cagione
Alfonso Maierù
. Nell'uso filosofico il termine ‛ causa ' (ma la forma prevalente in D. è c.) designa i principi operatori e giustificativi della vita, del movimento e di tutto ciò che accade [...] è ch'ella è de le cagioni stata de l'amore ch'io porto a la mia loquela... La sopra detta cagione, cioè d'essere più unito qua giù cagione d'amore, dissero Amore essere figlio di Venere), mentre de la induzione de la perfezione seconda le scienze ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] palazzo Te, da cui discende anche lo sfondo paesistico con un porto marino in lontananza.
La stretta prossimità del L. alla maniera di 83-111; Dosso Dossi e le favole antiche: il risveglio di Venere (catal., Ferrara), a cura di A. Ballarin - V. Romani ...
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SOLARI, Tommaso
Isabella Valente
– Nacque a Napoli il 4 settembre 1820 da Angelo e da Maria Orazi (Bova, 1846). La madre morì quando Solari era giovanetto (1833). Il padre e il nonno furono valenti [...] 1842 vinse il concorso per il pensionato di Roma, cosa che lo portò a consolidare l’amore per l’antico attraverso la copia (nel 1843 eseguì la copia della Paolina Borghese di Canova come Venere vincitrice, con le sembianze della cortigiana americana ...
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principio
Alfonso Maierù
Il termine designa in D. tutto ciò che a qualsiasi titolo è ‛ primo ' in un certo ambito, nell'ordine dell'essere come in quello del conoscere; spesso ha connotazioni o designazioni [...] dov'è l'attaccatura del collo; cfr. XXVIII 141 partito porto il mio cervello, lasso! / dal suo principio ch'è richiamerebbe al ‛ principio filosofico ' o all'idea insita nel mito di Venere); oppure l'inizio in senso temporale (Pg XV 2 tra l'ultimar ...
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La Sicilia greco-romana
Flavia Zisa
Ci sono luoghi, nella Sicilia dei Greci, in cui si può comprendere tutto. Sono luoghi della sintesi. Uno di questi, dove si ascolta e comprende il respiro olimpico, [...] parte dell’Isola. Una città che, grazie al suo porto, anzi doppio porto, il più scenografico della Sicilia, poteva vedere l’alba della memoria di ciò che non ci è pervenuto. La cosiddetta Venere Landolina (fig. a p. 552), copia romana del II secolo ...
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CUPOLA (cupŭla, dim. di cupa "botte")
G. Kaschnitz Weinberg
Per c. si intende la copertura a vòlta sferica o a sezione conica di uno spazio rotondo, quadrato o poligonale. Il passaggio dalle piante quadrate [...] conservata si trova in una copertura a vòlta di una porta quadrata nella tomba di Sonb, risalente all'Antico Regno, fig. 309; tempio di Portumno: ibidem, p. 323, fig. 223; tempio di Venere a Baia: Bull. Com., 69, 1941, ii, p. 121 ss.; thòlos di ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi de
Raffaele Romanelli
Nacque il 14 febbr. 1778 a Firenze da Francesco Ignazio e da Anna Taddei. Entrato nel 1794 come apprendista nella amministrazione finanziaria granducale, si [...] nel parco una serie di oggetti allegorici come il tempio di Venere, la grotta di Polifemo, la fortezza col Belvedere, il tempio , 3, 1 e 71, 4, 8), e nel 1828 aprì una nuova porta nel bastione del Casone (Bibl. Marucelliana, Carte C. D., filza 18).
Il ...
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SOLARI, Cristoforo detto il Gobbo
Roberto Cara
– Nacque tra il 1467 e il 1470 da Bertola, «magister muri et lignaminis», e da madre ignota (Biscaro, 1912, p. 67). Ebbe almeno quattro fratelli e una sorella: [...] coincidenti con quelle oggi conservate, Gadolo menzionava una Venere e un Apollo realizzato a somiglianza di quello del e Roma.
In parallelo a quella per il duomo Cristoforo portò avanti la sua attività fuori della cattedrale: nel 1502 sovrintese ...
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GANDOLFI, Gaetano
Donatella Biagi Maino
Nacque a San Matteo della Decima (San Giovanni in Persiceto, presso Bologna) il 30 ag. 1734 da Giuseppe Antonio e Francesca Maria Baldoni; adolescente, poté raggiungere [...] : e diversamente da questo scelse di raffigurare i soggetti che gli venivano proposti diminuendone l'impatto emotivo a favore del richiamo alla solidità dell'esempio. Si veda la tela di Porto San Giorgio con S. Giacomo della Marca, s. Margherita e s ...
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PACETTI, Vincenzo
Chiara Piva
PACETTI, Vincenzo. – Nacque a Roma il 3 aprile 1746, primogenito di Andrea, incisore di gemme, e della romana Lucrezia Saiocchi.
Battezzato nella parrocchia di S. Maria [...] Hamilton (con le raffigurazioni di Apollo, Giove, Marte, Venere) nella stanza di Elena e Paride. Tra gli arredi eseguì per Giovanni Torlonia la stima delle statue della villa fuori porta Pia e per il duca Luigi Lante quella delle sculture conservate ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...