LICETI, Fortunio
Giuseppe Ongaro
Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento [...] le quali ultime sarebbero andate quasi tutte perdute se il L. non le avesse inserite, almeno in parte, nei suoi scritti (a o addirittura senza nutrimento. L'opera fu attaccata con violenza dal portoghese S. Rodriguez de Castro, professore a Pisa ...
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DORIA, Percivalle
Joachim Göbbels
Nacque in data imprecisata dall'eminente famiglia genovese, ma, sebbene il suo nome compaia più volte nelle fonti cittadine, una sua precisa collocazione genealogica, [...] a Parma e a Pavia.
A Parma ricorse alla violenza contro il capitolo, in seguito probabilmente al rifiuto dei nella seconda canzone, "amor m'à preso come il pescie a l'amo", non a caso ripresa dal Contrasto di Cielo d'Alcamo ("si m'ai preso come ...
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JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] e vorrei dire loro, bonariamente, di guardare questo epilogo di guerra" (17 ag. 1920), una guerra cui non poté "mai perdonare […] il culto della violenza, il disprezzo per le ideologie, il basso materialismo, con cui ha inchiodato a terra spiriti ch ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pandolfo Collenuccio
Aurelio Musi
Poeta e prosatore di notevole valore, Pandolfo Collenuccio fu un umanista fermamente convinto del valore della cultura nuova. La sua biografia può essere definita integralmente [...] collenucciano, accusava di tirannia i sovrani di Napoli, perché avevano conquistato il Regno non con il consenso dei sudditi, ma con la forza e la violenza delle armi.
Insomma le argomentazioni principali dell’Historia di Di Costanzo erano riprese e ...
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ACONCIO (Acconcio, Aconzio, Conzio, Concio, Acontio, Contio, Aconcius, Acontius, Contius, Concius), Iacopo (Giacomo)
Delio Cantimori
Nato o a Trento o a Ossana in Val di Sole, fra il 1492 e il 1520, [...] fra il 1557 e il 1558, l'A. ci si presenta per la prima volta non più come uomo di legge e di corte, ma come filosofo, con la composizione ), caduti anch'essi nella trappola satanica della violenza e dell'intolleranza; dall'esperienza delle guerre ...
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CARAFA, Tiberio
Carla Russo
Nacque a Chiusano il 27 genn. 1669 da Fabrizio principe di Chiusano e da Beatrice della Leonessa dei duchi di Ceppaloni. Dopo aver ricevuto una prima educazione da maestri [...] il popolo che si era abbandonato ad atti di violenza. La decisione dei deputati del Buon Governo, che tennero il C. si proponeva di fare opera di "edificazione e di profitto" non solo per gli altri ma anche per se stesso, dal momento che, malgrado ...
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CONTI, Francesco Bartolomeo
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 20 genn. 1682 e presumibilmente compì gli studi musicali nella sua città divenendo rapidamente un valente suonatore di tiorba; la sua [...] ma perse il titolo nel 1739 per un episodio di violenza nei confronti di un religioso (erroneamente attribuito al padre in disgrazia e costretto a subire una severa sanzione ecclesiastica, non riuscì a riconquistare il prestigio di cui godeva e morì ...
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BORGESE, Giuseppe Antonio
Enrico Ghidetti
Nato a Polizzi Generosa (Palermo) il 12 nov. 1882 da Antonio e da Rosa Di Martino, compì gli studi liceali a Palermo, sotto la guida di U. A. Amico, approfondendo [...] frattura tra critica accademica e critica militante e costituisce non solo il più vasto panorama della cultura italiana ed europea al fascismo - considerato come barbaro spirito di violenza che avrebbe potuto manifestarsi e si manifestava anche in ...
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MANZI, Alberto
Adolfo Scotto di Luzio
Nacque a Roma il 3 novembre del 1924, figlio di Ettore, tramviere, e di Maria (Rina) Mazzei, casalinga. I genitori ebbero anche un’altra figlia, Elena. Iscrittosi [...] ’esperienza in Sudamerica: di fronte alla brutale violenza della sfruttamento dei contadini e alle inquietudini teologiche in ogni caso, l’allievo fa quel che può e quel che non può non fa.
Da questo punto di vista, Alberto Manzi è il tipico ...
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GIUNTINI (Junctinus o Junctin), Francesco
Germana Ernst
Nacque a Firenze il 7 marzo 1523 (stile fiorentino 1522). Le notizie biografiche su questo carmelitano, che fu maestro di teologia, letterato [...] lettera in cui si difendeva con dignità, rimproverando al giovane interlocutore la violenza dell'attacco nei confronti dello Stadio, morto nel 1579, e della sua persona; non avendo avuto soddisfazione, dava alle stampe una seconda Lettera a mododi ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...