Filologo e prosatore greco (Smirne 1748 - Parigi 1833). Laureatosi in medicina a Montpellier, nel 1788 si trasferì a Parigi dove acquistò crescente rinomanza come editore di testi classici e medievali. [...] forme pure e volgari, divenisse strumento democratico di espressione. Tradusse il trattato di C. Beccaria Dei delitti e delle pene (1802). Il suo epistolario (᾿Αλληλογραϕία, 6 voll., pubbl. 1964-84), testimonia dell'acutezza e della vivacità del suo ...
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Illuministi Italiani: Riformatori Lombardi, Piemontesi, Toscani - Introduzione
Franco Venturi
Riforma: questo il proposito che accomunò i piccoli ed attivi nuclei illuministi che in ogni centro d'Italia [...] appello per commuovere e scuotere gli animi. Nulla in Toscana che possa stare sullo stesso piano di Dei delitti e delle pene, che pure, e la cosa non è senza significato, proprio là poteva essere pubblicato. Il sereno e acuto ragionamento dei toscani ...
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CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] il successo gli arride sin troppo precocemente, come ricorda con ironia: "In quegli anni, visto che il codice penale non comminava pene per certi delitti, ne perpetrai uno sotto forma di commedia storica in due atti, intitolata La gioventù di Goldoni ...
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Poema di Dante Alighieri in terzine di endecasillabi a rime incatenate (ABA, BCB, CDC ecc.). È diviso in 3 cantiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso, e ogni cantica in 33 canti; pertanto l'opera, con il [...] . Scopo dichiarato del poema è di riportare gli uomini sulla via del bene e della verità, mediante la rappresentazione delle pene e dei premi che attendono rispettiv. i peccatori e i buoni nella vita eterna. Il racconto, nel suo schema fondamentale ...
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Economista e letterato (Milano 1728 - ivi 1797), figlio di Gabriele; fratello di Alessandro e di Carlo. Uomo d'assai varia cultura e di notevole indipendenza di pensiero, tipico rappresentante del riformismo [...] Società dei Pugni, amministratore e redattore principale del Caffè (1764-66), stimolò C. Beccaria a scrivere Dei delitti e delle pene, l'aiutò a stendere il libro, scrisse a nome di lui, insieme col fratello Alessandro, la Risposta alle critiche del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] nobile Pietro e da Giulia Beccaria, primogenita di Cesare (1738-1794), l’autore del celebre trattato Dei delitti e delle pene. Sarebbe però provato che suo padre naturale fosse Giovanni Verri, fratello dei più noti Pietro e Alessandro, cui la madre ...
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BONCIANI, Antonio
Benito Recchilongo
Nacque a Firenze nel 1417 da Cola che abitava nel popolo di S. Apostolo. Quasi certamente appartenne alla schiera dei "canterini" o "cantori in panca" che a Firenze, [...] in un giardino ove si era recato per dimenticare le sue pene d'amore nella lettura delle Heroides di Ovidio, egli incontra partecipano nobili fiorentini del tempo, per consolarlo delle sue pene d'amore), con l'innegabile forzatura nell'accostare temi ...
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LAVRENËV, Boris Andreevič
Anjuta MAVER
Scrittore, nato a Cherson il 17 luglio 1891, morto a Mosca il 7 gennaio 1981. Iniziò le sua attività (1913) come poeta, futurista prima, sotto l'influenza di Gumilëv [...] noto film -, storia di una ragazza che combatte coi partigiani, attraversa con un gruppo di compagni steppe e deserti e dopo molte pene e peripezie si trova sola su un'isola deserta con un prigioniero "bianco" che le era stato affidato. I due giovani ...
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Scienziato e scrittore (Arezzo 1626 - Pisa 1698). Fu tra i primi ad applicare il metodo sperimentale alle scienze naturali; dimostrò la falsità della generazione spontanea negli Insetti (1668) e fu inoltre [...] corte e di progetti di matrimonio per il principe ereditario. Onorato dal sovrano, ricco e celebre, aveva le sue pene segrete, procurategli dai fratelli troppo spenderecci. A capo di un cenacolo letterario, aiutò i discepoli Lorenzo Bellini anatomico ...
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(gr. Πρίαπος) Antica divinità dei Greci, simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile, e quindi anche della fecondità della natura. Centro principale del culto di P. fu Lampsaco nell’Ellesponto, [...] falecio, il distico elegiaco e il coliambo. Priapismo In medicina, sindrome clinica caratterizzata da erezione dolorosa del pene, di lunga durata, non accompagnata da eccitamento sessuale né seguita da eiaculazione; può essere determinata da cause ...
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pene-
pène- [dal lat. paene «quasi»]. – Primo elemento di parole composte, derivate dal latino (penisola, penultimo), o formate modernamente (penepiano, penombra), nelle quali indica una condizione vicina a quella espressa dal secondo elemento.
pene
pène s. m. [dal lat. penis «coda, pene»]. – 1. In anatomia, organo esterno dell’apparato urogenitale maschile (detto anche asta, verga, fallo o membro virile), a forma di appendice che si distingue morfologicamente in una estremità posteriore...