GIMMA, Giacinto
Cesare Preti
Nacque a Bari il 12 marzo 1668 da Giovanni e Antonia Catalano. Di origini modeste - il padre era calzolaio - perse la madre e due sorelle quando era ancora in giovane età, [...] visione ben poco innovativa. La novità stava nella creazione delle figure del promotore - carica che il G. ritagliò per sé -, fenomeno "naturale", dichiarato insostenibile, e la verità di fede, in quanto tale certissima, lascia spazio a molti dubbi ...
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LASCARIS, Giano
Massimo Ceresa
Nacque nel 1445 a Costantinopoli da Giorgio, di stirpe imperiale. Aggiunse spesso al suo nome l'aggettivo ῾o ῾ΡυνδαϰήνοϚ, che ha fatto pensare provenisse da Rhyndacus, [...] a quelli di erudito e promotore di iniziative culturali, ed per accomiatarsi, protestando la sua buona fede verso la Repubblica. Prima di partire si trovava a Casale, di trasferirsi a Roma per trattare della lega tra Francia e Spagna. Il L. vi giunse ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] 1650, sotto la guida dell'"anatomico" Giovan, Francesco Ridolfi, avendo quale "promotore del dottorato" il lettore d'averi, gnudo di forze", ricco solo "di sincerità e di fede" - così ama effigiarsi nella Giustificazione... - lo attendono i disagi d ...
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BARNABÒ, Alessandro Marco (Marco)
Maurizio Reberschak
Nacque a Domegge (Belluno) il 7 apr. 1886 da Giulio e da Francesca Giacomelli, ultimogenito di tre fratelli. Adolescente, si recò a Lubiana per frequentare [...] foce del fiume Pescara; nel 1927 si era fatto promotoredell'Ogliastra, società di ricerche e valorizzazioni minerarie per lo sfruttamento delle miniere di ferro in Sardegna, e della Società magnesio italiana per l'estrazione e la lavorazione del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ruggiero Romano
Miguel Gotor
Tra gli storici e gli organizzatori culturali più originali e cosmopoliti del secondo Novecento, Ruggiero Romano è stato attivo in Italia, Francia, America Meridionale e [...] è l’uomo dell’umanesimo; Febvre lo diceva in perfetta buona fede, per l’amor di Dio: ma l’uomo dell’Umanesimo, attenzione, un ventennio, svolge un prezioso lavoro di promotore culturale nel campo della saggistica storica e non solo, contribuendo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Mazzini
Nunzio Dell'Erba
Il pensiero politico di Giuseppe Mazzini si colloca nella storia del Risorgimento e s’intreccia con il movimento che condusse l’Italia all’unificazione nazionale. Fondamentale [...] (1795-1843), l’uno promotoredell’ideologia rivoluzionaria giacobina e l’altro dell’insurrezione per bande, è a far testimonio, colla parola e colle opere, di tutta intera la fededell’anima loro (Il popolo e i patrioti, 1835, ora in Scritti editi ...
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CONTARINI, Tommaso
Renzo Derosas
Da non confondere coi coetaneo Tommaso di Nicolò, sopracomito condannato in contumacia con altri due colleghi nel 1500 per non aver soccorso una galera attaccata dai [...] alla Mercanzia, si fece promotore di una coraggiosa "parte" che, prendendo atto della definitiva crisi del traffico levantino sui movimenti della flotta imperiale, non ebbe difficoltà a convincere i pascià della buona fededella Repubblica, cosicché ...
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LOMBARDI, Riccardo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Napoli il 28 marzo 1908.
Il padre, Luigi (1867-1958), era nato a Dronero in una famiglia di solidi principî cattolici. Allievo di Galileo Ferraris, si [...] alla Gregoriana con la tesi La salvezza di chi non ha fede (Roma 1943), fino all'inizio del 1945 si occupò soltanto di segreto della "Chiesa del silenzio" (e promotoredell'associazione Mystici Corporis Christi che raccoglieva gli esuli dell'Europa ...
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Martino I, santo
Georg Jenal
Nacque a Todi in data imprecisata.
La sua vicenda si configura come un capitolo dei complessi e travagliati rapporti teologico-politico-ecclesiastici tra Costantinopoli [...] si concluse con la professione di fede di tutti i partecipanti. I risultati della discussione vennero raccolti in venti canoni così eccezionalmente breve che M. appare, piuttosto che il promotore, colui che porta a compimento un sinodo già ampiamente ...
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BIGNAMI, Enrico
Luigi Cortesi
Nato a Lodi il 3 dic. 1844, ancora adolescente rimase l'unico sostegno della famiglia, e non poté perciò frequentare le scuole se non come auditore. Da questa diretta esperienza [...] si concretò. Gli stessi promotori, paventandone l'insuccesso, alimentarono le voci allarmistiche sui fini irredentistici dell'iniziativa, fino a provocare e della ricerca, tipica di quegli anni, d'una conciliazione tra scienza e fede religiosa. ...
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promotore
promotóre s. m. [der. del lat. promotus, part. pass. di promovēre «promuovere»]. – 1. (f. -trice) Chi promuove, cioè propone, favorisce, dà inizio o impulso a qualche cosa: i p. della festa, delle celebrazioni, dell’impresa, della...
eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...