CATALANO, Giuseppe
Maurizia Alippi Cappelletti
Nato a Palermo l'8 dic. 1888 da Emanuele e Carolina Cocchiara, studiò e si laureò nella città natale in scienze naturali nel 1911 e mosse in quella università [...] C. sono profondamente influenzati dal pensiero del Delpino e dall'allievo di questo, Borzi, tanto che quasi tutta la sua produzione resta compresa nell'ambito degli interessi da loro coltivati. Ma fu, la sua, un'opera proseguita e sviluppata con le ...
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BERTOLONI, Giuseppe
Isabella Spada Sermonti
Figlio di Antonio e Maddalena Fenucci, nacque il 16 sett. 1804 a Sarzana, si laureò in medicina a Bologna il 7 giugno 1828; fu nominato, l'anno successivo, [...] anche all'agricoltura, preoccupandosi di diffondere le moderne pratiche agricole e di elevare il livello della qualità e della produzione della frutta nel Bolognese.
Lo studio più importante del B. fu quello intorno alla flora dei Monti di Porretta ...
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precocità Lo sviluppo di piante o animali anticipato rispetto alla norma.
Botanica
La p. nelle piante coltivate, permettendo un anticipo della maturazione e della raccolta, costituisce in certi casi [...] di riserva accumulate nelle radici; nella seconda, l’anticipo di fioritura arresta lo sviluppo della pianta a scapito della produzione di fibra. Casi di prefioritura ricorrono anche in piante legnose, nelle quali la fioritura è anticipata all’autunno ...
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Pianta erbacea (Foeniculum vulgare; v. fig.) delle Apiacee, bienne o perenne se spontanea, annua se coltivata, alta fino a 2 m, con foglie multifide, munite di ampia guaina basale. Le ombrelle, prive di [...] . Il f. è coltivato in Italia, specialmente nelle regioni centro-meridionali, su una superficie di circa 15.000 ha e dà una produzione media di 330-350.000 t.
Il f. di mare è un’erba perenne (Crithmum maritimum) che ha foglie carnose, glauche, e ...
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Coevoluzione uomo-vegetazione nell'ecosistema mediterraneo
Sandro Pignatti
(Dipartimento di Biologia Vegetale, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza' Roma, Italia)
La prima domesticazione di piante [...] (tab. 3). In questa flora prevalevano le specie opportuniste che, sfruttando il ciclo breve (pochi mesi) e l'intensa produzione di semi, furono in grado di propagarsi con grande efficienza. Le specie annuali costituiscono oggi più del 30% della flora ...
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CIRILLO, Domenico
Ugo Baldini
Nacque a Grumo Nevano (Napoli) l'11 apr. 1739 da Innocenzo Maria e Caterina Capasso.
La famiglia, senza appartenere alla nobiltà terriera o disporre di beni ingenti, era [...] in cui il C. mise a frutto gli esemplari di insetti raccolti nel corso delle sue vaste ricerche.
Un giudizio sulla produzione medica deve tener conto del suo intento, che non era quello di approfondire la ricerca pura o applicata, ma piuttosto di ...
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CESATI, Vincenzo
Valerio Giacomini
Nacque a Milano il 24 maggio 1806 dal barone Massimiliano e dalla marchesa Barbara Durazzo di Genova; a quattordici anni entrò nel collegio Teresiano di Vienna per [...] dei XL, in Mem. d. Soc. it. d. sc. detta dei XL, s. 3, III [1879], pp. LXIX-CXVIII).Ma la produzione scientifica del C., dispersissima in numerose sedi, molto spesso in bollettini oggi difficilmente reperibili, e in appendice a opere altrui, copre ...
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tartufo botanica Nome comune dei Funghi Ascomiceti sotterranei che vivono in simbiosi con le radici di varie specie arboree, formando micorrize ectotrofiche; i corpi fruttiferi sono ascocarpi, detti anch’essi [...] o conservati in olio.
La Francia e l’Italia sono tra i maggiori esportatori di t. nel mondo. Centri di produzione importanti sono, in Italia, Alba in Piemonte, Norcia in Umbria, San Miniato in Toscana e Acqualagna nelle Marche. Tartufaia Terreno ...
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Genere di piante delle Fabacee con circa 100 specie della regione mediterranea, di cui 28 in Italia. Sono erbe per lo più annue, simili ai trifogli, con fiori più spesso gialli e legumi avvolti a spirale [...] foraggio di ottima qualità; nelle buone condizioni di ambiente e di coltura si possono avere 4 o più tagli per anno con una produzione di oltre 100 quintali di fieno per ha. Per la raccolta del seme si utilizza di solito il secondo taglio.
M. arborea ...
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UVA (XXXIV, p. 864)
Giovanni DALMASSO
Gli studî e le ricerche sull'u. nell'ultimo ventennio sono stati particolarmente rivolti a meglio precisare le caratteristiche chimiche, biologiche e fisiologiche [...] non trascurabile: sono state riscontrate la B1, la B2, la B6, la C, l'A; la più abbondante è la C.
Per la produzione e il commercio dell'uva, v. vino in questa Appendice.
Bibl.: P. G. Garoglio, La nuova enologia, Firenze 1959; C. Tarantola, Enologia ...
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produzione
produzióne s. f. [der. di produrre (il lat. productio -onis aveva soltanto il sign. di «allungamento, prolungamento»)]. – 1. a. Il fatto di produrre, di prodursi o di esser prodotto: terreno adatto alla p. di caffè; la reazione...
post-produzione
pòst-produzióne (o postproduzióne) s. f. [comp. di post- e produzione nel sign. 1 d]. – Nel linguaggio cinematografico e televisivo, la serie di operazioni che segue le riprese e il montaggio di un film o una registrazione...