REDI, Francesco
Giuseppe MONTALENTI
Gaetano IMBERT
Medico e poeta, nato ad Arezzo nel 1626, morto a Pisa il 1° marzo 1698. Imparò a Firenze grammatica e retorica, si addottorò a Pisa in medicina e [...] troppi sonetti. Sono anch'essi freddi come tutta la lirica d'amore di quel secolo, ma piacciono gli uni 1927), di A. Belloni (Torino 1931).
Bibl.: Per la bibl., v. U. Viviani, Vita e opere di F. R., Arezzo 1924, pp. 103-117; G. Imbert, F. R. L'uomo, ...
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Tra i censimenti 1963 e 1973 la popolazione è salita da 1.336.274 ab. a 1.871.780, denunciando un incremento medio annuo del 4%, uno dei maggiori dell'America latina e del mondo. Nel 1975, secondo una [...] segnato in C. R. l'apparizione di una lirica decisamente nuova, lontana dalle suggestioni simbolistiche del modernismo che diventa vera atmosfera poetica.
Il teatro costaricano, dopo le opere del fecondo J. F. Garnier, nato nel 1884, applaudite a ...
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Nato a Ehrenbreitstein sul Reno il 9 settembre 1778 da padre italiano e da madre tedesca. Figlia d'una romanziera di grido (Sophie Gutermann), Maximiliane La Roche, amata da Goethe che ne derivò ispirazione [...] Godwi, 1799-1801) che rivela la natura improvvisatrice e lirica del talento del B.; talune delle numerose poesie disseminate il resto della sua vita. Ne trasse una Classica opera di edificazione sulla Passione di Cristo (Das bittere Leiden unseres ...
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SIMONIDE (Σινμωίδης, Simonĭdes)
Augusto Rostagni
Insieme con Pindaro e con Bacchilide fu tra i maggiori rappresentanti della lirica corale greca. La tradizione tuttavia non gli è stata favorevole e ha [...] in Atene, a contatto con un movimento così fervoroso di opere e di idee, rappresenta il culmine dell'attività e della gettata nel mare in balia delle onde.
Ediz.: E. Diehl, Anthologia lirica, II, Lipsia 1925, pp. 61-118. Per gli epigrammi v. anche ...
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SANTILLANA, Íñigo López de Mendoza, marchese de
Salvatore Battaglia
Poeta spagnolo, nato a Carrión de los Condes il 19 agosto 1398, morto a Guadalajara il 25 marzo 1458. Figlio di Diego Hurtado de Mendoza, [...] Al difuori della pura sonorità formale e di quell'aspirazione lirica che nello spirito del S. è la nota più italo-ispanico, in Giorn. stor. d. letter. ital., L (1906), e poi nell'opera Italia e Spagna, I, Torino 1929, pp. 387-425; R. Menéndez Pidal, A ...
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Scrittore romeno, nato a Bacău in Moldavia nel 1819 (secondo il Bogdan-Duică); secondo altri, nel 1821. Malsicuri sono anche il mese e il giorno: il 14 giugno (secondo N. Iorga), più probabilmente però [...] scrisse gran parte della sua opera drammatica) ed al folklore, senza trascurare la prosa e la lirica (1844). Fondatore, con alcuni e le non poche versioni in francese e in tedesco delle sue liriche. Molto stimato da re Carol I e da Carmen Sylva, l'A ...
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Pittore e poeta fiorentino, nato il 17 novembre 1503, morto il 23 novembre 1563; figliolo di Cosimo di Mariano, d'una famiglia oriunda da San Gimignano trasferitasi in Firenze. Alcuni scrittori dànno al [...] su cartone di Michelangelo, Galleria degli Uffizî, Firenze, opera che dovette impressionare molto il B., inducendolo ad una , che solo in grazia della sua intensità e perfezione attinge la lirica e diviene arte. La pittura, nel B., tende al rilievo ...
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VERLAINE, Paul
Sergio Solmi
Poeta francese, nato a Metz il 30 marzo 1844, morto a Parigi il 7 gennaio 1896. Nel 1851 entrò in collegio a Parigi, compiendo gli studî al liceo Bonaparte. La vocazione [...] . Ma la maggior parte dell'ultima produzione è lirica di qualità inferiore, come quella libertina di Chansons rilievo tutto romantico, quasi dell'ultimo sperduto nipote di François Villon.
Opere: P. V.: Øuvres complètes, voll. 6, Parigi 1898-1903 ...
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TESTI, Fulvio
Luigi Fassò
Poeta, nato a Ferrara il 23 agosto 1593, da Giulio e da Margherita Calmoni; morto a Modena il 28 agosto 1646. Dal padre, arricchitosi al servizio degli Estensi, fu avviato [...] ottave, Il pianto d'Italia (ormai concordemente riconosciuto opera sua), del 1615, nel quale l'Italia appare lett. ital., LIV (1909); L. Fassò, Dal carteggio di un ignoto lirico fiorentino, in Miscellanea in onore di R. Renier, Torino 1912; E. Massano ...
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Poeta, umanista e critico francese, nato verso la fine del 1524 o sull'inizio del 1525 a Liré, sulla riva della Loira, e morto a Parigi il 1° gennaio del 1560. La morte prematura del padre e della madre [...] nella miseria muore d'un attacco di apoplessia, a soli 35 anni.
Le opere principali del D. B. sono, in ordine di tempo: La Deffence et di Laura, il D. B. affinava il suo senso lirico e ritrovava l'adeguata espressione per la sua esperienza amorosa e ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...