Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] Ormai si ritiene che la chirurgia indiana preceda la greca, poiché ha una tradizione antichissima risalente al periodovedico, e possiede caratteristiche sue proprie inconfondibili. Che se i trattatisti più noti (Caraka, Sus'ruta, Vāghbata, Nlādhava ...
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Con questo nome s'intende quel complesso di miti, di teorie che ogni popolo ha elaborato nelle fasi successive della sua cultura, per rendersi ragione dell'origine dell'universo.
I miti cosmogonici.
Le [...] 430 segg. (v. ivi la bibliografia precedente); Gruppe, Griechische Mythologie, I, Monaco 1906, p. 411 segg.
Le cosmogonie indiane. - Periodovedico. - A differenza di quanto è avvenuto per la cosmografia (per la quale si hanno - specie presso i Jaina ...
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Occorre anzitutto definire esattamente l'estensione del termine. Con esso si vuole indicare, nel presente articolo, non solo una forma di pensiero religioso-filosofico, ma anche un complesso di istituzioni [...] forma primitiva; ma lo sviluppo storico completo dei singoli miti sarebbe da delineare movendo dai documenti più antichi di questo periodo, e spesso anche del periodovedico, per giungere poi fino ai testi delle singole sette induistiche. Fra gli dei ...
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Configurazioni permanenti di stelle che servono a riconoscere le posizioni relative delle stelle principali, mediante allineamenti geometrici tracciati sul cielo. Costituiscono il fondo immutabile della [...] tempi d'Omero sino ai nostri; un essere umano precipitato nel cielo vedono in essa gl'Indiani del periodovedico, mentre i Groenlandesi immaginano pescatori assunti in cielo, e i Maori della Nuova Zelanda abbandonano addirittura la rappresentazione ...
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(XII, p. 715)
Denominazione sanscrita usata per indicare una serie di manuali (śāstra) che, insieme con i più antichi Dharmasūtra ("Aforismi sul Dharma"), i commentari e i digesti, costituiscono il corpus [...] delle caste, delle famiglie (o diritto consuetudinario).
Il dharma ha dato origine a un'imponente letteratura che dalla fine del periodovedico (circa 6° secolo a.C.) si estende fino al 18° secolo e conta un ragguardevole numero di opere, ricordate o ...
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Vocabolo sanscrito, la cui storia si fonde con gran parte della storia religiosa e filosofica dell'India a cominciare dai Veda. Esso ricorre in due forme: bráhman, neutro, e brahmán, maschile, indicando [...] il bráhman, forza indefinibile quanto il mana dei primitivi, dovette formare il punto centrale del sistema sacrale. Nel periodovedico, in cui il sacrificio costituisce l'elemento preminente non ostante lo sviluppo di un ricco politeismo, il bráhman ...
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I quattro āśrama designano i quattro stadî in cui doveva dividersi la vita di ogni indiano ārya, cioè appartenente alle prime tre caste: ogni stadio, o condizione, era governato da speciali prescrizioni [...] , in cui l'ārya, libero da attaccamenti terreni, attendeva la morte. Questo ideale di vita, estraneo al più antico periodovedico, si va formando a gradi: dapprima si fissano solo i primi tre stadî, considerando il quarto come "al disopra degli ...
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. I brahmani (sanscr. brāhmaṇá-) costituiscono la prima fra le caste dell'India, quella dei sacerdoti, che fin dal periodovedico appaiono come i detentori della scienza sacrificale, mezzo per piegare [...] gli dei al volere dell'uomo: dal che nacque l'idea di qualche cosa di superumano insito nei sacerdoti, che si dissero, e furono creduti, dei tra gli uomini e superiori perfino agli stessi dei. I Brahmani ...
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Denominazione del ramo asiatico di una delle lingue indo-arie, veicolo di molte forme della cultura aria dell’India, dal periodovedico fino ai nostri giorni. Si distinguono: un s. vedico, ovvero la lingua [...] degli inni del Ṛgveda; un s. classico, il s. per eccellenza, nella forma regolata e codificata dagli stessi brahmani in funzione dell’esegesi religiosa, ma anche dall’opera di grammatici, primo per importanza ...
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Upàniṣad Denominazione sanscrita generica («dottrina arcana o segreta») di una serie di testi filosofico-religiosi dell’India, i quali appartengono all’ultima fase del periodovedico e rappresentano una [...] concernenti il problema della salvazione dal ciclo delle esistenze (saṃsāra), credenza questa che non compare nella prima concezione vedica ma soltanto più tardi. Con le U. il sacrificio materiale perde valore e significato perché l’eterno rinascere ...
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vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...
precativo
agg. e s. m. [dal lat. precativus, der. di precari «pregare»]. – In sanscrito, (modo) p., speciale forma di ottativo, sorta in parte dall’ottativo dell’aoristo in uso solo nel periodo vedico; il nome deriva dal fatto che esso era...