Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] a causa del maggior numero di morti dei maschi nei primi anni di vita e della maggiore longevità delle femmine dopo vita e fino all'adolescenza la frequenza dei decessi presenta valori molto bassi, che attualmente registrano valori inferiori ...
Leggi Tutto
HIV
Guido Poli
Elisa Vicenzi
Il 4 giugno 1981 lo scarno bollettino "Morbidity and Mortality Weekly Report" dei Centers for Disease Control di Atlanta segnalava un'inusuale serie di casi mortali di [...] e tetracicline), i farmaci antivirali in genere sono nati con l'infezione da HIV. Il primo farmaco antiretrovirale, AZT, era un farmaco già presente e non utilizzato per motivi di tossicità e scarsa efficacia. AZT si sostituisce alla timidina ...
Leggi Tutto
Sanitarie, istituzioni
Maurizio Ferrera
La sanità come sfera istituzionale
All'interno di ogni collettività umana (dalle tribù primitive ai moderni Welfare States) è sempre rilevabile un insieme di [...] Regno Unito è stato successivamente emulato dai Paesi Scandinavi, prima, e dai paesi sudeuropei nel corso dell'ultimo ventennio. morbilità in seno alla popolazione generale.
Occorre poi tenere presente l'emergere di nuove e numerose forme di morbilità ...
Leggi Tutto
Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] della durata: il loro tempo è situato in un eterno presente; l'equilibrio di una condizione non consiste nella sua stabilità , al medico di comunità, la cui figura fu per la prima volta istituita in Gran Bretagna agli inizi degli anni Settanta, non ...
Leggi Tutto
Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] identità negata' (v. Goffman, 1963).
Dopo aver presentato una definizione ampia e deliberatamente aperta di devianza, analoga Greenberg, 1981) si muovevano lungo due direzioni. La prima li portò a elaborare una sociologia giuridica di stampo storico ...
Leggi Tutto
Carlo Caltagirone
Neurodegenerazione
La morte dei neuroni
Le malattie neurodegenerative
di Carlo Caltagirone
20 aprile
Viene inaugurato a Roma alla presenza del presidente Carlo Azeglio Ciampi il Centro [...] e, nei casi più gravi, psicosi. Un disturbo cognitivo è in genere evidente sin dalle prime fasi: le persone affette presentano difficoltà a pianificare, sviluppare ed eseguire azioni complesse e a portare a termine impegni lavorativi che ...
Leggi Tutto
In campo contro l’Alzheimer
Pietro Calissano
Rita Levi-Montalcini
Il sistema nervoso, di cui il cervello costituisce la centrale operativa fondamentale, è l’organo del corpo dotato della massima complessità. [...] dimostra difficoltà anche a ricordare il significato dei numeri; presenta minore attenzione per il lavoro o gli hobby che del gene che codifica per la PS2, situato sul cromosoma 1, e i primi sintomi si manifestano fra i 40 e i 50 anni. Vi sono poi ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Apoptosi: un programma speciale di morte cellulare
Thomas G. Cotter
Apoptosi: un programma speciale di morte cellulare
L'essere umano è un organismo pluricellulare in cui la divisione [...] lo sviluppo fetale, per esempio, tra le dita è presente una rete di cellule che conferisce a queste strutture in questa categoria rientrano geni come bcl-2 e bcr-abl. Il primo oncogene di cui si è identificato un ruolo di controllo nel processo di ...
Leggi Tutto
Epidemiologia: morbilità e mortalità
Simona Giampaoli
Giuseppe Traversa
L'epidemiologia è una disciplina collocata nell'ambito della medicina e della sanità pubblica. I suoi contributi principali consistono [...] : le 'misure di frequenza' e le 'misure di effetto'. Le prime (divise in incidenza e prevalenza) servono a misurare la frequenza con la quale insorge un evento acuto, o è presente uno stato in una popolazione; le seconde consentono di stimare se un ...
Leggi Tutto
Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] vale a dire che non si sa sempre 'chi', tra i diversi tipi umani presenti, 'ha prodotto cosa'. Questo vale sia per le fasi più arcaiche, cioè per il Paleolitico Inferiore, prima di circa 250.000 anni fa, durante le quali si alternarono specie diverse ...
Leggi Tutto
prima1
prima1 avv. [lat. tardo prīma, dall’agg. (lat. class.) prīmus «primo»]. – 1. a. Come vero e proprio avv., con valore temporale, indica anteriorità nel tempo rispetto a un fatto o a un momento determinato, chiaramente o implicitamente...
presentare
preṡentare v. tr. [dal lat. tardo praesentare, der. di praesens -entis: v. presente1)] (io presènto, ecc.). – In genere, portare alla vista d’altri, mostrare. 1. Con compl. oggetto di cosa: a. Mostrare ad altri qualche cosa perché...