NIETZSCHE, Friedrich Wilhelm
Giuseppe GABETTI
Rodolfo PAOLI
Giuseppe GABETTI
Pensatore, nato a Röcken presso Lützen il 15 ottobre 1844, morto a Weimar il 25 agosto 1900: nel quale tutte le contrastanti [...] e critico assunto dal pensiero dopo il romanticismo andava sempre più largamente sboccando in un atteggiamento positivistico della filosofia, in una concezione materialistica dei problemi sociali, in un imborghesimento dello spirito, in una ...
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QUANTISTICA, MECCANICA (XXVIII, p. 592; App. II, 11, p. 634)
Piero CALDIROLA
La meccanica quantistica, formulata da L. De Broglie e da E. Schrödinger (meccanica ondulatoria) e indipendentemente da W. [...] dell'attuale teoria quantistica, dichiara: "Ciò che non mi piace nella teoria quantistica è l'atteggiamento essenzialmente positivistico, che dal mio punto di vista è insostenibile e che mi sembra coincida sostanzialmente col principio di Berkeley ...
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BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] Achille Coen, il quale rappresentava un metodo e una fase anteriori alla cosiddetta storiografia scientifica di origini positivistiche e di stampo germanico, donde sostanzialmente derivarono la sua sterilità e la sua oscurità accademica.
Forse questa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da disciplina “tecnica” legata all’interpretazione dei testi della tradizione, l’ermeneutica [...] .
La svolta ontologica dell’ermeneutica: Heidegger e Gadamer
Sulle tracce di Nietzsche, il quale, contro il culto positivistico dei fatti, aveva affermato che “proprio i fatti non ci sono, ma solo interpretazioni”, Martin Heidegger (1889 ...
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ROSSI, Vittorio
Guido Lucchini
– Nacque a Venezia il 3 settembre 1865 da Aloise e da Giuseppina Venturi.
Si iscrisse dapprima all’Università di Padova, ma si laureò in quella di Torino nel 1886, alla [...] di Giovanni Gentile, suo collega all’Università di Roma. Rossi, in altre parole, non mutò radicalmente l’impianto ancora positivistico dell’opera, osservando che la suddivisione per generi riguardava soltanto la letteratura e non la poesia, per usare ...
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GRILLI, Alfredo
Carlo D'Alessio
Nacque a Ponticelli, frazione di Imola, il 5 marzo 1878 da Antonio, un piccolo agricoltore, e da Maria Bolognesi. Frequentò con buon esito le tre classi elementari e [...] R. Serra.
Dal punto di vista dell'attività critica, il metodo di indagine usato dal G., positivo più che positivistico, vista l'assenza da parte sua di ogni implicazione teorica nella ricerca, risulta con particolare evidenza nelle conferenze e negli ...
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MASI, Ernesto
Stefano Miccolis
– Nacque a Bologna, il 4 ag. 1836 da Vito e Virginia Sabatini, di antica famiglia romagnola.
Laureatosi in diritto all’Università di Bologna il 2 luglio 1858, l’anno successivo [...] psicologica» (L’Italia al rompere della Rivoluzione francese, cit., pp. 3-5): formule eclettiche (non prive di echi positivistici transalpini), che tradivano una scarsa solidità teorica.
B. Croce, che gli fu a lungo amico, e che nel recensire ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso, del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori. In filosofia il termine c. assume un significato [...] c. a epifenomeno di processi organici, lo studio degli stati di c. entrava sempre più decisamente, nell’ambiente positivistico della seconda metà dell’Ottocento, nel dominio della psicologia sperimentale. A cavallo tra ricerca psicologica e filosofia ...
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PALADINO, Giuseppe
Costanza D’Elia
PALADINO, Giuseppe. – Nacque a Matera l'11 agosto 1886 da Raffaele e Concetta Petrocelli.
I genitori erano originari di San Chirico Raparo (Potenza). Il padre era [...] , Nuovo archivio veneto, Archivio storico per la Sicilia orientale. Con lo stesso spirito di rivendicazione del positivistico primato dei documenti e dei 'fatti' in senso rankiano (un'impostazione che fu definita 'fattografica'), scrisse ...
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FIORESE, Sabino
Vito Antonio Leuzzi
Nacque a Grumo Appula (Bari) il 21 ott. 1851, da Raffaele, medico della corte dei Borboni e professore di nosologia nei licei delle Puglie, e da Petronilla Buttaro. [...] in Puglia, in La Terra di Bari, II, Trani 1900.
Il saggio del F., rigorosamente ispirato ai principi positivistici, s'inseriva in una vasta indagine sulle strutture economiche, sociali e culturali della Terra di Bari, affidata dall'amministrazione ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...