Invecchiare oggi
Roberto Bernabei
Graziano Onder
Le Nazioni Unite hanno definito il 1999 come anno dell’anziano, riconoscendo e confermando che il progressivo invecchiamento della popolazione, una [...] da un invecchiamento prematuro.Nella sindrome di Werner, per es., una tra le progerie più studiate, è presente la mutazione della proteina DNA elicasi, necessaria per la replicazione efficiente e per la stabilità dei telomeri. Di conseguenza, come si ...
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Pigmentazione
Gian Carlo Fuga e Monica Scioscia-Santoro
Nel regno animale il colore della cute, dei peli e delle penne appare caratterizzato da una estrema varietà in dipendenza da numerosi fattori: [...] tirosinasi, di un aminoacido, la tirosina, e di ossigeno molecolare. Il gene della tirosinasi è stato recentemente isolato e si è visto che sue mutazioni sono responsabili delle diverse forme di albinismo (v. albino). Nel topo esiste un gene le cui ...
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SOAN
C. Silvi Antonini
È noto che durante il Pleistocene, l'èra dell'uomo, si verificarono variazioni climatiche risultanti dal regolare alternarsi delle glaciazioni, donde la suddivisione dell'intera [...] .
Il terzo e quarto gruppo, S. medio e recente, presentano una stessa facies, se si eccettuano le mutazioni dovute all'evoluzione culturale che si riassumono soprattutto nel progressivo ridursi delle dimensioni degli arnesi e perfezionarsi dei metodi ...
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gender
<ǧèndë> s. ingl., usato in it. al masch. – Nelle scienze umane e sociali designa i molti e complessi modi in cui le differenze tra i sessi acquistano significato e diventano fattori strutturali. [...] una varietà di congiunzioni e distacchi nei quali il corpo del/della transgender, quale unità psicofisica, si esprime mediante mutazioni e trasformazioni (J. Butler, Gender trouble, 1990; trad it. Scambi di genere. Identità, sesso e desiderio, 2004 ...
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microarray
Vetrini sui quali vengono deposti campioni di cDNA (DNA complementare) o sintetizzati oligonucleotidi disposti in file ordinate. I microarray (o chip a DNA, o biochip) permettono di studiare [...] tutti i possibili cambiamenti mutazionali della regione genetica che si vuole esaminare, oppure oligonucleotidi complementari a tutte le mutazioni conosciute di un gene umano e osservare l’espressione di questo. (*)
→ Biologia dei sistemi; Evoluzione ...
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radicale lìbero Atomo o aggruppamento di atomi originato dalla rottura di una molecola in corrispondenza di un legame di valenza formato da una coppia di elettroni, uno solo dei quali resta su ognuno dei [...] ). Si è visto che in una frazione molto ridotta di casi di SLA, con incidenza familiare ben definita, sono presenti mutazioni del gene della SOD 1, che alterano la funzione dell’enzima diminuendola o affiancandola a una nuova attività che, invece di ...
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di Beniamino Tesauro, Alessandro Puzziello, Stefania Masone e Pietro Francesco B.C. Addeo
Tra la fine del 20º e l'inizio del 21º sec. si sono registrati straordinari progressi in diversi settori della [...] ereditarie riguarda un particolare tipo di cancro della tiroide, il carcinoma midollare della tiroide, che può essere legato a mutazioni di un gene (ret); i familiari di un soggetto affetto da cancro midollare della tiroide, positivi al ret-test ...
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Piccola città della provincia di Piacenza (2260 ab.), nella vallata della Trebbia, a 272 m. s. m. È posta sulla sinistra del fiume, là dove tre strade s'incontrano quella per Piacenza, quella per Varzi [...] tocca Bobbio.
Monumenti artistici. - La chiesa e il monastero di S. Colombano subirono nel corso dei secoli molti rifacimenti e mutazioni. L'odierna chiesa venne ricostruita dai benedettini nella seconda metà del sec. XV, e compiuta nel sec. XVII. La ...
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ORGANO (fr. orgue; sp. órgano; ted. Orgel; ingl. organ)
Renato LUNELLI
Emilio LAVAGNINO
Strumento musicale ad aria, di varia mole, i cui timbri e la cui estensione della gamma, nella loro possibilità [...] loco vacuo reddat". Troviamo qui un primo esempio di ritornello, che testimonia della derivazione dei ripieni e dei registri di mutazione da questo primo tentativo di aumento di canne su un solo tasto. È indubbio che attorno a quest'epoca l'organo ...
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POLLI e POLLICOLTURA
Anita Vecchi
. Col nome di polli si sogliono designare i Gallinacei domestici appartenenti alla famiglia dei Fasianidi (Phasianidae) e derivati dalle specie selvatiche del genere [...] utilità o per diletto. Mentre si può ritenere che le due prime categorie di razze abbiano avuto origine prevalentemente da mutazioni delle forme selvatiche e da incroci fra queste, le razze intermedie sono, come si è detto, la conseguenza d'incroci ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...