le trasformazioni dei rapporti tra Stato e società a partire [...] insieme costituiscono la tecnica politica, deve, a differenza delle altre tecniche, andare a beneficio di tutti. Diversamente da Protagora, che con quella tesi provvede a legittimare il nuovo ordine democratico di Atene, Platone è convinto che, nella ...
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diritto, filosofia del
Disciplina che indaga la complessa fenomenologia dell’esperienza giuridica, ricercandone il senso profondo attraverso una riflessione sul fondamento del diritto e dell’idea di [...] è scossa, l’uomo empirico elevato a misura delle cose, l’origine umana, convenzionale della legge è affermata. Il diritto con Protagora si rivela come concetto di relazione, come un rapporto relativo tra le azioni e la legge positiva. Al diritto come ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...