BETTIOL, Giuseppe
Luciano Pettoello Mantovani
Nacque a Cervignano del Friuli (Udine) il 26 sett. 1907 da Rodolfo, ispettore scolastico dell'amministrazione asburgica, e da Leontina Pacco (Pacher). Compi [...] stesso, del resto, era solito dire che senza il positivismo di Filippo Grispigni, contro cui aveva combattuto, il suo anche solo qualsivoglia contributo da una sistemazione di concetti logico-astratta ad esse comune.
L'elaborazione di Camelutti ...
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Dewey, John
Filosofo e pedagogista statunitense (Burlington, Vermont, 1859 - New York 1952). Studiò nell’univ. del Vermont e nella John Hopkins di Baltimora. Dal 1884 al 1894 insegnò in varie univ. del [...] quelli filosofici. Risale a questo periodo anche lo sviluppo del suo ‘strumentalismo’ logico e la collaborazione con G.H. Mead, J.H. Tufts, Th. simbolica). Il distacco dal naturalismo grezzo e dal positivismo è tuttavia segnato da D. con molto vigore ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso, del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori. In filosofia il termine c. assume un significato [...] senso comune si sviluppò in quella forma di intuizionismo contro cui si mosse costantemente J.S. Mill nella sua rielaborazione logico-epistemologica dell’empirismo. Mill negò che la c. potesse essere fonte autonoma di conoscenze, sia in materia di ...
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D'ERCOLE, Pasquale
Franco Cambi
Nacque a Spinazzola, in provincia di Bari, il 23 dic. 1831 da Giovanni. Compiuti i primi studi nel paese natale, poi quelli superiori in seminario a Molfetta, nel 1848-49 [...] dalla metafisica, e l'avvicinamento a quel movimento di studi logici che, anche in Italia, venne costituendosi agli inizi del -idealistica" che, ora attraverso il contatto col positivismo, ora attraverso un recupero dello spiritualismo, attuarono ...
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determinismo
Concezione della realtà secondo la quale tutti i fenomeni del mondo sono collegati l’un l’altro e si verificano secondo un ordine necessario e invariabile (il che esclude la presenza del [...] anti-idealistiche di Herbart e di Schopenhauer, dal positivismo di Comte, dall’evoluzionismo di Spencer, dal materialismo necessarie. Importanti, da un punto di vista strettamente logico, furono le critiche rivolte da Peirce alle tesi deterministiche ...
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Nel suo significato più generale – come attività od operazione posta in essere da un determinato soggetto – l’a. corrisponde al fare (ποιεῖν) aristotelico, che il filosofo greco contrappone al subire, [...] luogo alle affezioni (sensazioni, passioni, emozioni). Dal punto di vista logico l’a. o l’agire – come il patire – è una quello naturalistico-meccanicistico (causale) a cui il positivismo ottocentesco e novecentesco avevano cercato di ricondurle. Per ...
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Comte, Auguste
Filosofo e sociologo francese (Montpellier 1798 - Parigi 1857). Fondatore del positivismo (➔), C. vide nella fase successiva alla Rivoluzione francese – come già aveva visto Hegel – un’epoca [...] verso una sintesi unitaria, C. finì per trasformare il suo iniziale positivismo sociale in una vera e propria religione, di cui fissò le empiricamente); essa ha per C. anche un valore logico, perché individua il processo necessario che si compie ...
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Filosofo (Pavia 1911 - Gerba 1972). Prof. di storia della filosofia nell'univ. di Firenze (dal 1954); la sua riflessione, incentrata particolarmente su problemi logico-metodologici, ha mirato a un'elaborazione [...] principî della fenomenologia husserliana e dell'empirismo logico (Idealismo e positivismo, 1943; Linguaggio comune e linguaggi scientifici, 1953; Praxis ed empirismo, 1957, 2a ed. 1967; Retorica e logica: le due culture, 1968; Saggi filosofici, post ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] la reazione da parte della filologia alla rigidezza del suo schema logico, alla tendenza a sistemare a priori gli eventi. Anche la 20° sec. e la sua eredità
La reazione al positivismo storiografico. In Italia, si compì nel segno della concezione ...
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Scienza giuridica, sviluppatasi tra l’Ottocento e il Novecento, soprattutto in Germania e in Italia, che procedeva all’elaborazione di concetti generali e astratti sulla base di norme valide solo perché [...] che il diritto si integra dall’interno, mediante un procedimento logico suo proprio, che non abbisogna di apporti dall’esterno – del legislatore. Per tale ragione i critici del positivismo negarono a tale disciplina il carattere di scienza pura ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...