La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...] la metà degli anni Cinquanta, grazie ad alcuni esperimenti condotti sugli animali, erano stati individuati diversi tipi di virus oncogeni, ma i possibili responsabili di tumori umani furono isolati molto tempo dopo. La maggior parte di questi virus ...
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Radicali liberi
Giuseppe Rotilio
Il concetto di radicale libero ha una lunga storia nella chimica e nella biologia del 20° secolo. Un radicale libero è una qualsiasi entità molecolare, capace di esistenza [...] p53), le cui mutazioni sono alla base di molti processi tumorali. Nel caso del cancro, infatti, si è notato che certi oncogeni (geni la cui attivazione produce carcinogenesi, fra cui il più studiato è Bcl-2) inibiscono l’autofagia, favorendo così la ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] che iniziano una complessa cascata di eventi che inducono la cellula a proliferare o a differenziarsi (fig. 13). Molti oncogeni sono recettori per fattori di crescita che, a causa di mutazioni o delezioni di parte della proteina, hanno perso la ...
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Nervoso, sistema
Maurizia Alippi Cappelletti
Vincenzo Bonavita
Alfonso Di Costanzo
Simone Sampaolo
Vanessa Ceschin
Vittorio Erspamer
Il sistema nervoso è un insieme di strutture tra loro coordinate, [...] /o regolazione della differenziazione, della proliferazione e dell'accrescimento cellulare, in seguito all'attivazione di geni oncogeni e alla disattivazione, concomitante o non, di geni oncosoppressori. La proliferazione incontrollata di una cellula ...
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Malattie emergenti
GGiancarlo Lancini e Luigi Chieco-Bianchi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Malattie emergenti da microrganismi cellulari. a) Nuovi patogeni. b) Nuovi biotipi di microrganismi noti che [...] di malignità. In circa la metà dei casi sono forme Burkitt-simili, con tipiche anomalie citogenetiche e molecolari coinvolgenti l'oncogene c-myc (v. neoplasie: Oncologia sperimentale, vol. XI); nell'altra metà si tratta di NHL di tipo immunoblastico ...
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Microbiologia
Annamaria Torriani-Gorini
Sommario: 1. Introduzione: a) premessa; b) come definire i microrganismi? 2. Sistematica dei Procarioti. 3. I metodi della microbiologia: a) microscopia; b) crescita [...] sul virus pandemico HIV (Human Immunodeficiency Virus) che provoca l'AIDS (Acquired Immuno-Deficiency Syndrome) e sui virus oncogeni che provocano il cancro nell'uomo.
Di tutta la vasta area di studi relativi ai Virus, caratterizzata in questi ...
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Patologia sperimentale
Massimo Aloisi
di Massimo Aloisi
Patologia sperimentale
sommario: 1. Introduzione: a) Generalità e cenni storici. b) Sviluppo delle discipline biologiche. 2. Fondamenti tecnici [...] , all'opposto, dell'acquisizione di nuovi.
Infine, con l'estendersi sempre maggiore del novero dei tumori dovuti a virus (virus oncogeni) e con l'analisi sempre più approfondita dei complessi rapporti tra virus e cellule, si fa attualmente strada la ...
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Lucio Bianco
Ricerca scientifica
La luce della scienza cerco e 'l beneficio
(Leonardo da Vinci)
Il ruolo della ricerca
di Lucio Bianco
13 febbraio
Oltre 1500 scienziati firmano un appello per protestare [...] del vaccino antipolio.
Nel 1960 Dulbecco iniziò a interessarsi alla ricerca oncologica, studiando l'azione dei virus oncogeni sulle cellule normali e le modalità della trasformazione di queste ultime in cellule cancerogene e riuscendo a dimostrare ...
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oncogene
oncogène s. m. [comp. di onco- e gene]. – In genetica, gene che può potenzialmente indurre trasformazione neoplastica nelle cellule che lo contengono o nelle cellule dove viene introdotto.
oncogeno
oncògeno agg. [comp. di onco- e -geno]. – Nel linguaggio medico, di fattore atto a provocare o a favorire la metaplasia tumorale di cellule di un organismo; anche sostantivato: un o. chimico.