Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] : la distinzione tra funzioni manifeste e funzioni latenti. Sotto la superficie visibile negativa - l'unica dimensione accessibile agli occhi del moralista - ci sono le funzioni sociali occulte della devianza, che possono essere rivelate solo da un ...
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Il rebus è un gioco enigmistico (➔ enigmistica) che propone un insieme di lettere e figure in una successione ordinata oppure nel contesto di un’illustrazione. Se sono correttamente combinate e interpretate [...] virtù dell’omofonia; così in una famosa lettera-rebus di Lewis Carroll il pronome I è rappresentato dal disegno di un occhio (eye).
Nel corso dell’Ottocento il genere del rebus era impreziosito ma anche limitato nelle sue possibilità di sviluppo dal ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] merito di Erofilo e di Erasistrato: il primo compì tra l’altro accurati studi di morfologia del sistema nervoso, dell’occhio, dell’apparato genitale; Erasistrato, tra l’altro, avrebbe instaurato l’indagine anatomopatologica.
La m. nel mondo romano ...
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Letterari, generi
Italo Pantani
La progressiva corrosione subita dal sistema classicistico dei g. l. in seguito al successo dell'estetica romantica, sino alla negazione della loro stessa esistenza sostenuta [...] 'Irène, 1928; trad. it. 1963) e, soprattutto, di G. Bataille (Histoire de l'oeil, 1928; trad. it. Critica dell'occhio, 1972), il quale intendeva "l'amore immondo come ribellione metafisica, modo di opporre l'animalità del corpo umano all'indifferenza ...
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Musica
Ugo Duse
di Ugo Duse
Musica
sommario: 1. Introduzione. 2. La musica nella filosofia e nella sociologia. 3. La musica come problema antropologico- culturale. 4. La musica nelle sue determinazioni [...] , tranne forse per L. Nono, si tratta comunque di una convinzione generale: a Schönberg si doveva guardare ormai con occhio ‛storico'. Che proprio Boulez però osasse proclamarlo, è significativo almeno per due ragioni: primo perché l'insegnamento di ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] più l'uomo si libera dalla materialità, tanto più diventa persona.
Max Weber e il 'disincantamento' del mondo
Agli occhi di Max Weber, la nascita della moderna società razionale tipica del mondo occidentale non è né un prodotto dell'illuminismo ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] psicosociologiche e affettivo-percettive. Il piccolo schermo della t. riduce drasticamente l'immagine, vissuta com'è ad altezza d'occhio dallo spettatore che con essa dialoga e che ha la sensazione di dominarla e di governarla, a differenza di quella ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] della vita pratica, variamente adattati (canapè, comò, mantò, bignè, burò, ecc.), o calcati su locuzioni francesi (colpo d’occhio, mano d’opera, treno di vita, ecc.; ➔ francesismi); sull’esempio del francese si diffondono forme di derivazione con i ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] , tien in ten, pensier in penser, elimina la rima siciliana (con l’eccezione di voi : altrui), stabilizza le rime per l’occhio di vocale aperta e chiusa ò : ó, è : é, depenna i gallicismi più vistosi, con «la spietata soppressione del suffissame ...
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sistema
sistèma [Der. del lat. systema, dal gr. sy´stema "insieme di cose", che è da synístemi "riunire"] [LSF] (a) Oggetto che, pur essendo costituito da più elementi interconnessi e interagenti tra [...] di diaframmi e di eventuali elementi accessori, coordinati a dare immagini a seconda dei casi virtuali (per l'osservazione a occhio) oppure reali (per l'osservazione su uno schermo o per essere fotografate) e in definitiva a costituire nel complesso ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...