Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] stato di natura è una condizione di vita in cui, quando pur sussiste, l'organizzazione sociale è presente in forma minima; in cui la libertà significa essere in balia degli etnografico per i 'selvaggi americani' - entrambi largamente diffusi ...
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Classi e stratificazione sociale
Frank Parkin
Introduzione
Le teorie delle classi e della stratificazione sociale hanno sempre occupato un posto di primaria importanza nella storia delle scienze sociali [...] . Il Weber a cui si fa riferimento in questi contributi americani è a malapena riconoscibile come l'autore di Economia e società essere organizzato in diversi modi a seconda degli ideali politici del partito che detiene il potere. Gli Stati dominati ...
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Controllo sociale
Erwin K. Scheuch
L'origine e i primi impieghi del concetto
Quello di 'controllo sociale' è stato uno dei concetti principali per la prima sociologia americana, e in assoluto il più [...] della virtù degliamericani puritani, situati ci si limita a considerare solo le organizzazioni formali come istanze di controllo, allora 1965, pp. 652-653.
Chambliss, W. J., The State, the law, and the definition of behavior as criminal or ...
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Mafia
Salvatore Lupo
La parola e la cosa
La parola 'mafia' compare per la prima volta, nel 1863, in una commedia popolare siciliana di grande successo, I mafiusi de la Vicaria, e già nel 1865 viene [...] il presupposto per l'esistenza della mafia popolare, dei contadini o degli zolfatai, nonché per lo sviluppo di una fascia di "facinorosi della Stati Uniti per designare l'organizzazione: 'Cosa nostra'. Sembra che la mafia siculo(italo)-americana ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] sui beni materiali e sui diritti politici degli scomunicati. Né Chiese diverse devono pretendere di che misero capo alla Costituzione americana, anche se essi si stessi legislatori ritennero che lo Stato dovesse organizzare una forma pubblica di ...
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Amicizia
Birgitta Nedelmann
Introduzione
Definizione di 'amicizia'
Nelle moderne società occidentali il termine 'amicizia' indica una relazione sociale i cui soggetti: 1) avvertono una personale predisposizione [...] integrazione degli individui nel gruppo e per il funzionamento di organizzazioni sociali quelle di von Trotha, sono state compiute in aree urbane degradate R.H., Sociological analysis of the dyad, in "American sociological review", 1942, VII, pp. 13-26 ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] La Scuola di Chicago degli anni venti e trenta Stato e la concezione secondo cui il controllo sociale si ridurrebbe esclusivamente all''insieme delle reazioni organizzate ., Social structure and anomie, in "American sociological review", 1938, III, 5 ...
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Tribù
Ugo Fabietti
Introduzione
Nonostante abbia costituito per molto tempo uno dei termini più qualificanti il lessico dell'etnologia, dell'antropologia sociale e dell'antropologia culturale, quello [...] appartenza (più o meno ampio a seconda degli individui e dei gruppi che si vogliono American anthropologist", 1961, LXIII, pp. 322-345 (tr. it.: Il lignaggio segmentario: una organizzazione per l'espansione predatoria, in Dalla tribù allo Stato ...
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Guerra
Gilberto Di Petta e Ottavio Sarlo
La guerra può essere intesa secondo differenti prospettive: come evento concretamente e storicamente vissuto (livello della realtà convenzionale); come metafora [...] centrale nell'organizzazione borderline di personalità i 'topi del deserto' inglesi, i ranger americani, la legione straniera francese: corpi d'élite, di frattura tra quella che era stata fino allora la 'guerra degli uomini' e quella che sarebbe ...
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CAETANI, Leone
Francesco Gabrieli
Nato a Roma il 12 sett. 1869, primogenito di Onorato, principe di Teano, poi duca di Sermoneta, e di Ada Bootle Wilbraham, crebbe nell'avito palazzo delle Botteghe [...] dell'illustre famiglia romana che era stata già rivale e nemica dei Caetani; di effettiva direzione e organizzazione. Ma l'evolvere della ultimi anni americani, amareggiati C., arrivanti essi almeno alla fine degli Omayyadi; nel 1923 uscì appena un ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
narco-golpe (narcogolpe) s. m. Nell’America latina, golpe caratterizzato dalla forte influenza dei narcotrafficanti sulla situazione politica. ◆ Morales cita spesso come esempio un golpe che avrebbe visto il coinvolgimento dei servizi segreti...