PAZZI, Alfonso de', detto l'Etrusco
Giorgio Masi
PAZZI, Alfonso de’, detto l’Etrusco. – Nacque a Firenze nel ‘popolo’ di San Pier Maggiore il 19 ottobre 1509, da Luigi di Giovanfrancesco, antimediceo [...] anche le lezioni dantesche e petrarchesche, le idee filosofiche (ispirate all’aristotelismo padovano, inviso alla tradizione neoplatonica locale e considerato tendenzialmente eretico sul piano religioso) e quelle sull’arte e sulla musica. Questo ...
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ORSI, Roberto
Francesco Lucioli
ORSI, Roberto. – Nacque a Rimini, o nel contado riminese, intorno al 1420, da Luca di Giacomo e da Elisabetta di ser Giuliano da Macerata; ebbe due fratelli, Pandolfo [...] 1478 fu eletto giudice della Mercanzia a Firenze, occasione che gli permise di diventare membro dell’Accademia neoplatonica. Nominato consigliere di Roberto Malatesta, cui aveva dedicato il De obsidione Tiphernatum, fu inviato come suo rappresentante ...
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FARRA, Alessandro
Antonella Pagano
Nacque intorno agli anni Quaranta del sec. XVI a Castellazzo (ora Castellazzo Bormida) in provincia di Alessandria. Di famiglia nobile, il F. ebbe una tipica formazione [...] ", è un tipico esempio di letteratura pitagoricoermetica, in cui sono presenti i temi della tradizione matematica neoplatonica e di quella cabalistica con chiare influenze pichiane. In particolare, nella parte intitolata - con significativa locuzione ...
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ubi
Avverbio di luogo usato, nella forma latina e in accezione tecnica, a indicare la categoria locale; più propriamente, u. denota la determinazione di un corpo conseguente al fatto che esso è circoscritto [...] quando, v.) considerata in quanto s' appunta in Dio richiama la generale concezione dantesca dell'universo, improntata alla dottrina neoplatonica, secondo cui Dio è il principio dell'essere del mondo, della virtù dei cieli e di ogni causalità che si ...
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virtuare
Solo nelle opere latine, al participio presente o passato; ha nel primo caso il valore di " dare virtù " e nel secondo quello di " dotato di virtù " .
La prima forma è in Mn III XII 3 Quod... [...] .
Per intendere correttamente le valenze del termine anche a livello di connotazione conviene far riferimento alla tradizione neoplatonica e astronomica (cfr. B. Nardi, La dottrina dell'Empireo, in Saggi di filosofia dantesca, Firenze 1967², 167 ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] che da Dio procede per riconvertirsi in lui. Attorno a questi temi P. raccoglie le testimonianze così della tradizione neoplatonica come della patristica cristiana e della cabala, nella quale ultima vedeva uno degli strumenti più idonei a penetrare i ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] loro mezzo devono essere predicate a tutti gli uomini. Presso i Padri greci, sotto l’influsso della filosofia neoplatonica, particolarmente in Giustino, Atenagora, Clemente Alessandrino, si afferma spesso la presenza del Verbo presso tutti i popoli ...
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SWEDENBORG, Emanuel
Maryla Falk
Pensatore svedese, nato a Stoccolma il 29 gennaio 1688, morto a Londra il 29 marzo 1772. Figlio di Jesper Swedberg, rettore dell'università di Upsala, più tardi vescovo [...] simbolico lo ha liberato da ogni legame al testo delle scritture. L'entità divina è l'Essere indeterminato del neoplatonismo, suo unico carattere l'infinità assoluta. Ma nella sua essenza Dio ha qualità innumerevoli, tra cui primeggiano Amore e ...
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STOICISMO
Guido CALOGERO
. Termine designante, nella storia del pensiero antico, una dottrina e una tradizione fra le più importanti. Etimologicamente esso deriva dal greco στοά "portico" giacché sotto [...] per quel che concerne le concezioni "fisiche" (cioè riferentisi alla natura del cosmo) in seno alla sistemazione neoplatonica. E la tradizione stoica risorge, sia pure in forma passeggera, nel Rinascimento, accanto alle altre tendenze rinnovatrici ...
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IBN ṬUFAIL, Abū Bakr Muḥammad ibn ‛abd al-Malik ibn Muḥammad
Carlo Alfonso Nallino
Medico e filosofo arabo musulmano di Spagna, nato a Guadix sul Guadalquivir verosimilmente nel primo decennio del sec. [...] arabo, spogliato del sistema cosmogonico emanazionista introdottovi da al-Fārābī (v.) e da Avicenna (v.) per influenza neoplatonica, e adattato al sistema della teologia speculativa musulmana, così da sopprimere, p. es., le cause seconde, per ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...