Biologia
Sintesi enzimatica di RNA su uno stampo di DNA. Nelle cellule di tutti gli organismi viventi, la t. dell’RNA è una tappa obbligatoria per la sintesi delle proteine e consiste in una reazione di [...] importanti segnali per il funzionamento del retrovirus. Il trascritto inverso migra all’interno del nucleocellulare e si integra nel genoma della cellula eucariote con un processo simile a quello dei trasposoni; una volta integrato, prende il ...
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Botanico e viaggiatore scozzese (Montrose 1773 - Londra 1858); partecipò come naturalista inviato dalla Royal Society alla spedizione Flinders alle coste dell'Australia (1800-1804). Gli viene comunemente [...] attribuita la scoperta del nucleocellulare, in realtà già descritto da Felice Fontana. Per primo osservò al microscopio e studiò i moti che da lui presero il nome di moti browniani. Tra le sue opere: Prodromus Florae Novae Hollandiae et insulae Van ...
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Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono.
Il succedersi di varie fasi secondo un certo ordine e certi intervalli di tempo [...] unicellulari (Euglena, Acetabularia, Paramecium) è stato dimostrato che il meccanismo che imprime il r. è localizzato nel nucleocellulare ed è determinato da un singolo gene che segue la legge mendeliana della segregazione e sarebbe responsabile ...
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Classe di Protozoi Attinopodi. Di forma sferica, tipicamente privi di capsula centrale, talvolta hanno strutture scheletriche di natura endogena, silicea od organica, oppure esogena, derivante dalla cementificazione [...] le unità di base da cui si formano gli assopodi si originano da una struttura differenziata, il centroplasto, connessa con il nucleocellulare. Il plasma è distinto in ectoplasma (con vacuoli contrattili) ed endoplasma (ricco di granuli; uno o più ...
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Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso che, sotto l’impulso dell’attività cardiaca, circola nell’apparato cardiovascolare (cuore, arterie, capillari, vene), distribuendosi in tutti i distretti [...] eritrociti nei vari animali è in genere in rapporto inverso al volume cellulare: nel passero si contano 2.000.000 di eritrociti per mm3; in media 7000 per mm3: sono sempre provvisti di nucleo, hanno citoplasma di tipo granulare e non granulare e ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] sincizi) oppure dalla formazione di ammassi di costituenti virali e/o di strutture cellulari alterate nel nucleo o nel citoplasma della cellula (in tal caso si parla di inclusioni). Molti v. inoltre inibiscono la sintesi delle macromolecole cellulari ...
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Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata [...] sesso’, il daltonismo, l’emofilia e altri geni. C. giganti Detti anche salivari, sono presenti nel nucleo delle grosse cellule delle ghiandole salivari delle larve di alcuni Ditteri (in particolare Chironomus e Drosophila), si caratterizzano per: a ...
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Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo (p. umana) e degli animali (p. veterinaria; ➔ veterinaria); comprende diverse specializzazioni, e denominazioni, con riferimento alla natura dei [...] esteso il suo campo di studio ai costituenti subcellulari, nucleo, nucleolo, mitocondri, lisosomi, ribosomi ecc., nonché alle proprietà strutturali molecolari dei costituenti delle cellule. La p. funzionale applica metodi chimici, biochimici, fisici ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] pertanto che siano passati inosservati importanti elementi di controllo attivi in un genoma intatto. All'interno del nucleocellulare il genoma è infatti costituito da molecole, organizzate in una gerarchia di strutture, che formano la cromatina ...
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Lo sviluppo più importante delle scienze biologiche negli ultimi decenni è stato indubbiamente quello che ha consentito di spingere l'indagine dei fenomeni vitali nell'ultra-microscopico, fino a raggiungere [...] alcuni embriologi sperimentali (H. Driesch, H. Spemann), è stato confermato recentemente mediante il trapianto di nuclei di cellule provenienti da tessuti altamente differenziati di embrioni o larve di anfibi. Immessi in ovociti previamente privati ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...