Parlamento
Bernard Crick
di Bernard Crick
Parlamento
sommario: 1. Il concetto di parlamento. 2. Le origini dei parlamenti. 3. I modelli classici. 4. I parlamenti moderni e la formazione dello Stato. [...] per ricevere ordini. Lo strumento principale del processo di formazione nazionale in epoca postcoloniale è stato il partitopolitico, anzi il partito unico, e con esso la conservazione, anche una volta raggiunta la vittoria, dell'atmosfera di unità e ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] Michels, R., Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie, Leipzig 1911 (tr. it.: La sociologia del partitopolitico nella democrazia moderna, Bologna 1966).
Mommsen, W., Gesellschaft, Politik und Geschichte, Frankfurt a.M. 1974.
Myrdal ...
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Discrezionalità
Martin Shapiro
Introduzione
La discrezionalità è un fenomeno che nasce dalla tensione tra due esigenze imprescindibili della pubblica amministrazione. Da un lato infatti è indispensabile [...] avere se le nomine dei giudici costituiscono una ricompensa clientelare per la passata fedeltà a un determinato partitopolitico dominante. Non è chiaro se rispetto agli ordinamenti basati sulla carriera questi ultimi incoraggino effettivamente l ...
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Fondazioni
Sergio Ristuccia
Il significato giuridico di fondazione
Un patrimonio per uno scopo o, più brevemente, 'patrimonio finalizzato': è questa la definizione più sintetica possibile della fondazione. [...] si stia dimostrando più valido dello stesso modello del movimento o del partitopolitico al fine di organizzare il pluralismo. Il rifiuto dell'aggregazione politica in seguito all'esperienza delle aggregazioni coatte dell'epoca comunista, la novità ...
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Minoranze, diritti delle
Roberto Toniatti
Introduzione: la tutela delle minoranze come manifestazione di pluralismo
La nozione di minoranza evoca, con immediatezza logica e semantica, la situazione [...] rintracciate anche situazioni nelle quali si combinano più identità minoritarie (ad esempio l'esigua rappresentanza parlamentare di un partitopolitico espressivo di una minoranza etnica e a un tempo religiosa).Va da sé che l'uso convenzionale del ...
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Le direttive europee sui contratti pubblici
Francesco Cardarelli
Le modifiche apportata dal legislatore europeo alle direttive sui contratti pubblici nel 2014 costituiscono l’espressione di una volontà [...] ad una stazione appaltante è lecita: ma il considerando 29 dir. 24 afferma che in alcuni paesi i partitipolitici possano essere organismi di diritto pubblico).
In omaggio agli obiettivi a valenza sociale, tra gli scopi dichiarati delle nuove ...
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Sergio Lariccia
Abstract
Vengono esaminati il significato e le norme dei Patti lateranensi stipulati l’11 febbraio 1929 fra l’Italia e la Santa Sede, con particolare riferimento alle disposizioni del [...] al co. 1, imponeva alle organizzazioni della Chiesa cattolica di svolgere le loro attività al di fuori di ogni partitopolitico, e, nel 2° c., precisava che «La Santa Sede prende occasione dalla stipulazione del presente Concordato per rinnovare a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] di darsi norme e di farle rispettare; sono istituzione, in questo senso, lo Stato o un sindacato, il Comune o un partitopolitico, e persino la coda dinanzi a uno sportello o un’associazione illegale come la mafia. Per inciso, tesi come queste, che ...
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Vespaziani Alberto e Harris Pamela
Abstract
La costituzione statunitense del 1787 riflette l’ambivalenza dei costituenti nei confronti della democrazia. Le sue istituzioni fondamentali – un legislatore [...] semi-popolare, il Presidente gode di una base di potere indipendente dal Congresso, e può persino rappresentare un partitopolitico diverso da quello che controlla una o tutte e due le camere. Oltre ad esercitare il potere amministrativo finale ...
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MONZA, Enrico da
Giancarlo Andenna
MONZA, Enrico da. – Nacque a Milano alla fine del XII secolo, dall’omonima famiglia residente presso la chiesa di S. Tommaso in Porta Comacina.
È ricordato per la [...] quanto si era rifiutato di sottostare alle operazioni di sindacato.
Le ragioni della rottura tra Soresina e il partitopolitico che in quel momento governava Vercelli erano probabilmente legate a una trattativa del podestà, sostenuto dalla Società di ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...