I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] anche ➔ dativo etico, è frequente nel linguaggio informale: Salvi 1988: 64-65; Serianni 1989: pittura si ispira agli affreschi rinascimentali
b. *si ispira la pittura agli affreschi rinascimentali
c. si ispira agli affreschi rinascimentali, la pittura ...
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PEVERELLI, Cesare
Francesca Franco
– Nacque a Milano il 30 maggio 1922 da Cesare e Maria Cepparo, ultimo di sette figli. Frequentò il ginnasio a Torino ma a causa della tubercolosi interruppe gli studi. [...] Il movimento spaziale, 1999, p. 54). L’approdo all’Informale fu ratificato dalla sottoscrizione del IV, V e VI Manifesto da Les plages de Thulé, a sottolineare l’emergere dalla sua pittura di tenebra di un disegno di luce memore di Tintoretto.
Nel ...
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CAGLI, Corrado
Alda Guarnaschelli
Nato ad Ancona il 23 febbr. 1910 da Alfredo e Ada Della Pergola, si trasferì nel 1915 a Roma con la famiglia, e vi compì gli studi classici. Si interessò assai precocemente [...] arti, nel 1930. Dal 1931 si dedicò con impegno alla pittura di cavalletto e nel 1932 espose, in una prima personale alla cerebralismo le direzioni più originali dell'arte contemporanea: l'informale e materica da Wols a Burri, il gestualismo spaziale ...
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VALENTINI, Giovan Battista (Nanni)
Paolo Campiglio
Ceramista, scultore e pittore, fu uno dei principali esponenti della scultura europea del dopoguerra, benché l’estremo riserbo della sua persona abbia [...] lavorò assiduamente a ceramiche che risentivano del clima informale, in grès insieme a Diatò. Espose alla XI studio compì viaggi frequenti a Parigi, dove studiò a fondo la pittura di Georges Braque.
Dal 1959 subentrò una crisi nel lavoro pittorico: ...
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TOMMASI, Adolfo
Chiara Ulivi
Nacque a Livorno il 25 gennaio 1851 da Giuseppe e da Maria, anche lei Tommasi (La presenza dei Tommasi, 2004, p. 11). Giuseppe era collezionista e amico di artisti tra cui [...] La dimensione rurale offriva un contesto sociale relativamente informale e l’occasione di esercitarsi sul vero: , pp. 57 s., n. 24; S. Bietoletti, Carlo Markò junior, in La pittura di paesaggio in Italia. L’Ottocento, a cura di C. Sisi, Milano 2003, p ...
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Nacque a Milano il 29 aprile 1912, primo dei tre figli di Oreste, commerciante di vini, e di Paolina Lomazzi. Durante la prima guerra mondiale, il padre si arruolò come bersagliere e la madre dovette trasferirsi [...] totale all’atto pittorico» (Ballo, 1958, p. 78).
Le tele veneziane, infatti, segnarono l’approdo a una pittura a tutti gli effetti informale. Esse furono il punto d’arrivo di un percorso, cominciato all’inizio del decennio, di progressivo sfaldamento ...
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CAPOGROSSI GUARNA, Giuseppe
Valerio Rivosecchi
Nato a Roma il 7 marzo 1900 da Guglielmo e da Beatrice Tacchi Venturi, frequentò il liceo classico, e si laureò in giurisprudenza presso l'università di [...] , pp. 20-22), una teorizzazione dei tonalismo come pittura di valori, più intimista ed astratta di quella proposta metodologica: in effetti la posizione del C. nel panorama dell'informale europeo può essere accostata, con le dovute cautele, solo a ...
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BASALDELLA, Afro (Afro-Libio, detto Afro)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 4 marzo 1912 da Leo, pittore e decoratore, e da Virginia Angeli. Dopo la morte del padre (1918) compì i primi studi in collegio [...] un anno al liceo artistico di Firenze (1927-28) si diplomò in pittura a Venezia (1931). Nel 1928 con i fratelli Mirko e Dino e anni Sessanta la sua poetica si avvicinò maggiormente all'informale, nell'uso del collage e nell'accentuata componente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine informale viene utilizzato per la prima volta nel 1951 da Michel Tapié [...] di ricerche soprattutto pittoriche sul segno e sulla materia che hanno portato a una rivoluzione totale del fare pittura. L’informale si sviluppa solo in Europa e con caratteristiche diverse, soprattutto nella matrice delle opere, da ciò che nasce ...
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Pollock, Jackson
Stella Bottai
Una pittura in cui il gesto nel comporre è importante quanto l’opera finita
Esponente della scuola di New York, sostenuto dall’eccentrica ereditiera Peggy Guggenheim, [...] realtà, attraverso il gesto, dà ‘voce’ ai materiali della pittura, il colore e la vernice.
Le sue opere sembrano tipo di pittura in cui il gesto durante l’esecuzione è importante quanto l’opera finita: per questo viene chiamato informale gestuale.
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informale
agg. [comp. di in-2 e formale1, sull’esempio del fr. informel nel sign. 1, e dell’ing. informal nel sign. 2]. – 1. Nella storia dell’arte del sec. 20°, termine con cui (in contrapp. a figurativo) è qualificata una corrente artistica...
materico
matèrico agg. [der. di materia] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio della critica d’arte, che si riferisce alla materia e al materiale, che privilegia la funzione espressiva della materia in quanto tale: pittura m., tendenza dei primi...