Varietà notarile: scorci di vita Economica e sociale
Gigi Corazzol
Il 7 novembre 1570 si presentarono davanti al notaio Pietro Giovanni Mamoli quattro fiorentini ed un genovese. Erano tutti sensali [...] per pesare il denaro ed una tavola per contarlo. Questo per le vendite al minuto. Poi i libri contabili, tenuti a partitadoppia. In entrambe le botteghe, appeso al muro, c'era un quadro raffigurante la madonna. Solo i pegni di minor valore come ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1500-1750)
Cosimo Perrotta
La decadenza dell’economia italiana
Nel periodo che va dal 16° alla metà del 18° sec. in Italia si assiste a una forte decadenza dell’economia, e anche [...] 1202, fino al Tractatus de computis et scripturis del frate Luca Pacioli, del 1494, che illustra per primo la contabilità della partitadoppia. L’Italia crea la lingua del commercio e la esporta in tutta Europa. Nel periodo che corre fra i due autori ...
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Francesco Odoardi
Abstract
Con la presente voce si intende esaminare il profilo reddituale del lavoro autonomo nel nostro ordinamento, mettendo in evidenza, principalmente, le problematiche definitorie. [...] agli altri libri, di un registro cronologico con indicazione delle movimentazioni finanziarie redatto, quindi, secondo il principio della partitadoppia).
Infine, il lavoro autonomo si caratterizza, ai sensi dell’art. 25 d.P.R. n. 600/1973, per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Mercatura
Giacomo Todeschini
La trasformazione di una parola
Mercatura, con il variabile significato di ‘commercio’, ‘merce trafficata’, ‘professione mercantile’, è termine già proprio del diritto romano, [...] a cura di V. Branca, Milano 1986.
F. Melis, Nell’Archivio Datini di Prato la documentazione più remota del giornale in partitadoppia (1403), in L’azienda nel Medievo, a cura di M. Spallanzani, Firenze 1991, pp. 206-26.
G. Todeschini, Il prezzo della ...
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Gabriele Racugno
Abstract
La contabilità, intesa come sistema di determinazione ed espressione in linguaggio matematico dei fatti e delle operazioni aziendali esprimibili in termini monetari, ha [...] una norma che imponga l’annotazione delle singole operazioni, ancorché sia praticamente d'obbligo il metodo della partitadoppia (Cincotti, C., Il sistema della contabilità d'impresa. Profili giuridici, Cagliari, 2012, 271).
Nel libro giornale non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] finalizzata a incrementare i capitali e a dare vita lunga all’impresa al di là dei fondatori; la partitadoppia, che codificò la struttura degli affari. Tutte innovazioni che diedero all’imprenditorialità una capacità di azione continuativa, su ...
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Scopritori e viaggiatori del Cinquecento - Introduzione
Ilaria Luzzana Caraci
«lo ho perduti molti sonni e ho abreviato la vita mia 10 anni; e tutto tengo per bene speso, perché spero venire in fama [...] Padana; più tardi arrivarono i Fiorentini. Il loro successo oltralpe fu dovuto in buona parte all'uso di tecniche commerciali più moderne, come la partitadoppia nella contabilità, la lettera di cambio e le assicurazioni, nonché ad una organizzazione ...
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BADOER, Giacomo
Raimondo Morozzo della Rocca
Tommaso Bertelè
Nacque a Venezia il 19 febbr. 1403 da Sebastiano (m. 1405) e da Agnesina, il cui casato è incerto (morta poco oltre il 1420). Fu l'ultimo [...] of Venice,Baltimore 1944, p. 146; F. Melis, Storia della ragioneria,Bologna 1950, pp. 534 s.; T. Zerbi, Le origini della partitadoppia,Milano 1952, pp. 396-412; T. Bertelè, Il libro dei conti di G. B. ed il problema dell'iperpero bizantino nella ...
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PAGANINI, Paganino
Angela Nuovo
PAGANINI, Paganino. – Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo stampatore ed editore, figlio di Gasparo, attivo a Venezia, Salò e Toscolano Maderno tra [...] cultura matematica del Rinascimento, comprendente il De computis et scripturis, prima descrizione del sistema veneziano della partitadoppia. Nel 1509 uscì la Divina proportione, contenente silografie tratte dai disegni delle figure dei poliedri di ...
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CORNER, Caterino
Renzo Derosas
Nacque a Venezia il 27 ott. 1624 da Andrea di Girolamo di Giorgio e da Morosina di Caterino Morosini, secondo maschio di una figliolanza numerosa.
Ebbe tre fratelli che [...] le rendite dei contribuenti morosi (tra i quali l'abate di S. Zeno Vetter Grimani), instaurò l'obbligo della registrazione in partitadoppia, e caldeggiò infine la formazione di un nuovo estimo, essendo quello vigente, per i suoi squilibri, o uno dei ...
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partita1
partita1 s. f. [der. di partire, nel sign. originario di «dividere»; cfr. il fr. partie «parte»]. – 1. a. ant. Parte, in senso generico, come elemento di un tutto: io difenderò mia p., la parte [dell’esercito] affidatami (Novellino);...
doppio
dóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; avere d. razione; prendere d. dose;...