Teologo e filosofo tedesco (Friburgo in Brisgovia 1904 - Innsbruck 1984), fratello di Hugo. È considerato tra i maggiori teologi cattolici del sec. 20º. Partecipò come esperto al concilio Vaticano II. [...] di discipline teologiche nelle università di Innsbruck, di Monaco (sulla cattedra che fu di R. Guardini), di Münster umanità stessa è tale perché Dio ha voluto la sua autoespressione nel Logos. L'uomo, «uditore della parola», è pertanto orientato a ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] ’E. predinastico si componeva di una moltitudine di minuscoli regni, ciascuno sotto l’autorità di un dio locale, rappresentato da un radici consta di tre consonanti che, a seconda del valore semantico, morfologico, sintattico della parola, assumono ...
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Stato dell’Africa orientale. Confina a N con l’Eritrea, a E con la Somalia e la Repubblica di Gibuti, a S con il Kenya, a O con il Sud Sudan.
Il paese, tipicamente di montagna, può essere sommariamente [...] di una delle maggiori stirpi sudarabiche immigrate, gli Ḥabashāt, deriva quello di Abissinia, mentre la parola E. è di origine dio cielo, congiunta con la venerazione di spiriti e geni benefici o malefici; si facevano sacrifici, esisteva una casta di ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] come s. e simbolo di realtà più alte, veicolo d’insegnamenti impartiti da Dio all’uomo. Per questa via «una qualità che è un s.», per es., il tono di voce con cui si pronuncia una parola, il colore dell’inchiostro con cui scrivo su un foglio ecc ...
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Edificio sacro, luogo consacrato al culto di una divinità e concepito per lo più come dimora, permanente o temporanea, della divinità stessa, che vi può essere rappresentata da un’immagine o da un simulacro.
Archeologia
Il [...] di volta in volta circoscriveva nel cielo per osservare i presagi. È questo in realtà il significato originario della parola, più ristretta vi era, anche qui, una casa del dio. La forma particolare della ziqqurat presuppone forse un incontro con ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] Ivri è un appellativo di origine incerta, ma che probabilmente va ricondotto al significato della parola ever, che in e soprattutto il paganesimo, il culto degli idoli, scegliendo di obbedire all'unico Dio, alla sua voce nascosta che non ha volto.
L ...
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Presso i Romani si diceva d. (devotio) l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per stornare un pericolo dalla comunità. Tipica è la devotio di Publio Decio Mure. Nell’età imperiale [...] è sottomissione totale a Dio. S. Tommaso la pone tra gli atti interiori della virtù di religione, ravvisandone la prima per penitenza la confraternita dei disciplinati; quindi la parola indicò le laudi drammatiche che i disciplinati recitavano in ...
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Originariamente, presso i Latini, la parola, il detto della divinità, quindi il destino irrevocabile fissato fin dal principio e a cui nessuno si può sottrarre, e perciò la morte; al plurale, i detti del [...] tuttavia esso sta a significare il complesso delle cause finite preordinate, per il conseguimento di un dato effetto, da Dio che nella sua onnipotenza è però libero di agire quando e come alla sua sapienza paia opportuno. Il problema, trasformato in ...
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Bhagavadgītā (sanscr. «Il canto del Beato») Celebre poema filosofico-religioso indiano, intercalato nel Mahābhārata. È il testo sacro più diffuso fra milioni di Indiani che venerano in esso la parola divina [...] e l’eroe panduide Arjuna che è atterrito dall’idea di combattere contro i suoi simili e, per di più, parenti e amici. La parola suadente e illuminatrice del dio si fonda sull’inesistenza di ogni forma sensibile, sull’idea del dovere e sulla fede ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] dal gruppo dei suoi "colleghi", che riuniti avrebbero raccomandato a Dio l'anima del defunto. Benedetto III morì il 7 aprile confermati da Roma, di conseguenza solo Roma avrebbe potuto tornare sulla questione: in altre parole, riformare la propria ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...