MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] libello si concludeva con un'esaltazione della cieca fede degli umili e della devozione al S. Cuore, tanto sollevò. La repressione francese fu immediata: accusato di essere tra i promotoridella sollevazione, il M. fu arrestato la notte tra il 16 e ...
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ESTE, Aldobrandino d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, figlio primogenito del marchese Obizzo (III), signore di Ferrara e di Modena, e di Lippa Ariosti (sposata da Obizzo in seconde nozze solo [...] stessi abitanti. L'intervento dell'E. negli affari veronesi era stato senza dubbio deciso e compiuto in buona fede: ce ne accerta, , longa manus dell'Albornoz in Romagna.
La circostanza, che i due appaiano associati quali promotoridella rivolta, se ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] conclave. Uno è Alessandro Albani: così ripaga Annibale, il promotore primo della sua elezione, di quello fratello maggiore. L'altro è Non si tratta di stabilire se i gesuiti hanno agito in buona fede, a fin di bene. Va troncato, una volta per tutte, ...
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GIMMA, Giacinto
Cesare Preti
Nacque a Bari il 12 marzo 1668 da Giovanni e Antonia Catalano. Di origini modeste - il padre era calzolaio - perse la madre e due sorelle quando era ancora in giovane età, [...] visione ben poco innovativa. La novità stava nella creazione delle figure del promotore - carica che il G. ritagliò per sé -, fenomeno "naturale", dichiarato insostenibile, e la verità di fede, in quanto tale certissima, lascia spazio a molti dubbi ...
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LASCARIS, Giano
Massimo Ceresa
Nacque nel 1445 a Costantinopoli da Giorgio, di stirpe imperiale. Aggiunse spesso al suo nome l'aggettivo ῾o ῾ΡυνδαϰήνοϚ, che ha fatto pensare provenisse da Rhyndacus, [...] a quelli di erudito e promotore di iniziative culturali, ed per accomiatarsi, protestando la sua buona fede verso la Repubblica. Prima di partire si trovava a Casale, di trasferirsi a Roma per trattare della lega tra Francia e Spagna. Il L. vi giunse ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] 1650, sotto la guida dell'"anatomico" Giovan, Francesco Ridolfi, avendo quale "promotore del dottorato" il lettore d'averi, gnudo di forze", ricco solo "di sincerità e di fede" - così ama effigiarsi nella Giustificazione... - lo attendono i disagi d ...
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BARNABÒ, Alessandro Marco (Marco)
Maurizio Reberschak
Nacque a Domegge (Belluno) il 7 apr. 1886 da Giulio e da Francesca Giacomelli, ultimogenito di tre fratelli. Adolescente, si recò a Lubiana per frequentare [...] foce del fiume Pescara; nel 1927 si era fatto promotoredell'Ogliastra, società di ricerche e valorizzazioni minerarie per lo sfruttamento delle miniere di ferro in Sardegna, e della Società magnesio italiana per l'estrazione e la lavorazione del ...
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CONTARINI, Tommaso
Renzo Derosas
Da non confondere coi coetaneo Tommaso di Nicolò, sopracomito condannato in contumacia con altri due colleghi nel 1500 per non aver soccorso una galera attaccata dai [...] alla Mercanzia, si fece promotore di una coraggiosa "parte" che, prendendo atto della definitiva crisi del traffico levantino sui movimenti della flotta imperiale, non ebbe difficoltà a convincere i pascià della buona fededella Repubblica, cosicché ...
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LOMBARDI, Riccardo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Napoli il 28 marzo 1908.
Il padre, Luigi (1867-1958), era nato a Dronero in una famiglia di solidi principî cattolici. Allievo di Galileo Ferraris, si [...] alla Gregoriana con la tesi La salvezza di chi non ha fede (Roma 1943), fino all'inizio del 1945 si occupò soltanto di segreto della "Chiesa del silenzio" (e promotoredell'associazione Mystici Corporis Christi che raccoglieva gli esuli dell'Europa ...
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BIGNAMI, Enrico
Luigi Cortesi
Nato a Lodi il 3 dic. 1844, ancora adolescente rimase l'unico sostegno della famiglia, e non poté perciò frequentare le scuole se non come auditore. Da questa diretta esperienza [...] si concretò. Gli stessi promotori, paventandone l'insuccesso, alimentarono le voci allarmistiche sui fini irredentistici dell'iniziativa, fino a provocare e della ricerca, tipica di quegli anni, d'una conciliazione tra scienza e fede religiosa. ...
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promotore
promotóre s. m. [der. del lat. promotus, part. pass. di promovēre «promuovere»]. – 1. (f. -trice) Chi promuove, cioè propone, favorisce, dà inizio o impulso a qualche cosa: i p. della festa, delle celebrazioni, dell’impresa, della...
eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...