Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] o religiose. Le sue idee antidemocratiche e l'esaltazione della volontà di potenza ne favorirono la strumentalizzazione da parte del nazismo.
Vita e opere
Studiò filosofia classica a Bonn e Lipsia e a questo periodo risale il suo entusiasmo per il ...
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Scrittore tedesco (Neisse, Alta Slesia, 1888 - Stoccarda 1963). Studiò diritto ed economia nelle università di Breslavia, Jena, Monaco e Berlino. Partecipò alla rivoluzione del 1918 e alle successive lotte [...] a Berlino (1923), nel 1933 gli fu proibito di pubblicare. Dopo un nuovo arresto nel 1936 e una nuova evasione, continuò la lotta al nazismo a Praga, a Vienna e a Budapest. Dopo la guerra, negli anni 1945-48 fu in Italia, fino al 1960 a San Francisco ...
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Storico (Berlino 1880 - Parigi 1946); figlio di padre olandese e di madre russa, fu scolaro di W. Dilthey. La sua opera sicuramente più nota è quella sulla genesi della mentalità borghese in Francia (Die [...] borghesia, 1949), che si riallaccia agli studî di M. Weber sulle origini del capitalismo. Dopo l'avvento del nazismo, visse a Parigi e negli Stati Uniti. Altre opere: Philosophische Anthropologie (1928); Philosophie de la revolution française (1956 ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Theodor Tagger, nato a Vienna il 26 agosto 1891, morto a Berlino il 5 dicembre 1958. Figlio di un industriale, e di madre francese, studiò a Vienna e Parigi. Aperto [...] , fra gli altri, A. Doblin, G. Benn e M. Lichnowsky. Fondatore, a Berlino, del Renaissance-Theater, all'avvento del nazismo abbandonò la Germania stabilendosi in Francia e poi in America, dove assunse la cittadinanza statunitense.
Esordì con alcuni ...
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Regista, nato ad Amburgo il 14 febbraio 1891. Nella sua città iniziò la carriera come attore e Dramaturg (consulente letterario): ancora molto giovane, nel 1918, riuscì a far valere le sue grandi qualità [...] M. Reinhardt e poi, nel 1925, al Teatro di stato. Anche come regista cinematografico ottenne grande successo ma il nazismo, sapendolo suo avversario, gli permise solo una produzione di scarso rilievo. Dopo il crollo del regime riprese subito la sua ...
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Olimpiadi estive: Londra 1948
Giorgio Reineri
Numero Olimpiade: XIV
Data: 29 luglio-14 agosto
Nazioni partecipanti: 59
Numero atleti: 4104 (3714 uomini, 390 donne)
Numero atleti italiani: 182 (163 uomini, [...] . La Germania, che quella guerra aveva voluto, appariva un cumulo di macerie sotto le quali era stato seppellito, infine, il nazismo. Ma l'alleanza tra le democrazie occidentali ‒ guidate da Stati Uniti e Gran Bretagna ‒ e l'Unione Sovietica era ...
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Poeta tedesco (Seerhausen, Sassonia, 1890 - Ruhpolding, Baviera, 1978). Formatosi nell'atmosfera dell'espressionismo, ne accolse alcuni elementi nello stile delle sue prime opere (la commedia Stroh, 1915; [...] passò, attraverso una serie di opere (Der Kreuzweg, 1922; Lieder der Sehnsucht, 1924; ecc.), a una risoluta fede nella vita (Ich glaube!, 1928). Aderì al nazismo, di cui si fece interprete nel dramma Schlageter (1933) e in Maske und Gesicht (1935). ...
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SCHUMACHER, Emil
Giovanna Casadei
Pittore, nato a Hagen il 29 agosto 1912. La sua prima educazione avviene a Hagen dove il mondo culturale artistico ha come punto di riferimento, fin dall'inizio del [...] arte tedesca ed europea d'avanguardia, prima dell'isolamento in cui cade la Germania per la politica culturale del nazismo. Durante la guerra lavora come disegnatore industriale. Nel dopoguerra, nel clima di rinnovata apertura e libertà, S. soggiorna ...
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Storico tedesco (Witten 1923 - Berlino 2016). Autore di numerosi contributi sulla storia del Novecento, N. è considerato uno dei maggiori storici del XX secolo e tra i pionieri di quel paradigma interpretativo [...] suscitato le sue tesi sulla sostanziale equivalenza dei fenomeni totalitari, del comunismo da un lato, e del fascismo e del nazismo dall'altro, e sull'origine di questi ultimi come reazione al pericolo di un'espansione del bolscevismo.
Vita e opere ...
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Robinson
Robinson Abraham (Waldenburg, Germania, oggi Wałbrzych, Polonia, 1918 - New Haven, Connecticut, 1974) matematico e logico polacco. È stato il fondatore dell’analisi non standard, una teoria [...] alla madre a al fratello per sfuggire al crescente clima di antisemitismo che dilagò in Germania con l’avvento del nazismo. Dopo la laurea in matematica (1939) all’università ebraica di Gerusalemme, dove studiò con A. Fraenkel, si trasferì a Parigi ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...